La lunga notte europea è terminata. Anche l’ultima delle oltre 61 mila sezioni dislocate su tutto il territorio nazionale è stata scrutinata. Sabato 8 e domenica 9 giugno gli italiani si sono recati alle urne per eleggere i 76 deputati italiani che siederanno all’Europarlamento per i prossimi cinque anni. Il partito più votato, in una tornata elettorale dove a vincere è stato l’astensionismo, è stato Fratelli d’Italia che due anni dopo la vittoria alle politiche del settembre 2022, si è riconfermato il primo partito d’Italia con più del 28% delle preferenze e Giorgia Meloni la leader più ‘amata’ dagli italiani, eccetto che nella Circoscrizione Sud, dove il Partito Democratico di Elly Schlein è arrivato primo, mentre in tutti gli altri collegi si è confermato al secondo posto, con la percentuale di crescita maggiore rispetto a tutti gli altri partiti. Il Pd è il secondo partito d’Italia superando il 24% delle preferenze ricevute.

Ma vediamo circoscrizione per circoscrizione chi ha vinto e dove.

Elezioni Europee, Plebiscito al nord per Fratelli d’Italia. Crollo della Lega anche nel fortino del nord-est

Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni fanno incetta di preferenze in tutte le cinque circoscrizioni, attestandosi come il primo partito ovunque tranne che nella circoscrizione Sud dove viene superato dal Partito Democratico.

Nel Nord-ovest, FdI supera il 30% delle preferenze e Giorgia Meloni è la più votata in assoluto con oltre 600mila preferenze. Al secondo posto si colloca il PD superando di poco il 23%, trainato dagli oltre 271mila voti della capolista Cecilia Strada. Al terzo posto la Lega che supera l’11% e dove il generale Roberto Vannacci risulta il più votato con oltre 183mila preferenze, vincendo il derby con Forza Italia che si piazza dietro. Sorpresa AVS che non solo ha superato abbondantemente la soglia di sbarramento del 4%, ma nel nord-ovest supera il 7% e manda all’Europarlamento Ilaria Salis che ottiene più di 123 mila preferenze.

Copione quasi invariato nelle altre quattro circoscrizioni. Nel Nord-est, baluardo della Lega di Salvini, Fratelli d’Italia fa saltare il banco superando il 31%, seguito a ruota dal Partito Democratico che raggiunge quasi il 26%, trascinato dal governatore della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che con più di 380mila preferenze vince il derby con il generale Vannacci che non supera le 140mila preferenze e con la Lega ferma al palo del 10%. Nel 2019 il Carroccio non solo aveva vinto le Europee in Italia, ma, in questa circoscrizione aveva superato il 40% delle preferenze. Unica consolazione, i 3 punti percentuali di differenza con Forza Italia che si ferma al 7% circa. Subito dietro, anche qui la sorpresa AVS.

Plebiscito per Giorgia Meloni anche nel centro che le ha accordato più di 400mila vota facendo volare FdI oltre il 31%. Il Pd supera il 26% e Elly Schlein raccoglie da sola più di 121 mila preferenze. Male la Lega che non supera il 7% e viene superato anche dal Movimento 5 Stelle che supera il 9,3% e da Forza Italia che arriva al 7,22%.

Il Pd primo partito al Sud davanti a Fratelli d’Italia.  Forza Italia si ferma al 10%

La circoscrizione Sud, invece, se l’aggiudica il Partito Democratico con il 24,3% trascinato dal sindaco di Bari, Antonio Decaro, che raccoglie quasi 500mila preferenze. Secondo Fratelli d’Italia che supera di poco il 23,5%. Bene anche qui i Cinquestelle che superano il 16% e l’ex numero uno dell’Inps, Pasquale Tridico, raccoglie quasi 150mila preferenze. Non male Forza Italia per il quale, però, il Sud è sempre stato un fortino e dove questa volta si ferma poco sopra al 10%. Le aspettative erano sicuramente più alte. La Lega è dietro staccata di molto con poco più del 6%.

E’ dominio centrodestra nelle Isole dove Fratelli d’Italia e Forza Italia si spartiscono il 40% delle preferenze con una leggera differenza a favore del partito di Giorgia Meloni. Il Pd è subito dietro con il 16% e Elly Schlein ottiene quasi 85mila preferenze.

Il Movimento 5 Stelle tiene solo al Sud e nelle Isole e Renzi e Calenda restano fuori

Fin qui i vincitori, ovvero, Fratelli d’Italia, Partito Democratico e AVS che ha beneficiato dell’effetto Salis ma anche dell’ottima affermazione dell’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano.

Al momento gli unici ad aver ammesso chiaramente di avere da riflettere è stato il Movimento 5 Stelle che, a parte nella circoscrizione Centro e Sud, non ha mai detto la sua ma che comunque si è piazzato terzo dietro ai due partiti che hanno monopolizzato il voto, ovvero, Fratelli d’Italia e Partito Democratico fermandosi poco sotto il 10%. Soglia del 10% che per poco non ha raggiunto, invece, Forza Italia che l’aveva posta come obiettivo da raggiungere, pur vincendo il derby con la Lega che si è fermata poco oltre il al 9%. Un risultato che, però, il segretario nazionale del Carroccio non considera una sconfitta poiché superiore a quanto ottenuto alle elezioni politiche del 2022.

Avranno molto da riflettere anche i due leader dell’ex terzo polo, Carlo Calenda e Matteo Renzi che non hanno raggiunto la soglia di sbarramento del 4% restando fuori dall’Europa, il primo con la sua lista Azione e il secondo con la lista di scopo Stati Uniti d’Europa, insieme ad Emma Bonino di +Europa e i socialisti di Enzo Maraio.