Si può essere bocciati alle scuole elementari? Riceviamo molte domande che riguardano la possibilità o meno di essere bocciati dagli insegnanti delle scuole elementari. Vediamo insieme cosa dice la normativa.
Si può essere bocciati alle scuole elementari?
Per qualcuno si avvicina l’ultimo giorno di scuola, per altri la campanella che segna la fine dell’anno scolastico è già suonata. Questo perché l‘ultimo giorno di scuola varia da Regione a Regione. In generale, la chiusura dell’anno scolastico 2023/2024 nelle scuole primarie e secondarie è fissata per la seconda settimana del mese in corso.
Con la fine dell’anno scolastico arrivano i voti sulla pagella, una nota dolente per alcuni, mentre altri ansiosi aspettano l’estate. Questo perché il processo di apprendimento per alcuni è stato più barcollante e complicato.
Pertanto, alcuni studenti potrebbero non aver raggiunto le competenze indispensabili per proseguire il percorso di studi e passare all’anno successivo. D’altra parte, nonostante l’apprensione dei genitori sui risultati raggiunti e sui voti o note in condotta, resta da considerare che la scuola elementare è il primo passo verso un lungo percorso scolastico.
La scuola elementare è improntata sull‘educare e incoraggiare gli alunni, nonché a formare il bambino/a nel colmare le carenze e superare le incertezze.
Per questo motivo, non è raro essere bocciati alle elementari. Vediamo insieme cosa dice la legge.
In che classe si boccia di più?
L’andamento scolastico degli studenti mostra un’elevata percentuale di bocciature nel primo anno delle scuole superiori. Tuttavia, anche gli alunni delle scuole elementari possono essere bocciati, come previsto dalla normativa. Tuttavia, l’approccio alle scuole elementari è orientato verso un modello scolastico inclusivo, che non lascia indietro gli alunni.
In sostanza, non esiste un divieto assoluto di bocciatura per gli alunni delle elementari, ma la prassi è scoraggiata per favorire la comprensione delle ragioni del mancato raggiungimento degli obiettivi.
La valutazione finale degli alunni della scuola primaria si basa sul decreto legislativo n. 62/2017 e sull’ordinanza ministeriale n. 172/2020. Queste disposizioni prevedono che gli alunni delle scuole elementari siano ammessi alle classi successive alla prima anche in presenza di carenze o di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti nel corso dell’anno scolastico.
Quando un bambino viene bocciato in prima elementare?
È possibile essere bocciati alle elementari se il numero di assenze supera il limite stabilito dalla normativa. In generale, non si deve superare un quarto dell’orario scolastico annuale; pertanto, il numero di giorni di assenza non deve superare 50 giorni su 200, ad eccezione di casi legati a motivi di salute o eccezionali esigenze familiari.
Inoltre, i docenti, all’unanimità, possono procedere alla bocciatura, ovvero alla non ammissione dell’alunno alla classe successiva (prima, seconda, terza, quarta o quinta). Tuttavia, si tratta di casi eccezionali e rarissimi, motivati da eventi altrettanto eccezionali e dettagliatamente documentati.
Bocciati scuole elementari
Quando si è a rischio bocciatura?
Come già detto, la bocciatura alle scuole elementari è un evento raro, ma non impossibile. Uno dei fattori che possono incidere sulla bocciatura è il numero di assenze, che non devono superare i 50 giorni.
In particolare, l’articolo 14, comma 7, del DPR 122/2009 stabilisce che:
“Per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo”.