Non sono passate nemmeno ventiquattro ore dai disastrosi risultati delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno 2024 per Macron che già si parla di strategia in vista del voto anticipato chiamato per il 30 giugno e il 7 luglio dopo lo scioglimento della Camera.

Tante le idee sul tavolo dei moderati, si pensa di contrastare Le Pen – che ha registrato circa il 31% alle elezioni europee – costruendo nel giro di pochi giorni una coalizione tra le varie forze del Paese. Preoccupano i dissidi tra centrosinistra e sinistra radicale.

Elezioni anticipate in Francia 2024, quale strategia per Macron?

La maggioranza vuole sconfiggere l’Rn di Jordan Bardella e l’unica soluzione è un fronte comune tra le varie anime della politica francese. Solo tre settimane dividono la politica d’oltralpe dal primo turno delle elezioni legislative che si terranno 30 giugno. Il secondo il 7 luglio, una ventina di giorni prima dei Giochi Olimpici di Parigi che si svolgeranno dal 26 luglio all’11 agosto.

Una decisione, quella di sciogliere la Camera, presa per nulla a cuor leggero da Macron che lascia agli elettori l’ultima parola sul futuro della Francia. Secondo il presidente della Repubblica, i francesi sapranno chi scegliere. In questo momento la popolarità di Macron, secondo gli istituti di statistica d’oltralpe ha raggiunto un punto molto basso.

Il grande successo alle europee e la speranza di arrivare all’Eliseo

Guidato da Jordan Bardella, il partito di Le Pen ha trionfato con il 31,36% dei voti e adesso punta a diventare il primo partito francese anche nelle prossime elezioni anticipate. Bardella guiderà la campagna del suo partito ma non si alleerà con altri partiti. Il movimento di estrema destra proporrà una piattaforma elettorale che si rivolgerà a chi non appartiene a partiti politici, l’ex vicepresidente del Raggruppamento Nazionale Chenu punta con questa mossa a raccogliere gli scontenti o coloro che sono usciti dagli altri partiti.

Il ministro degli Esteri e capo del partito ‘Rinascita’ Sejourne ha lanciato un appello a tutte le forze repubblicane per unirsi e contrastare l’avanzata di Rn. Negoziati che sono resi difficili dai continui litigi tra socialisti e sinistra radicale. Restano solo venti giorni alle elezioni anticipate e non è escluso che la decisione potrebbe essere comunicata nei prossimi giorni o addirittura nelle prossime ore.