Sgravio Civis: cos’è e come funziona? Nel caso in cui si abbia ricevuto un avviso bonario e si voglia risolvere i numerosi problemi con la riduzione delle sanzioni sarà necessario ricorrere al servizio Civis.

Civis è un canale online di assistenza tributaria che permette ai contribuenti di risolvere le problematiche sorte con la notifica di una comunicazione di irregolarità. Con la riforma tributaria sono cambiati i rapporti tra Agenzia delle Entrate e contribuenti: il rapporto è molto più collaborativo e pacifico e le parti sono poste sullo stesso piatto.

Una delle interessanti novità è il contradditorio preventivo. Il contribuente ha la possibilità di rivolgersi al canale telematico Civis per instaurare un dialogo collaborativo e pacifico con l’Agenzia delle Entrate. Non si tratta di alcuna lite fiscale, ma di un confronto tra contribuente e amministrazione tributaria.

Sgravio Civis: cos’è e come funziona?

I rapporti tra Fisco e contribuenti sono del tutto cambiati nel corso degli anni: Civis è un canale telematico che consente di instaurare un dialogo tra contribuenti ed amministrazione tributaria. Non si tratta di una lite o contestazione tra le parti, ma di un confronto tra cittadino e Agenzia delle Entrate. Il contribuente ha la possibilità di essere ascoltato, ha la possibilità di presentare le proprie ragioni, le quali possono trovare pieno accoglimento.

Il contribuente può esprime le proprie considerazioni in merito alle maggiori somme richieste dall’amministrazione fiscale. Inoltre, il cittadino ha la possibilità di chiedere ulteriori chiarimenti in merito ad avvisi bonari ed a comunicazioni di irregolarità notificati dall’amministrazione tributaria. L’obiettivo è quello di ridurre a 1/3 la multa amministrativa dovuta. Il canale Civis può essere utilizzato per inoltrare la documentazione volta a dimostrare la propria ragione.

Civis può essere utilizzato per richiedere la rettifica dei dati della delega di pagamento F24 per apportare una correzione agli errori commessi durante la compilazione del form. A fornire utili indicazioni per l’utilizzo del canale è la risoluzione n. 72 pubblicata in data 16 dicembre 2021 dal Fisco, che ha come oggetto il trattamento delle istanze di autotutela sull’applicazione di interessi e di sanzioni.

Sugli avvisi bonari notificati dall’amministrazione fiscale, il contribuente ha 30 giorni di tempo a disposizione dalla data di ricevimento per poter beneficiare della riduzione a 1/3 di interessi e sanzioni. I contribuenti possono beneficiare della vantaggiosa riduzione delle sanzioni e degli interessi anche nel caso in cui la somma contestata sia pagata entro sette giorni.

Sgravio Civis: trenta giorni per ridurre interessi e multe

Tramite lo sgravio Civis, gli intermediari e i contribuenti possono presentare la contestazione ad avvisi bonari ed alle comunicazioni di irregolarità nel caso in cui si riscontrino errori. Sono trenta i giorni a disposizione: si tratta dello stesso termine previsto per poter pagare la somma relativa a controlli fiscali beneficiando della riduzione a 1/3 della multa amministrativa. La Risoluzione n. 72 pubblicata in data 16 dicembre 2021 dal Fisco disciplina gli effetti delle istanze di autotutela presentate tramite il canale Civis per quanto concerne gli interessi e le sanzioni.

Il documento specifica le regole riguardanti l’istanza di autotutela presentata tramite canale Civis entro 30 gg dalla notifica. Ai fini della riduzione degli interessi e delle sanzioni, è necessario che il pagamento avvenga entro trenta giorni dall’inoltro della comunicazione di irregolarità. La riduzione degli interessi e delle sanzioni si applica ai contribuenti che versano l’ammontare richiesto nell’avviso bonario.

Chi presenta l’istanza di riesame in autotutela tramite canale Civis è necessario prendere in considerazione se l’inoltro avviene prima o dopo i trenta giorni dall’inoltro della comunicazione. Se la richiesta di autotutela è presentata entro 30 giorni dalla notifica della comunicazione si possono presentare tre casistiche: la comunicazione viene annullata in caso di accoglimento, la pretesa viene rideterminata in caso di accoglimento parziale e l’irregolarità viene confermata in caso di mancato accoglimento.