Guerra a Gaza, le forze israeliane feriscono un ragazzo palestinese a est di Nablus. Blinken: “Felice per gli ostaggi liberi, ma Hamas accetti l’accordo”
Continua la guerra a Gaza e Israele finisce nella lista nera dell’Onu: secondo l’organizzazione è un Paese che si è macchiato di gravi violazioni contro i bambini nelle aree colpite dal conflitto e non rispetterebbe i diritti umani. Una decisione che arriva dal del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che ha scatenato l’ira funesta dello Stato ebraico, a partire dal premier, Benjamin Netanyahu.
Tutti gli aggiornamenti in diretta di sabato 8 giugno 2024.
La lista nera dell’Onu, sugli Stati e i gruppi armati che non rispettano i diritti fondamentali, è lunga e tra i nomi inseriti di recente, oltre ad Israele, è comparso anche Hamas e la Jihad islamica. Il rapporto completo delle Nazioni Unite sarà pubblicato ufficialmente alla fine del mese di giugno.
Blinken: “Felice per gli ostaggi liberi, ma Hamas accetti l’accordo”
Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha affermato che gli Stati Uniti si felicitano per il salvataggio di 4 ostaggi israeliani, ma chiede che Hamas accetti l’accordo per liberare gli altri ostaggi:
“La proposta delineata dal Presidente Biden otto giorni fa porterebbe sollievo sia alla popolazione di Gaza sia agli ostaggi rimanenti e alle loro famiglie attraverso un cessate il fuoco immediato che potrebbe portare al rilascio di tutti gli ostaggi, a un’ondata di assistenza umanitaria, alle misure di ricostruzione e la fine duratura della guerra. L’unico ostacolo al raggiungimento di questo cessate il fuoco è Hamas. E’ giunto il momento che accettino l’accordo“.
Le forze israeliane feriscono un ragazzo palestinese a est di Nablus
Questa sera, un ragazzo è stato ferito da proiettili durante un’incursione delle forze di occupazione israeliane nel villaggio di Salem, a est di Nablus, nel nord della Cisgiordania.
Il ragazzo è stato successivamente trasportato in ospedale per le cure.
Una degli ostaggi israeliani: “Mai stata in un tunnel”
Noa Argamani, una degli ostaggi oggi liberati, ha affermato in un colloquio con la sua famiglia che non è mai stata tenuta prigioniera in un tunnel di Hamas: era stata confinata in una casa a Gaza.
Borrell: “Chiediamo il rilascio degli altri ostaggi”
L’Alto Rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell, ha espresso la sua soddisfazione per la recente liberazione dei 4 ostaggi israeliani:
Noa Argamani, Almog Meir Jan, Andrey Kozlov and Shlomi Ziv are free and safe today.
— Josep Borrell Fontelles (@JosepBorrellF) June 8, 2024
We share the relief of their families and call for the release of all the remaining hostages.@POTUS 3-stage plan is the way forward to rescue all the hostages and end the suffering.
Gantz: “Gioia per il risultato raggiunto, ma le sfide da affrontare sono rimaste tali e quali”
Benny Gantz, membro del gabinetto di guerra che guida Israele, ha voluto rispondere alla richiesta del premier Netanyahu di non lasciare il governo:
“Accanto alla giustificata gioia per il risultato raggiunto, dobbiamo ricordare che tutte le sfide che Israele deve affrontare sono rimaste tali e quali. Pertanto, dico al Primo Ministro e a tutta la leadership, anche oggi dobbiamo considerare responsabilmente come sia meglio e possibile proseguire da qui“.
Guterres: “Sollievo per la liberazione degli ostaggi, rinnovo l’appello su rilascio e per la fine della guerra’
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha pubblicato il seguente tweet su X:
I just sent messages to the families of Noa Argamani and Shalomi Ziv, who I received last week, to express my relief that they and two other hostages are now free.
— António Guterres (@antonioguterres) June 8, 2024
I renew my appeal for the immediate and unconditional release of all hostages and for an end to this war.
In Francia scendono in strada migliaia di persone in favore della Palestina
Quasi 6 mila persone sono scese nelle strade di Parigi e Lione mentre nella Capitale si stavano svolgendo i colloqui tra il Capo dell’Eliseo, Emmanuel Macron, e il suo omologo statunitense, Joe Biden.
I cartelli dei manifestanti inneggiavano all’esclusione di Israele dalle prossime Olimpiadi di Parigi e la “fine di tutti gli accordi commerciali e culturali” con Tel-Aviv. Scanditi anche cori in favore della Palestina.
Abbas chiede una sessione di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dopo il massacro di Nuseirat
Il presidente palestinese Abu Mazen ha incaricato l’inviato della Palestina presso le Nazioni Unite di richiedere una sessione di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per discutere le ripercussioni dell’attacco israeliano nel campo di Nuseirat.
L’assalto israeliano al campo di Nuseirat è costato la vita a centinaia di persone e ne ha feriti numerose altre.
