Per farsi riconoscere un credito fiscale è necessario presentare una dichiarazione integrativa? Nel caso di riconoscimento di un maggiore credito da avviso bonario è necessario presentare la dichiarazione integrativa.

L’iter procedurale per correggere errori contenuti in una dichiarazione dei redditi è quella di dover presentare un’integrativa, che può essere presentata entro la fine del quinto anno successivo a quello della dichiarazione ordinaria. La dichiarazione integrativa deve essere presentata entro i termini di decadenza dell’accertamento fiscale dell’anno di riferimento della dichiarazione.

Per farsi riconoscere un credito fiscale è necessario presentare una dichiarazione integrativa?

Per farsi riconoscere un credito fiscale è necessario presentare una dichiarazione integrativa. Nel caso in cui la dichiarazione dei redditi presenti errori ed il contribuente abbia diritto ad un maggiore credito, deve presentare la dichiarazione integrativa. Facciamo un esempio pratico per comprendere meglio. Ammettiamo che un contribuente abbia ricevuto un avviso bonario e voglia che gli sia riconosciuto un credito calcolato Quadro RX 4001 di euro 251 euro. Dopo aver inviato sgravio Civis, l’Agenzia delle Entrate ha risposto che sia necessario presentare l’integrativa con il riporto corretto dei crediti. Il maggiore credito è individuato direttamente dal Fisco e confermato al contribuente mediante notifica dell’avviso bonario.

Può accadere che, in sede di controllo formale, l’amministrazione tributaria riscontri un maggiore credito rispetto a quello dichiarato a causa dei versamenti eseguiti, ma non riportati in dichiarazione. Fino a qualche tempo fa la conferma del credito spettante poteva essere data tramite canale Civis, a partire dal 2016 l’amministrazione tributaria ha pubblicato una nota con la quale ha sottolineato che i soggetti Iva, che hanno intenzione di utilizzare il maggiore credito in compensazione, devono presentare una dichiarazione integrativa favorevole.

Nel caso in cui l’integrativa venga presentata entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’anno successivo, il credito può essere utilizzato immediatamente. Nella maggior parte delle casistiche l’avviso bonario viene notificato in tempistiche tali da consentire la presentazione della dichiarazione integrativa entro la scadenza prevista per la dichiarazione dell’anno successivo.

Dichiarazione integrativa: sono previste sanzioni?

Nel caso in cui un contribuente presenti una dichiarazione integrativa a favore, non vengono applicate sanzioni. L’eventuale credito risultante può essere utilizzato immediatamente per compensare debiti. La sanzione scatta nel caso in cui il contribuente presenti la dichiarazione integrativa a sfavore: la multa irrogata è pari a 250 euro e può essere oggetto di ravvedimento a 1/9 con il versamento di soli 27 euro.

Nel caso in cui si debbano versare le imposte mancanti, il contribuente dovrà provvedere alla regolarizzazione. In tale caso i termini di accertamento fiscale slitteranno di un anno. Per questo motivo, è necessario provvedere alla conservazione della documentazione a supporto delle rettifiche apportate all’originaria dichiarazione dei redditi in caso di azione di accertamento da parte del Fisco.

Dichiarazione integrativa e ravvedimento operoso

Mediante l’istituto del ravvedimento operoso, è possibile regolarizzare la propria posizione nei confronti dell’amministrazione tributaria nel caso in cui si abbia debiti. Nel caso di errori rilevabili in sede di accertamento (omessa indicazione dei redditi) la sanzione è pari al 90%. La sanzione con ravvedimento entro il novantesimo giorno successivo alla scadenza è pari al 10%.

Nel caso di sanzione con ravvedimento entro il termine di inoltro della dichiarazione relativa all’anno in cui è stata commessa la violazione è pari all’11,25 percento. La sanzione irrogata entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all’annualità successiva in cui è stata commessa la violazione è pari al 12,86 percento.

La multa irrogata entro la scadenza di presentazione della dichiarazione relativa alla seconda annualità successiva in cui è stata commessa la violazione è pari a 15 punti percentuali. La dichiarazione integrativa dei redditi deve essere presentata previa compilazione del Modello 730 e del Modello Redditi. Sul form si deve barrare la voce “correttiva” o “integrativa”. Sarà il Commercialista, Caf o altro intermediario abilitato a provvedere all’invio dell’integrativa.