Elezioni europee 2024, fine della campagna elettorale: Meloni all’Arena di Verona, il Pd a Padova ricorda Berlinguer e M5S a Palermo
Si conclude oggi, 7 giugno 2024, la campagna elettorale per le Elezioni Europee 2024, previste per sabato 8 e domenica 9 giugno, Il Partito democratico di Elly Schlein e il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte. Attesa anche per la premier Meloni all’Arena di verona.
Giunge alla sua conclusione la campagna elettorale per le Europee, con i due principali partiti di opposizione che si ritroveranno per le battute finali, in attesa di tornare a dialogare per costruire un’alternativa alla destra del governo Meloni. Il Pd ha scelto Padova, in quella piazza della Frutta che proprio 40 anni fa fu testimone del malore che portò alla morte di Enrico Berlinguer, mentre il M5S si ritrova a Palermo.
Sarà invece a Verona la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, non per un appuntamento elettorale ma per l’inaugurazione della stagione lirica dell’Arena di Verona al fianco del Presidente della Repubblica Mattarella.
Conte chiude la campagna elettorale a Palermo: “A testa alta, con cuore sincero”
Giuseppe Conte termina il suo comizio dal palco di Palermo con una chiamata al voto per il M5S:
“Se volete lottare con noi, fateci sentire il peso insostenibile, democratico e rivoluzionario del vostro voto. Forza Palermo! Forza Sicilia! Forza Italia! A testa alta, con cuore sincero!”
Conte: “Ci batteremo per non interrompere la transizione ecologica”
Il leader del Movimento 5 Stelle dice che, nel Parlamento europeo, si batteranno “per non interrompere la transizione verde” e attacca nuovamente la premier Meloni che “sta ingannando il popolo, parlando di una ‘transizione ideologica’. Ma cosa c’è di ideologico – chiede retoricamente Conte – nella necessità di difendere il pianeta, di lottare contro i cambiamenti climatici, di contrastare l’inquinamento atmosferico? Cosa c’è di ideologico nella necessità di evitare questo indiscriminato consumo di suolo?”
Conte: “Introdurremo il reddito europeo di cittadinanza”
Conte accusa, poi, il governo di aver fatto “la guerra ai poveri” e che il risultato “è che abbiamo un record di poveri. 5 milioni e 700mila poveri assoluti”.
Il leader Cinquestelle chiede, dunque, alla folla in piazza di votare per il Movimento, perché “introdurremo il reddito europeo di cittadinanza. Lo imporremo col regolamento europeo. Glielo sbatteremo in faccia!”
Conte attacca Meloni sulla sanità: “Nessun investimento, 3 miliardi non sono niente”
Conte attacca anche il governo dal palco di Palermo, battendo nuovamente il chiodo sulla sanità che, dice “è un disastro da Nord a Sud”.
Conte dice che si aspettava “una svolta dopo quello che avevamo attraversato con la pandemia” e, invece, “stiamo tornando al passato, non c’è una misura di investimento”.
“Lei dice che ha messo 3 miliardi ma – spiega il leader del M5S – tutti i premier devono aumentare la spesa sanitaria e 3 miliardi non sono nulla. Siamo scesi dal 7% del Pil del mio governo, al 6,3%, ai minimi dal 2007”.
Conte: “Dopo le elezioni saremo sempre dalla parte della pace”
Sugli schieramenti dopo le elezioni, il presidente del M5S a Palermo ribadisce che la linea resterà quella di promuovere la pace.
“Ci chiedono in quale Gruppo saremo dopo le elezioni Europee – dice Conte – rispondiamo che ci schiereremo dalla parte della pace. Costi quel che costi, giorno dopo giorno, azione dopo azione, sempre dalla parte della pace”.
Conte ai giovani: “Anziché il reddito, gli danno un elmetto”
Conte da Palermo parla dei giovani, maltrattati da quelli che definisce “governanti incapaci di imprimere una svolta e di sedersi ai tavoli di pace”.
Queste le sue parole:
“Anziché dare ai nostri giovani reddito, salari giusti e agevolazioni per la casa, gli danno un elmetto e una tuta mimetica per andare a combattere in Ucraina”.
Conte: “Ci stanno portando alla Terza Guerra Mondiale”
Comincia dalla guerra e dalle politiche belliciste europee il comizio di Palermo con cui Giuseppe Conte chiude la campagna elettorale del Movimento 5 Stelle per le Elezioni europee.
Queste le sue parole:
“Ci stanno portando in guerra. Stanno discutendo su quanti missili, quante truppe mandare. La verità è che i vertici Nato stanno decidendo di affrontare questa escalation militare. Se la logica è vincere militarmente sulla Russia, devi affrontare tutti quei passaggi necessari. Hanno tradito anche il vincolo parlamentare che imponeva di lavorare alla de-escalation e ci stanno portando alla terza guerra mondiale”.
Meloni accolta da applausi all’Arena di Verona
“Beh, sono sempre meglio che i fischi”.
Risponde con ironia la presidente del Consiglio Meloni a chi le chiedeva se si aspettasse gli applausi con cui è stata accolta al suo arrivo all’Arena di Verona per l’inaugurazione della stagione lirica.
Parlando poi della situazione della lirica, la premier dice che “va bene, purtroppo non ho più molto tempo per fare quasi niente“.
Infine, Meloni ritiene che la serata di stasera “sia una grande possibilità per raccontare il nostro passato e per costruire il nostro futuro“.