La Colombia blocca le esportazioni di carbone verso Israele a causa dell’assalto a Gaza
Il presidente colombiano Gustavo Petro ha annunciato oggi che il suo paese interromperà le sue esportazioni di carbone verso Israele mentre continua l’offensiva sulla Striscia di Gaza:
Vamos a suspender las exportaciones de carbón a Israel hasta que detenga el genocidio.https://t.co/jHOvo4aSbC
— Gustavo Petro (@petrogustavo) June 8, 2024
Hamas: “La nostra resistenza continuerà contro il nemico”
Il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha dichiarato che il popolo palestinese non si arrenderà e continuerà a resistere per difendere i propri diritti. La dichiarazione arriva nel giorno dell’operazione dell’esercito israeliano nel campo profughi di Nuseirat a Gaza, che ha portato alla liberazione di quattro ostaggi. Hamas riferisce che nell’operazione sono morte 210 persone.
Casa Bianca: “Bene la liberazione ostaggi, tutti devono essere rilasciati. Ora.”
Il Consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, elogia l’operazione israeliana che ha liberato quattro ostaggi da Hamas a Gaza. Gli ostaggi, rapiti durante il Nova Music Festival, sono ora al sicuro con le loro famiglie. Sullivan sostiene gli sforzi per il rilascio degli ostaggi rimanenti, incluso quello dei cittadini americani, e sottolinea l’importanza di un accordo che garantisca la sicurezza di Israele e il sollievo per i civili a Gaza.
Quasi cento palestinesi uccisi durante liberazione ostaggi
Quasi cento palestinesi sono morti durante l’operazione di liberazione di quattro ostaggi israeliani a Gaza, nelle aree di Nuseirat, Deir Al-Balah e Al-Zawaideh. Un portavoce dell’ospedale dei Martiri di Al-Aqsa ha riferito che i corpi di venti persone trasportate in ospedale devono ancora essere identificati. Israele ha affermato di aver colpito “infrastrutture terroristiche” a Nuseirat prima di annunciare il salvataggio degli ostaggi.
Scholz: “La liberazione dei quattro ostaggi da Gaza è un segno di speranza”
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha definito la liberazione di quattro ostaggi israeliani da Gaza, detenuti per otto mesi da Hamas, un “importante segno di speranza”. Scholz ha sottolineato che questa operazione, conclusa con successo, è particolarmente significativa per le famiglie israeliane che ancora temono per i loro cari. Ha inoltre fatto appello a Hamas affinché rilasci tutti gli altri ostaggi e ha ribadito la necessità di porre fine alla guerra. Le sue dichiarazioni sono state pubblicate in un messaggio su X.
Netanyahu dopo il rilascio degli ostaggi: “Israele non cede al terrorismo”
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, si è espresso in un comunicato a seguito del rilascio dei quattro ostaggi israeliani detenuti dai soldati a Gaza.
“Israele non si arrende al terrorismo. Le forze di sicurezza hanno dimostrato che Israele non si arrende al terrorismo e agisce con una creatività e un coraggio che non conosce limiti per riportare a casa i nostri ostaggi”.
Israele, uccisi 55 palestinesi nell’operazione a Nuseirat
Almeno 55 palestinesi sono stati uccisi e decine feriti nei raid aerei israeliani nel campo di Nuseirat ed altre aeree nel centro della Striscia di Gaza. L’esercito israeliano ha attaccato la zona con decisione, facendo crescere il tragico bilancio delle vittime.
Noa Argamani è libera, la 25enne era stata rapita al rave da Hamas
C’è la 25enne Noa Argamani tra i quattro ostaggi liberati dall’esercito israeliano oggi 8 giugno nel centro della Striscia di Gaza. La ragazza era diventata uno dei volti simbolo tra gli ostaggi rapiti da Hamas lo scorso 7 ottobre. Noa era stata strappata al fidanzato e portata via in moto dai miliziani islamici mentre supplicava di non ucciderla.
Israele, Gantz cancella discorso dopo la liberazione degli ostaggi
Il ministro del Gabinetto di Guerra, Benny Gantz, ha cancellato il suo discorso serale in cui si attendeva che avrebbe ritirato l’appoggio del suo partito al governo. L’annuncio arriva dopo la liberazione dei quattro ostaggi vivi da parte dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza.
Israele, recuperati vivi quattro ostaggi a Gaza
Le forze speciali dell’Idf hanno recuperato quattro ostaggi israeliani vivi a Gaza: si tratta di Noa Argamani, Shlomi Ziv, Almog Meir Jan e Andrey Kozlov. Tutti erano stati rapiti da Hamas al Festival musicale Nova, come confermato dallo Shin Bet e dall’Idf.
“Gli ostaggi sono stati salvati dallo Shin Bet e dai combattenti dell’esercito da due luoghi diversi durante l’operazione nel cuore di Nuseirat. Le loro condizioni mediche sono normali e sono stati trasferiti al Centro medico Sheba-Tel Hashomer per ulteriori esami medici. Le forze di sicurezza continuano ad agire con tutti gli sforzi per salvare i rapiti”.
