Archiviate le elezioni, quando si andrà a formare il nuovo Parlamento Europeo? E come verrà eletta la Commissione e il suo presidente? Il calendario è assai fitto per arrivare a mettere di nuovo a pieni giri il motore delle istituzioni europee.
Elezioni Europee 2024, quando si forma il nuovo Parlamento
Da oggi, 10 giugno, formalizzati i risultati delle elezioni (nella foto c’è una proiezione della distribuzione dei seggi, ndr), entrano nel vivo i negoziati per la costituzione dei gruppi politici che caratterizzeranno il nuovo Parlamento europeo. In Italia, ad esempio, c’è grande curiosità per capire quale scelta faranno gli eletti in quota Movimento Cinque Stelle. Sta di fatto che i grillini, come tutti gli altri, avranno tempo fino alla convocazione della prima sessione plenaria del Parlamento per decidere a quale gruppo politico iscriversi. Nota non di poco conto: un gruppo politico deve avere almeno 23 membri del Parlamento europeo eletti in almeno un quarto degli Stati membri. Quindi, sette.
Cosa accade tra una settimana
Tra giusto una settimana, intanto, è messa in calendario la prima riunione informale dei capi di Stato e di Governo. Il 27 e il 28 giugno, invece, è previsto un loro incontro ufficiale in occasione del primo Consiglio Europeo della nuova legislazione.
La prima seduta del nuovo Parlamento
Ma quando è fissata la prima seduta plenaria del Parlamento europeo? Quando inizierà, quindi, ufficialmente, la decima legislatura europea? La data da segnare in rosso è quella di martedì 16 luglio 2024. Quel giorno, i neoeletti si riuniranno nella sede di Strasburgo del Parlamento e inizieranno il loro lavoro. Entro venerdì 19 luglio eleggeranno il presidente del Parlamento, i suoi 14 vice e i 5 questori. Ma non è tutto: i deputati voteranno anche i componenti delle commissioni e delle sottocommissioni permanenti del Parlamento Ue. Queste ultime, dal 22 al 25 luglio, si riuniranno a loro volta per eleggere i rispettivi presidenti e vicepresidenti.
L’elezione del nuovo presidente della Commissione europea
Sta di fatto che la data politicamente più rilevante per accendere davvero i motori della decima legislazione europea è quella del 16 settembre. Quel giorno, il Parlamento dovrà eleggere il Presidente della Commissione europea. Il candidato (ad oggi la favorita è l’uscente Ursula von der Leyen) sarà proposto dal Consiglio Europeo. E, di norma, quest’organo prende atto del nome che avanza il partito più votato in Europa, che anche quest’anno si è mostrato essere il Partito Popolare Europeo. In ogni caso: per la sue elezione definitiva, servirà in Parlamento una maggioranza di 361 deputati (in tutto sono 720). La votazione avviene a scrutinio segreto. Ma se il candidato non ottiene il 50% più uno dei voti, il Presidente del parlamento ripassa la palla al Consiglio Europeo con il compito di proporre entro un mese un nuovo candidato.
La squadra di Governo di Bruxelles
Tra ottobre e novembre, tutti i 27 Paesi che compongono l’Unione Europea indicheranno, uno per Stato membro, i commissari che andranno a comporre la Commissione, l’organo che funziona un pò da esecutivo di Bruxelles. Il primo dicembre, il nuovo presidente del Consiglio Europeo entra in carica. Tra il 16 e il 19 dicembre, infine, il Parlamento voterà l’investitura della nuova Commissione.