Sono ore di apprensione per i familiari di Bruno Giolitti, il 62enne scomparso a Piazzola, in provincia di Torino l’8 giugno 2024. Quarantotto ore di tante domande e poche risposte per i familiari dell’uomo, affetto da una grave forma di depressione e che da anni lotta per la sua salute mentale.
Benvoluto da tutti nella comunità locale, l’anziano si è allontanato volontariamente dalla propria abitazione senza denaro e documenti. L’ultima volta è stato visto da un testimone aggirarsi nei pressi del ristorante “La Stazionetta” intorno alle 14 del pomeriggio dello scorso sabato.
Da quel timido avvistamento, non è pervenuta nessun’altra notizia a riguardo. Gli agenti del comando locale sono al lavoro per ritrovarlo sano e salvo il prima possibile.
Tag24 ha intervistato il cugino di Giolitti per ricostruire insieme questa drammatica vicenda.
Intervista al cugino di Bruno Giolitti, scomparso da Pianezza l’8 giugno
D. “Mi diceva che Bruno è stato visto da alcune persone, quando è accaduto?”
R. “Mio cugino Bruno si è allontanato da casa volontariamente l’8 giugno scorso intorno alle 13 del pomeriggio. È stato visto attualmente da due persone: una volta lo stesso sabato nei pressi di un ristorante della città, la seconda, di domenica. Ma è tutto ancora da verificare”
D. “È la prima volta che accade o si era già allontanato altre volte?”
R. “Sì, è già accaduto nel mese di ottobre dell’anno scorso. Quella volta lo abbiamo trovato nei pressi di un canale, ed è stato ospitato presso una casa di cura locale dove ha assunto regolarmente i suoi farmaci utili alla regolazione dell’umore. Alla fine è tornato a star bene per un po’ e avrà pensato di stopparli e questo l’ha portato in una fase di crisi, a non uscire più di casa”
D. “Suo cugino ha una casa dove abita da solo?”
R. “Da poco aveva acquistato una casa e stavamo ultimando i lavori all’interno dell’appartamento. La stavamo arredando e lui partecipava attivamente. Cosa gli ha scatenato questo allontanamento volontario, non ne siamo a conoscenza. Questa mattina avremmo dovuto finalizzare le ultime questioni in banca e in merito, avremmo dovuto accordarci sull’orario proprio sabato. Stavamo giusto valutando se portarlo io o l’altra nostra cugina…”
Bruno ha bisogno di assumere farmaci salvavita per la sua depressione
D. “L’allontanamento potrebbe essere dovuto all’interruzione di farmaci?”
R. “Probabilmente la mancata assunzione porta a questo stato di depressione. Venerdì è stato visitato dalla dottoressa che si occupa di lui e che l’ha preso in carico al Centro Servizi Mentali di Venaria e sembrava stesse bene. Non so esattamente cosa gli sia scattato interiormente per dire ‘lascio perdere tutto’. Ha lasciato tutto a casa, i suoi documenti d’identità, portafogli, smartphone e l’automobile in garage…”
D. “Come proseguono le ricerche delle forze dell’ordine? Useranno cani molecolari, droni o altri mezzi per ritrovare suo cugino?”
R. “Abbiamo fatto denuncia di scomparsa e sono attualmente alla sua ricerca. La pattuglia dei carabinieri di Pianezza è uscita questa mattina dal comando per ritrovarlo quanto prima. Era vestito con pantaloni della tuta blu, una polo grigia con il colletto scuro”
D. “È in potenziale pericolo secondo lei?”
R. “Temo di sì. Non prende ormai da giorni suoi farmaci, ma siamo preoccupati perché probabilmente non ha più mangiato da venerdì. Non avendo soldi (carte di credito), documenti o altro, a parte una decina, ventina di euro in tasca, non ha nulla con sé e presumo che da venerdì siano già finiti. Inoltre, aveva sempre il portafogli con sé, non se ne separava mai, questa volta purtroppo no”.
D. “Qualora Bruno leggesse questa intervista, cosa vorrebbe dirgli?”
R. “Di tornare presto a casa… Tutto si risolve. Se c’è qualche problema di palesarlo, si troverà una soluzione a tutto. La sua salute è quella in primo piano. Torna presto a casa da noi, manchi a tutti”