L’Idf attacca struttura terroristica di Hamas a Nuseirat
L’esercito israeliano ha attaccato una struttura terroristica di Hamas a Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Durante l’offensiva sono stati distrutti più edifici collegati tra loro.
“I soldati hanno fatto irruzione e poi demolito una compound di addestramento di Hamas a Tel Sultan, nella parte occidentale di Rafah. Nella stessa zona i soldati hanno ucciso numerosi terroristi, localizzato tunnel e sequestrato armi”.
Iraq, rivendicato attacco di droni su Israele
Le milizie filo-iraniane in Iraq hanno rivendicato questa mattina la responsabilità degli attacchi di droni contro Israele. Al momento la notizia non è stata ancora confermata e non è ben chiaro se i droni siano affettivamente stati lanciati dall’Iraq o meno.
Israele, Netanyahu parlerà al Congresso Usa il 24 luglio
Il presidente della Camera repubblicana, Johnson, ed il leader della minoranza al Senato, McConnell, hanno annunciato la visita di Netanyahu in America.
“L’incontro bipartisan e bicamerale simboleggia la relazione duratura tra Stati Uniti e Israele e offrirà al primo ministro Netanyahu l’opportunità di condividere la visione del governo israeliano per difendere la democrazia, combattere il terrorismo e stabilire una pace giusta e duratura nella regione”.
Attacchi degli Houthi sul Mar Rosso
Il Comando centrale delle Forze Usa (Centcom) ha riportato quattro attacchi effettuati con missili da parte degli Houthi sul Mar Rosso. Hanno distrutto un pattugliatore, cinque droni e due missili.
Cia: “Netanyahu non farà il piano post-bellico per Gaza”
Secondo un rapporto della Cia diffuso tra i funzionari americani questa settimana, Netanyahu “ritiene di potersela cavare senza definire un piano postbellico per Gaza”, nonostante la pressione di Joe Biden.
Il premier di Israele crederebbe “di poter mantenere il sostegno dei suoi capi della sicurezza e prevenire le defezioni dell’ala destra della sua coalizione discutendo del futuro di Gaza in termini vaghi”.
Questo è quanto si apprende dal rapporto che riale allo scorso 3 giugno 2024.
Katz: “Guterres sarà ricordato nella storia come un Segretario generale antisemita”
Il ministro israeliano Katz, a proposito della scelta dell’Onu di inserire lo Stato ebraico nella lista nera dei Paesi che non rispettano i diritti umani nei conflitti, ha detto:
“Guterres sarà ricordato nella storia come un Segretario generale antisemita che ha scelto di ignorare i crimini sessuali di Hamas e il diritto di Israele all’autodifesa”.
The shameful decision by the @UN Secretary-General @antonioguterres to include the @IDF in the blacklist is an act of villainy. Guterres, who stood for a minute of silence in memory of Iran’s president who executed tens of thousands of innocents, will be remembered in history as…
— ישראל כ”ץ Israel Katz (@Israel_katz) June 7, 2024
Iraq rivendica attacco droni in nord Israele
La Jihad islamica irachena ha rivendicato la responsabilità dell’attacco con droni nel Nord di Israele, messo in atto la mattina fi oggi, 8 giugno 2024. I missili erano diretti verso il monte Golan.
In una nota gruppo estremista ha dichiarato:
“Abbiamo preso di mira un obiettivo vitale all’interno dei nostri territori occupati e continueremo a distruggere le roccaforti del nemico in risposta ai massacri sionisti contro i civili palestinesi indifesi”.
Idf, uccisi 17 terroristi in una scuola Unrwa di Gaza
L’IDF ha dichiarato di aver ucciso “17 terroristi” in un attacco effettuato nei giorni scorsi, contro una scuola dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa). L’edificio si trova nel centro della Striscia di Gaza. A causa del raid sono morte almeno 35 persone, secondo le Nazioni Unite.
Raid israeliano nel nord di Gaza, almeno 4 morti
Un raid israeliano contro un’abitazione nel quartiere di Sheikh Radwan, nel nord di Gaza, ha ucciso almeno quattro palestinesi e ne ha feriti altri quattordici. Lo riporta Al Jazeera.
Israele nelle lista nera dell’Onu, la risposta di Netanyahu
“Le Nazioni Unite si sono messe oggi nella lista nera della storia unendosi ai sostenitori degli assassini di Hamas. L’Idf è l’esercito più morale del mondo e nessuna decisione delirante dell’Onu potrà cambiare questa realtà”.
Queste sono le parole del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, in riposta alla lista nera dell’Onu, che ha annoverato lo Stato ebraico tra i Paesi che violano i diritti umani dei bambini nelle zone di conflitto.
Non tarda ad arrivare anche il commento del ministro del Gabinetto di guerra, Benny Gantz, che ha parlato «di un nuovo minimo storico» nell’antisemitismo da parte delle Nazioni Unite.