Come pagare a rate i debiti con l’Agenzia delle Entrate? Ecco la guida definitiva a portata di click per i contribuenti italiani.
Quando arriva un avviso bonario o una cartella esattoriale in cui la pretesa creditoria da parte del Fisco è piuttosto esosa, la migliore soluzione è quella di rateizzare il debito in modo tale da gestirlo al meglio. Sul sito istituzionale dell’AdE e su quello dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione è disponibile la guida definitiva che permette di rateizzare i debiti con il Fisco italiano.
Come pagare a rate i debiti con l’Agenzia delle Entrate: la guida definitiva
Sul sito dell’AdE è disponibile la guida che permette di rateizzare i debiti che i contribuenti hanno con il Fisco. Come gestire al meglio i debiti con l’Agenzia delle Entrate? Uno degli strumenti a disposizione è la rateizzazione dei debiti, che rappresenta una modalità molto utilizzata. Secondo i dati ufficiali sono oltre 1,4 milioni i contribuenti che fanno ricorso a questo strumento, registrando un incremento di 12 punti percentuali rispetto allo scorso anno. La rata minima è pari a 50 euro al mese.
Per i contribuenti fiscali che hanno un piano di rateizzazione che riscontrano un peggioramento della propria situazione economica, è possibile allungare il piano di pagamento a rate. La proroga può essere ordinaria (fino ad un massimo di 72 rate) o straordinaria (fino ad un massimo di 120 rate). La proroga può essere chiesta una sola volta. Per richiedere la proroga è necessario provvedere alla presentazione di una domanda motivata, dimostrando che si è verificato un aggravamento della transitoria situazione della difficoltà di natura economica.
Come pagare a rate i debiti con il Fisco: quali rateizzare?
Ci sono le soluzioni che permettono ai contribuenti di dilazionare il pagamento dei debiti dovuti al Fisco, consentendo al contribuente di adempiere ai propri obblighi di natura tributaria in modo più agevole. Bisogna subito precisare che non tutti i debiti possono essere rateizzati. Quali sono i debiti che possono essere pagati ricorrendo alla rateizzazione? Sono rateizzabili i debiti derivanti dall’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, dall’Imposta sul Valore Aggiunto e dall’Imposta Regionale sulle Attività Produttive. Possono essere rateizzati il bollo auto, l’accesa sulle bevande alcoliche e le imposte indirette.
Le sanzioni amministrative possono essere oggetto di rateizzazione, ma anche gli interessi e le multe per ritardato pagamento sono rateizzabili. Una volta stabilito che il debito può essere oggetto di rateizzazione, è necessario seguire un iter per richiedere il pagamento rateale. Il contribuente deve provvedere alla presentazione della domanda entro i termini previsti dalla normativa vigente. Lo stesso ha a disposizione due mesi dalla notifica del debito per poter presentare l’istanza di rateizzazione.
Come presentare la domanda di rateizzazione dei debiti con il Fisco?
L’istanza di rateizzazione dei debiti con l’Agenzia dell’Entrate può essere presentata in differenti modalità:
- utilizzo del modello F24,
- presentazione tramite il portale del Fisco,
- recarsi direttamente presso gli uffici dell’AdE.
Si deve compilare in modo corretto tutti i dati richiesti ed indicare l’ammontare complessivo del debito da rateizzare, l’importo di ciascuna rata ed il numero di rate. Una volta presentata l’istanza, il Fisco valuterà la situazione del contribuente e deciderà se accettare o meno l’istanza di pagamento rateale. La decisione da parte dell’amministrazione tributaria sarà basata su differenti fattori, tra cui la situazione economica del contribuente, la regolarità dei pagamenti fiscali precedenti e l’ammontare del debito.
Una volta accettata la richiesta da parte del Fisco, il contribuente riceverà una comunicazione che conterrà le modalità di pagamento rateale. Il pagamento delle rate avviene tramite bonifico bancario o bollettino postale. Si deve rispettare le scadenze indicate per evitare interessi e sanzioni addizionali.
Pagare i debiti con il Fisco a rate: conclusioni
Il pagamento rateale dei debiti con il Fisco non è un diritto automatico, ma un’opportunità concessa in certe circostanze. Il contribuente deve fare tutto il possibile per evitare di accumulare debiti con l’amministrazione tributaria. Una corretta gestione e pianificazione fiscale può permettere di “alleggerire” i propri debiti.