Chi sono i sei candidati alle imminenti elezioni presidenziali in Iran? Dopo la morte di Ebrahim Raisi nell’incidente in elicottero, il Consiglio dei Guardiani, l’organo che supervisiona i procedimenti elettorali nello Stato, ha approvato sei candidature per la carica, sulle ottanta ricevute.

Elezioni presidenziali in Iran 2024: chi sono i sei candidati?

Le elezioni presidenziali in Iran sono sempre più vicine. La data fissata è alle porte: si svolgeranno il prossimo 28 giugno 2024. Il mondo intero resta con il fiato sospeso nell’attesa di scoprire quali saranno le linee politiche che adotterà il nuovo capo dello Stato, che prenderà posto nel regime sostituendo Raisi, il presidente morto lo scorso 19 maggio in un violento incidente in elicottero.

Il Consiglio dei Guardiani dell’Iran, l’organo adibito a controllare i processi elettorali nel paese, ha dichiarato di aver accettato 6 tra le 80 candidature giunte in vista delle elezioni. Numeri esigui che fanno riflettere sul potere decisionale del Consiglio, anche la rigidità delle selezioni non è una novità. Alle ultime elezioni, nel 2021, solo sette candidature erano state approvate tra le oltre 500 presentate.

Chi sono i sei candidati accettati? Ovviamente si tratta di tutti uomini, vicini e fedeli al regime che guida la Repubblica Islamica:

  • Mohammad Baqer Qalibaf, presidente conservatore del Parlamento ed ex comandante del corpo militare delle Guardie rivoluzionarie
  • Saeed Jalili, direttore dell’ufficio della Guida Suprema, l’Ayatollah Ali Khamenei
  • Alireza Zakani, sindaco di Teheran, ultraconservatore
  • Mostafa Pourmohammadi, ex ministro degli Interni
  • Amir-Hossein Ghazizadeh Hashemi, politico conservatore e capo della Fondazione dei Martiri
  • Masoud Pezeshkian, deputato della città di Tabriz ed ex ministro della Salute, unico riformista presente tra i candidati accettato dal Consiglio.

Tra i personaggi esclusi dal Consiglio spiccano i nomi dell’ex presidente Mahmoud Ahmadinejad e dell’ex portavoce del Parlamento, Ali Larijani.

Come viene eletto il presidente in Iran?

Il Consiglio dei Guardiani della Costituzione dell’Iran sceglie i candidati ammessi a concorrere alle elezioni presidenziali. Dispone in pratica di un potere illimitato e non soggetto a veto: non è tenuto per, espressa previsione di legge, a giustificare le sue scelte, di frequente – se non sempre – condizionate o frutto dei suggerimenti della Guida Suprema, l’Ayatollah.

Il presidente dell’Iran, secondo l’articolo 124 della Costituzione dello Stato, è eletto con suffragio universale da tutti i cittadini maggiorenni della Repubblica Islamica. Il presidente della nazione in Iran è capo del governo ed è considerato la seconda carica istituzionale più importante del Paese, dopo il leader supremo.

Il presidente della Repubblica ha assunto le sue funzioni governative a partire dal 1989, quando una modifica delle norme costituzionali in tema ha abolito la previsione della carica di primo ministro. Il presidente in tal modo ha ereditato tutte le sue funzioni.

Esistono alcuni pre requisiti fondamentali e necessari per presentare la propria candidatura come Presidente in Iran:

  • Essere maschio
  • Essere una figura politica pubblica e nota
  • Professare e praticara l’Islam
  • Avere un’età compresa tra i 25 e i 75 anni
  • Non avere precedenti penali
  • Non avere prestato servizio per la monarchia iraniana
  • Essere fedele alla Repubblica Islamica