Floridia (M5S) a Palermo: “Governo ha paura della libertà di stampa”
Da Palermo, dove il Movimento 5 Stelle si è ritrovato per la fine della Campagna elettorale, ha parlato Barbara Floridia, parlamentare M5s e presidente della Commissione di Vigilanza Rai, attaccando il governo Meloni sulla libertà di stampa.
Queste le sue parole:
“Questo governo ha paura della libertà di stampa, ha paura della verità. Dobbiamo rivedere la legge che ha permesso alla Meloni di occupare la Rai, la legge Renzi del 2015. E la cambieremo”.
Schlein chiude la campagna elettorale: “Grazie Enrico Berlinguer e viva l’Italia Antifascista”
“Riempite ogni giorno la vostra vita con questa lotta. Grazie Enrico Berlinguer, viva Enrico Berlinguer e viva l’Italia Antifascista”.
Con queste parole la segretaria del Pd conclude il suo comizio da piazza della Frutta a Padova.
Poco prima, si era rivolta al futuro, ai ragazzi e alle ragazze, nei quali dice di aver visto “un desiderio vero di cambiare le cose, che sia per il proprio quartiere o per il mondo intero”.
A loro dice:
“Con le parole di Berlinguer dico a voi: siamo convinti che il mondo, anche questo terribile e intricato mondo di oggi, possa essere trasformato e messo a disposizione della felicità”.
Schlein: “Siamo testardamente unitari ma senza pretese di autosufficienza”
Schlein ricorda ancora l’esempio che Enrico Berlinguer può fornire al Pd come comunità:
“Appartiene a tutti gli italiani e a tuti gli europei, appartiene alla storia migliore d’Europa. La sua eredità è attuale ed esigente: ci spinge ogni giorno a cercare di migliorarci”.
E, nel solco di quell’esempio, la segretaria dichiara di sentire “umilmente la responsabilità di guidare le forze dei democratici e delle democratiche. Non abbiamo pretese di autosufficienza, ma restiamo testardamente unitari”.
Schlein sui migranti: “Errore del centrosinistra non aver cambiato la Bossi-Fini”
La segretaria del Pd parla, poi, della questione migranti, additando anche alle responsabilità del centrosinistra per le politiche di chiusura fatte fino a ora.
“Quelli che loro chiamano stranieri per il 70% sono nati e cresciuti in Italia, quindi sono italiani. Dobbiamo cambiare la legge Bossi-Fini ed è stato un errore del centrosinistra non cambiarla quando avevamo i numeri per farlo”.
Sulla scuola, poi, Schlein sostiene che il Pd difenderà la scuola pubblica, considerata “la prima leva di mobilità sociale. Non accettiamo l’idea che il tuo destino è nelle condizioni economiche della famiglia in cui nasci”.
Schlein: “Comunità internazionale responsabile di quanto accade a Gaza”
Parla anche della guerra nella Striscia di Gaza, la segretaria del Pd da Padova, nel comizio che chiude la campagna elettorale per le Europee, attribuendo responsabilità anche alla comunità internazionale per quanto sta accadendo nell’enclave palestinese e a Rafah.
“Quindi chiediamo il riconoscimento dello stato di Palestina perché i palestinesi hanno il diritto di vivere in pace e in sicurezza in uno stato proprio come fanno gli israeliani”.
Schlein: “Non lasciare internazionalismo ai nazionalisti”
Schlein difende il pluralismo della comunità del Pd e rivendica come lo stesso Berlinguer provò a candidare Altiero Spinelli, che pur proveniva da una storia politica diversa.
“Le destre nazionaliste si rafforzano a vicenda con la retorica di odio e di muri. Non lasciamo l’internazionalismo ai nazionalisti. Abbiamo molto più in comune con le forze progressiste d’Europa. Per questo dobbiamo lavorare per ridare slancio al progetto europeo. Dobbiamo rivedere con lucidità anche gli errori, vogliamo cambiare e realizzare l’Europa federale del manifesto di Ventotene”.
Schlein ricorda Berlinguer e la questione morale: “Ancora presente”
Il ricordo di Berlinguer caratterizza anche un passaggio del comizio della segretaria dem.
“Berlinguer dimostrava che si può essere popolare senza essere populisti. Vicino alle persone, vicino a chi fa più fatica. Come ha scritto Giuseppe Fiori nella sua biografia, lo sentivano vicino, non scisso dalla realtà”.
Schlein dice, poi, che il periodo storico di Berlinguer è “simile al nostro, con troppe ingiustizie e con una questione morale ancora presente”.
Conte a Palermo: “Elezioni decisive, siamo a un bivio”
“Siamo a un bivio. Queste sono elezioni decisive e dobbiamo farci ascoltare. L’Italia che conta non può essere quella dei corrotti e dei corruttori, quella dei guerrafondai, di coloro che schiaffeggiano. Noi dobbiamo andare in Europa per cambiare verso”.
Lo dice il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte durante il suo comizio a Palermo.
Schlein arriva in piazza della Frutta a Padova: “Non potevamo essere da nessuna altra parte”
Elly Schlein è arrivata a piazza della Frutta a Padova, lo stesso luogo dove, esattamente 40 anni fa, lo storico segretario del Partito Comunista Italiano Enrico Berlinguer, veniva colto da un malore che avrebbe posto fine prematuramente alla sua vita.
“Oggi non potevamo essere da nessuna altra parte”, dichiara la segretaria del Pd, definendo Berlinguer “una delle più straordinarie figure politiche non solo d’Italia, ma d’Europa e del Mondo”.
“Anche allora – conclude Schlein – era una chiusura di campagna elettorale per elezioni europee e domani e dopodomani c’è un voto importantissimo per il futuro dell’Unione Europea e del nostro Paese”.