Il taglio dei tassi di interesse è stato ufficializzato nella riunione del 6 giugno. Adesso di quanto scenderà la rata dei mutui? Ecco quali sono le ipotesi.
Dopo mesi e mesi di continui rialzi, la Banca Centrale Europea ha deciso di ridurre il costo del denaro di 25 punti base. Si tratta del primo allentamento monetario dal 2019 dopo che la BCE ha voluto implementare per molto tempo una politica monetaria restrittiva volta a contenere l’inflazione, che attualmente si attesta poco più di due punti percentuali. La decisione di tagliare i tassi di interesse ha effetti rilevanti sulle rate dei mutui e dei prestiti delle famiglie e delle imprese. Scopriamo di quanto caleranno le rate dei mutui e dei prestiti dopo la “sforbiciata” ai tassi di interesse.
Bce, taglio dei tassi di interesse: di quanto scenderà la rata dei mutui?
Il board della Banca Centrale Europea nel corso della riunione del 6 giugno scorso ha deciso di tagliare i tassi di interesse di 25 punti base. Le proiezioni degli esperti si sono avverate ed il tasso sui rifinanziamenti è calato da 4,5 punti percentuali a 4,25 punti percentuali, quello sui prestiti marginali è sceso dal 4,75 percento al 4,5 percento e quello sui depositi è sceso dal 4 percento al 3,75%. Si tratta del primo taglio dopo nove rialzi consecutivi.
Come dichiarato dalla Lagarde, la decisione di tagliare i tassi avrà effetti positivi sulle rate dei mutui, in particolare di quelli a tasso variabile. La Bce ha deciso di stoppare ad un biennio di politica di contenimento del trend inflattivo con la corsa dei prezzi, i quali sono saliti a 17 punti percentuali. La politica monetaria implementata ha prodotto ottimi risultati in Italia dove l’inflazione è pari ad un punto percentuale. Nell’Eurolandia la media è pari a 2,6 punti percentuali. La “sforbiciata” ai tassi di interesse decisa dalla Bce avrà effetti sulla rata dei prestiti e dei mutui: a beneficiarne maggiormente saranno i mutui a tasso variabile, il cui calo potrebbe essere pari a 20 euro circa. È quanto ha calcolato il portale Facile.it. In meno di ventiquattro mesi chi ha stipulato un contratto di mutuo per assistere ad un calo della rata bisognerà aspettare ancora qualche tempo.
I mutui a tasso fisso sono più convenienti di quelli a tasso variabile
Analizzando il trend dei futures sugli Euribor, si viene a scoprire che la rata potrebbe scendere da 750 euro a 690 euro entro la fine del 2025. I mutui a tasso variabile sono ancora piuttosto onerosi, mentre quelli a tasso fisso godono di condizioni più favorevoli.
Le richieste di prestiti sono tornate a crescere di oltre 17 punti percentuali nel primo quadrimestre del corrente anno. Nel caso in cui si volesse sottoscrivere un mutuo a tasso fisso di importo pari a 125mila euro in 25 anni, la rata mensile da pagare sarebbe pari a 590 euro ed il TAN sarebbe pari a 2,9 punti percentuali.
Le opportunità offerte dalla surroga mutuo
Molti mutuatari puntano a surrogare il mutuo: i migliori tassi si attestano sui 3 punti percentuali e la rata media è pari a 600 euro. Grazie a questa operazione è possibile trasferire ad un altro intermediario bancario il mutuo e la garanzia ipotecaria sull’immobile iscritto a garanzia. La surroga è un’operazione gratuita e non sono previste spese di istruttoria, di perizia ed imposte. Il Notaio viene pagato dal nuovo intermediario creditizio.
Per poter richiedere la surroga del mutuo è necessario essere in possesso e conoscere determinati dati del contratto di mutuo attuale: la durata residua e il capitale residuo. Dal momento che è quasi impossibile trovare offerte di surroga con una durata identica a quella residua del contratto di mutuo, è possibile accorciare o allungare la durata del contratto di mutuo.