“Una mente libera” può dirsi tale se sa ascoltare se stessa. Così come, essere uno spirito libero vuol dire saper trovare la forza di allontanarsi dalle convenzioni, ovvero dictat imposti, o autoimposti, per compiacere, che non vanno bene per gli altri non per noi! Provate e far sapere agli amici di sempre che non intendete omologarvi alle regole del gruppo? Ad esempio che non volete partecipare all’acquisto delle bottiglie, durante le uscite, perché siete, molto, astemi? L’accettazione della scelta può costare l’esclusione dal gruppo, ma in compenso avrete ascoltato voi stessi.
Il vero spirito di “Una mente libera” è ascoltare e soddisfare le proprie esigenze
La libertà ha un prezzo da pagare, quello di non avere rimorsi, ma certamente anche di aver perso qualche legame, strada facendo. Bisogna, pertanto, prendere la solita vecchia decisione: piacere a se stessi, o compiacere gli altri? La solitudine, come Pierpaolo Pasolini insegna è “debolezza e forza”, e il coraggio di prenotare un volo, e partire, è sì un gesto impulsivo, ma è anche un atto di forza non da tutti. Federica Portentoso, in “Una mente libera”, ne parla senza sconti, svelando diversi segreti.
Federica Portentoso un’amica selvaggia, ma utile
Oltre che ascoltarsi, e agire, l’altro segnale è carpire, con sensibilità fine, le risposte che riceviamo dall’universo. Chiudo la mia storia d’amore, o vado avanti? Un pò siamo noi, un pò è il mondo che gira intorno, a farci vivere la vita che viviamo. La consapevolezza di trovarsi nella situazione migliore, oggi, nel qui ed ora, è il mondo migliore per accettarsi, ed eventualmente ritrovare il proprio posto nel mondo. Da un volo per il Vietnam, alla chiusura della relazione con l’uomo di sempre, alla ripartenza per l’Australia, al Covid, ai cicli emotivi, mensili, delle donne: Federica Portentoso, tra avventure e disavventure, si rivela un’amica wild, esperta e utile. Quanti sarebbero disposti a dormire in macchina?
3 accorgimenti per ricominciare
Ritrovare se stessi comporta sacrifici: chi non trova il coraggio di agire, e non sa soffrire un pochino, rischio di omologarsi o essere infelice. Lontana dai giudizi, dai percorsi turistici più in voga (oggi viaggiare è di moda, e chi non viaggia è out), ma soprattutto dal ripetere scelte e stili di vita, la scrittrice italo-australiana racconta come rinascere partendo da zero. Bastano tre facili accorgimenti, come insegna lo scrittore tedesco, Eckhart Tolle: “Non resistere, non giudicare e non avere attaccamento sono i tre aspetti di un vivere illuminato”.