Gigliola Cinquetti ha ricevuto il premio Anna Magnani alla carriera per celebrare la sua attività nella musica. Un riconoscimento importante per una cantante iconica nel panorama artistico italiano, che ha esordito da giovanissima al Festival di Sanremo, con l’indimenticabile “Non ho l’età”, la canzone con cui ha partecipato all’edizione del 1964. L’evento che si è svolto alla Casa del Cinema di Roma è stato organizzato dalla direttrice artistica Francesca Piggianelli.

Tag24, grazie ai microfoni dell’inviato Thomas Cardinali, era presente alla cerimonia che si è tenuta alla Casa del Cinema di Roma, il 10 giugno 2024.

Gigliola Cinquetti riceve il Premio Anna Magnani: il rapporto con il cinema | VIDEO

Gigliola Cinquetti fa un tuffo nel passato e racconta ai microfoni di Tag24 il suo rapporto con il cinema e quello che per lei ha rappresentato nel corso della sua vita. Poi uno sguardo al futuro e ai giovani di oggi che si cimentano nel mondo della musica.

D: Cosa si prova a ricevere un premio così importante, ad essere affiancate ad una delle più grandi icone del cinema italiano? Qual è il suo rapporto con i cinema?

R: Il mio rapporto con il cinema è bellissimo e molto intenso. Penso che tutti noi dobbiamo molto al cinema, soprattutto le persone della mia generazione, cresciute con i grandi film dei leggendari registi e autori degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta. E’ una storia che riguarda il secolo passato, oggi però è diverso; c’è un’influenza meno universale. Tutto sta cambiando molto rapidamente ma non so come evolverà.

D: Cosa avevano di speciale quegli anni e quegli artisti? Erano tempi in cui si fabbricavano capolavori nella musica e nel cinema, rimasti indelebili nel tempo

R: C’erano una gioia di vivere e una libertà incredibile, che derivava dal fatto che si usciva da due guerre devastanti. La fine di quell’atroce periodo, con la possibilità di vivere in paesi democratici, hanno prodotto grande felicità e fonte di ispirazione. C’è stata anche una crescita di consapevolezza che ha portato la nazione da essere arcaica, arretrata e povera ad un modello evoluto, anche se è un processo complicato. Non bisogna mai abbassare la guardia e continuare a difendere i valori che ci hanno resi creativi e felici in quegli anni.

Gigliola Cinquetti: “Agli artisti oggi servirebbe un pizzico di personalità in più per distinguersi”. Su Sanremo 2025: “Vedremo”

D: I ragazzi che escono dai talent di musica oggi fanno un uso smodato dell’autotune, cosa ne pensa?

R: Credo che non abbiano nessun bisogno di aggiustare l’intonazione; l’autotune come qualsiasi altro mezzo aiuta ad esprimersi in determinati generi. Va benissimo, purché ci sia molto altro, e c’è molto altro.

Sono convinta che chi usa l’autotune sia bravissimo a cantare anche senza. Sono altre le cose che scarseggiano un po’, magari la naturalezza, l’autenticità, la personalità; tendono un po’ tutti ad assomigliarsi. Ma forse sono io che non ho più tanta capacità di discernere: la musica è un qualcosa verso cui si è più sensibili quando soprattutto quando si è giovani e quindi non sono io la persona adatta a dare giudizi.

D: Quest’anno sono tornati in auge anche i Ricchi e Poveri grazie a Sanremo. Carlo Conti non ha mai nascosto la sua stima verso di lei, presenterebbe una canzone al prossimo Sanremo?

R: Non ci ho ancora pensato. E’ molto presto, vedremo. Bravissimi comunque Angela e Angelo.

Gigliola Cinquetti è stata ospite alla 74esima edizione del Festival di Sanremo, in cui ha festeggiato i primi quarant’anni di “Non ho l’età”.