Continua a tenere banco la questione relativa alle rate residue dei crediti del superbonus per gli anni 2024, 2023, 2022 e precedenti. Con la conversione in legge del decreto 39 del 30 marzo 2024, infatti, vige il divieto di esercitare l’opzione della cessione del credito d’imposta sulle rate rimaste residue rispetto all’utilizzo della detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. Tali detrazioni derivano dalle spese sostenute per effettuare lavori di ristrutturazione, di efficientamento energetico e di riduzione del rischio sismico agevolati dai bonus edilizi. 

La possibilità di cedere il credito d’imposta sulle rate residue da dichiarazione dei redditi è una facoltà spettante al primo beneficiario del superbonus. Prima del 29 maggio 2024, giorno di entrata in vigore della legge di conversione del Dl 39/2024, non esistevano divieti nella cessione del credito delle rate residue. I nuovi divieti pongono limitazioni e difformità di trattamento (oltre a qualche dubbio) in merito a come trattare le spese non utilizzate in detrazione fiscale.

Le prime incertezze affiorano, infatti, sulle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 perché ancora non si è presentata una dichiarazione dei redditi con la detrazione di queste spese. Pertanto, sulle nuove spese non sono ancora maturate delle rate residue. 

Superbonus cessione rate residue 2024, perché vige il divieto? 

Nella situazione sopra esposta, si possono dettare delle indicazioni sulle spese sostenute dall’inizio di quest’anno su superbonus e bonus edilizi e sulle eventuali rate residue. Nel caso in cui il primo beneficiario dell’agevolazione sia in possesso dei requisiti per far valere ancora la cessione dei crediti o lo sconto in fattura anche quest’anno, dovrà presentare relativa comunicazione all’Agenzia delle entrate dei crediti ceduti nel 2024 entro il 16 marzo 2025 (salvo proroghe della scadenza). 

Pertanto, la comunicazione della cessione dei crediti deve avvenire prima della detrazione fiscale stessa nella dichiarazione dei redditi 2025 per l’anno di imposta 2024. Infatti, se il committente fa passare le spese per la detrazione fiscale, scatta il divieto di cessione dei crediti e, dunque, non potrà tornare indietro nell’utilizzo della cessione del credito stesso. 

Cosa fare con le rate residue dei bonus edilizi del 2024 e 2023?

La cessione delle rate residue sulle spese sostenute per il superbonus nell’anno 2023 necessita di ulteriori chiarimenti. Per queste opzioni, infatti, la comunicazione di cessione ha avuto già la scadenza al 4 aprile 2024 (termine originario il 16 marzo 2024).

In questa ipotesi, è possibile che il committente abbia inserito nella dichiarazione dei redditi 730 del 2024 (per l’anno di imposta 2023, presentabile dal 20 maggio scorso), sia il recupero della rata detraibile che la cessione delle rate residue, purché avvenute prima del 29 maggio 2024, giorno di entrata in vigore della conversione in legge del Dl 39/2024. 

Detrazione e cessione della data residua, anche se in tempi strettissimi, arrivano quindi prima dell’entrata in vigore della legge di conversione. 

Cedere i credito o fare la detrazione fiscale?

Ipotesi simile, ma con effetti differenti, è quella di mancata presentazione della dichiarazione dei redditi 2024 per la detrazione delle spese 2023 (prima del 29 maggio scorso), ma con cessione dei crediti delle rate residue entro detta data. Prudentemente, si potrebbe rinunciare alla detrazione della prima quota. 

Per i contribuenti che sulle quote del 2023 non abbiano ancora presentato la dichiarazione dei redditi e la cessione delle rate residue, si può scegliere di cedere le stesse senza portarle in detrazione (ma solo se si rientra nel diritto di cessione del credito) oppure portare il tutto in dichiarazione dei redditi. Diversamente, l’entrata in vigore della conversione del Dl 39 pone il divieto di cedere le rate residue 2023. 

Cedere i bonus del 2022 e degli anni precedenti: quando si può? 

Per le spese sostenute nel 2022 e negli anni precedenti, eventuali cessioni di rate residue sono state già comunicate all’Agenzia delle entrate entro il 4 aprile 2024. Diversamente, nel periodo dal 4 aprile al 28 maggio 2024 sembrerebbe fattibile l’eventuale cessione delle rate residue per chi ne avesse ancora diritto. Dal 29 maggio 2024, invece, vige il divieto di cedere eventuali rate residue dei bonus edilizi degli anni scorsi.