La prima medaglia non si scorda mai. Catalin Tecuceanu ha conquistato il primo bronzo della propria carriera agli Europei di Roma 2024: una medaglia “in casa” negli 800 metri, risultato che rafforza sempre di più il grande bottino degli azzurri in questa rassegna continentale. Nato in Romania ma naturalizzato italiano, Tecuceanu ha svolto una grande prova sugli 800 metri, andando leggermente in difficoltà solo negli ultimi metri.
Europei Roma 2024, la prima di Tecuceanu
Il risultato ottenuto da Catalin Tecuceanu agli Europei di Roma conferma quanto di buono è stato messo in luce lo scorso anno, quando è riuscito a raggiungere la finale degli 800 metri agli europei indoor di Istanbul, concludendo la gara al settimo posto. Non a caso, forse, lo scorso febbraio a Madrid ha fatto registrare il nuovo record italiano indoor sugli 800 metri piani, con il tempo di 1’45″00, mentre nel recente meeting di Asti era riuscito a fermare il cronometro sul tempo di 1’44″01. Ieri il tempo è stato di 1’45″40, in una serata caratterizzata anche dalla pioggia intermittente e dalla grande umidità.
Le dichiarazioni
Al termine della gara, noi di Tag24.it abbiamo avuto la possibilità di intervistare Catalin Tecuceanu, bronzo agli Europei di Roma 2024 negli 800 metri. Al termine della serata del 9 giugno, l’Italia ha conquistato in totale 15 medaglie.
Ci può descrivere l’emozione di vincere una medaglia a Roma?
“E’ un’emozione grandissima, sono davvero contento. Nella mia testa puntavo a vincere una medaglia, quindi il terzo posto va benissimo, soprattutto perchè si tratta della mia prima medaglia. E’ un riconoscimento che ci voleva dopo il grande lavoro svolto in questi mesi. Una medaglia è sempre una medaglia, è una soddisfazione che mi fa capire anche che sono molto avanti con la mia maturazione”.
Cosa significa far parte di una squadra così forte?
“Come nazionale, siamo a 15 medaglie dopo il terzo posto della Dosso. Posso dire che siamo davvero forti a livello mondiale. Il nostro segreto è il fatto di essere un grande gruppo, siamo affiatati e ognuno di noi riesce sempre a dare il massimo”.
Ci può descrivere le sue sensazioni in gara?
“Nel riscaldamento non mi sentivo molto bene, non ho avuto delle ottime sensazioni. Probabilmente la stanchezza si è fatta un po’ sentire visto che eravamo al terzo turno. Sono partito deciso per vincere, perchè una finale è sempre una finale. Negli ultimi metri ho cercato di controllare le mie forze per arrivare davanti ma gli avversari sono stati più forti di me. Però non ho rimpianti, ho dato tutto quello che avevo e sono felice di essermi messo al collo la mia prima medaglia”.
A chi vuole dedicare questa medaglia di bronzo?
“Sono davvero tante le persone che mi seguono e non vorrei dimenticare nessuno: questo bronzo è dedicato a tutte le persone che credono in me. Io sono solo la facciata, ma posso assicurare che dietro di me ci sono tantissime persone che lavorano e devo ringraziarle tutte, una ad una: senza di loro non ce l’avrei mai fatta a raggiungere questo risultato così importante per la mia carriera”.