Si stanno svolgendo le elezioni europee del 2024. Nella giornata del 9 giugno vanno alle urne gli elettori aventi diritto degli stati membri per eleggere i 720 seggi del Parlamento europeo. In Spagna sono chiamate alle urne circa 38 milioni di persone per eleggere 61 deputati.
Le elezioni europee del 9 giugno 2024 in Spagna
A partire da giovedì 6 giugno l’Unione europea ha dato inizio alle elezioni per decidere la nuova composizione del Parlamento europeo. Non tutti gli stati hanno votato contemporaneamente ed alcuni vanno alle urne in due giornate consecutive come ad esempio l’Italia. Quattro giorni dopo, il 9 giugno, gli stati membri completeranno la votazione per le europee del 2024. In Spagna i seggi saranno aperti fino alle 20.
La Brexit ha avuto un effetto anche sul numero di seggi che saranno eletti dai singoli stati membri. Circa 38 milioni di aventi diritto al voto in Spagna eleggeranno 61 deputati, due in più rispetto alle elezioni di cinque anni fa.
Queste sono le none elezioni europee in Spagna dal 1985, da quando il paese è diventato ufficialmente membro dell’Unione Europea. Fin’ora, i due partiti principali, Psoe e Partito Popolare, hanno ottenuto quattro vittorie a testa. Secondo a primi dati forniti dal governo spagnolo, l’affluenza alle ore 14 è del 28 per cento. Questo dato è in calo rispetto al 34,74 per cento di cinque anni fa. La partecipazione alle ore 18 è pari al 38,30 per cento, 11 punti in calo rispetto al 2019.
Il premier Sanchez: “È tempo per noi di unire le forze”
Il premier e leader del Psoe, Pedro Sanchez, è stato il primo capo di un partito politico che ha votato in Spagna. Sanchez ha affermato che il voto del 2024 sarà decisivo per il futuro dell’Ue e ha chiesto agli spagnoli di recarsi alle urne:
Con la crisi finanziaria e poi la pandemia penso che ci sia stata una maggiore consapevolezza di ciò che rappresenta l’Europa, per questo spero in un’ampia partecipazione. È il voto che decide se il futuro che costruiamo sarà di progresso o di regressione. Se vogliamo una risposta solidale o optiamo per un’Europa reazionaria. È tempo per noi di unire le forze. Non facciamo appello a soluzioni frammentate e meramente nazionali.
Oltre al premier anche la destra del Partito Popolare e la sinistra di Sumar hanno fatto un appello ai cittadini per andare a votare.
Il leader del Partito Popolare: “È ora di dire se siamo d’accordo o meno con quanto sta accadendo in Spagna”
Ci si aspetta che il voto possa essere una sorta di referendum sull’attuale esecutivo con a capo i socialisti. Diversi attori che appoggiano il governo negano questa lettura, tuttavia, il leader del Partito Popolare che guida l’opposizione, Alberto Nunez Feijoo, ha affermato che “è giunto il momento di dire se siamo d’accordo o no con quanto sta accadendo in Spagna”.
La leader di Sumar: “Queste elezioni sono fondamentali per migliorare l’Europa”
La leader di Sumar, Yolanda Diaz, ha votato a Madrid. Diaz ha invitato gli spagnoli, soprattutto i progressisti, ad andare a votare, perché “queste elezioni sono fondamentali per migliorare l’Europa, per fare un’Europa più sociale, l’Europa dei lavoratori, delle donne, dei femminismi, delle persone LGBT, quella che lotta contro l’emergenza climatica, insomma l’Europa della speranza”.
Il capolista di Vox attacca il premier Sanchez
Anche il capolista del partito di estrema destra, Vox, Jorge Buxadé, ha espresso il suo voto a Madrid. Buxadé ha criticato duramente Pedro Sanchez e ha definito il premier un “vero mascalzone”. Ha chiesto il voto per il suo partito:
Chi crede che sia necessario un cambio di rotta e che a Bruxelles si possa fare molto meglio, ha una sola alternativa: Vox.
I primi exit poll
Secondo i primi exit poll di SigmaDos, i due principali partiti sono molto vicini. Le prime stime indicano un vantaggio per il Partito Popolare, del gruppo PPE, al 32,4 per cento. Lo segue con un minimo distacco il PSOE, appartenente all’S&D, con il 30,2 per cento. Vox ha raddoppiato i suoi voti ed è la terza forza con il 10,4 per cento. Sumar è quarta con il 6,3; Podemos è al 4,4. Ciudadanos, che nelle elezioni del 2019 era al terzo posto, non ottiene alcun seggio.