Sisma bonus ed ecobonus, è fissata al 31 dicembre 2024 la scadenza dei lavori delle due agevolazioni ordinarie. Tuttavia, il termine di fine anno potrebbe apparire piuttosto flessibile per le persone fisiche interessate a intervenire sui propri immobili per migliorare l’efficientamento energetico o per diminuirne il rischio sismico. Un’opportunità della quale non possono giovarsi, invece, le imprese per i medesimi tipi di intervento, dal momento che le spese di questi ultimi soggetti seguono criteri contabili differenti dal cittadino.

In via del tutto esemplificativa, si può affermare che, nonostante la scadenza, le persone fisiche possono effettuare i lavori agevolati di ecobonus e sisma bonus ordinari ancora per tre anni a decorrere dal termine di fine anno. Ma è necessario considerare gli adempimenti che stanno alla base della possibilità di rimandare i lavori o di non affrettarsi nella loro conclusione.

Sisma bonus ecobonus 2024, fino a quando si possono fare i lavori?

Sisma bonus ed ecobonus, la scadenza del 31 dicembre 2024 delle due misure di agevolazione ordinaria dei lavori edilizi può essere rimandata al ricorrere di specifiche condizioni. Infatti, per le persone fisiche il principio che regola se il bonus spetti o meno è quello di cassa. Cioè, per ottenere l’agevolazione fiscale fa fede il giorno in cui siano stati effettuati i pagamenti, come riportato sulle fatture. Dunque, è possibile che i lavori vadano avanti anche per mesi e anni dopo la scadenza, ma – in via del tutto prudenziale – non si dovrebbe oltrepassare la soglia del 31 dicembre 2027.

Tale meccanismo ha una sua validità per il fatto che chi paga i lavori di efficientamento energetico (eco bonus, articolo 14 decreto legge numero 63 del 2013) o di riduzione del rischio sismico (sisma bonus, stesso decreto legge all’articolo 16) può beneficiare del criterio per cassa, nel caso in cui si tratti di un cittadino. E, pertanto, effettuando il pagamento entro la fine del 2024 si può avere la possibilità di iniziare i cantieri anche nel 2025 o nei prossimi anni perché fa fede il momento in cui si verifichi il pagamento per ottenere l’agevolazione.

Sismabonus ed eco bonus, perché le persone fisiche possono andare oltre il 31 dicembre 2024?

Pertanto, a sei mesi dalla scadenza dei due bonus edilizi, le versioni ordinarie del superbonus consentono di intervenire per migliorare lo stato degli edifici e delle prestazioni energetiche purché si effettuino entro il 31 dicembre prossimo le spese relative. I cantieri possono essere iniziati o terminati anche successivamente a questa data, purché non si vada oltre il 31 dicembre 2027.

Tale data è da prendere come dead line massima in quanto, come regola generale, gli interventi agevolati dai bonus edilizi devono essere portati a conclusione entro tre anni dall’inizio. Lo prevede la scadenza del titolo edilizio presentato dall’amministrazione pubblica. Conti alla mano, dunque, se si ottiene il titolo edilizio alla fine di quest’anno, non si dovrà andare oltre il 2027.

Agevolazioni edilizie, quando effettuare le spese?

Se nei riguardi delle persone fisiche eco bonus e sismabonus hanno una certa flessibilità in fatto di scadenza e di tempistiche per avviare e terminare i cantieri, lo stesso non si può dire per i committenti che siano delle imprese. Per questi ultimi, infatti – a differenza delle persone fisiche che devono prestare attenzione al criterio per cassa – vige il principio di competenza.

Secondo quanto parametro, il rientrare o meno nei termini temporali dell’agevolazione al 31 dicembre 2024 riguarda l’effettiva realizzazione degli interventi previsti. Pertanto, per questi soggetti non si potrà andare avanti con i cantieri oltre la fine di quest’anno per non perdere una parte dell’agevolazione spettante.