Kraken, uno dei più longevi e grandi scambi di criptovalute negli Stati Uniti, sembra deciso a fare il suo sbarco a Wall Street, sull’esempio di Coinbase. Secondo le indiscrezioni che stanno circolando in queste ore, la sua dirigenza starebbe orchestrando un ampio round di finanziamento, la quale andrebbe a precedere una IPO (Initial Public Offering) che avrebbe luogo il prossimo anno. Ipotesi che è stata confermata da un rapporto di Bloomberg.
Kraken si appresta allo sbarco in borsa
Cento milioni di dollari: questo sarebbe l’importo cui mira Kraken nel round di finanziamento di cui si sta parlando. Una cifra che sarebbe stata indicata da alcune fonti contattate da Bloomberg. Nel caso in cui l’exchange decidesse di procedere su questa strada sarebbe il secondo in assoluto a livello globale a farlo. Il primo è stato Coinbase, sbarcato a Wall Street nel mese di aprile del 2021.
I piani di cui si sta discutendo, rappresentano una risposta alle domande degli investitori sulla questione, che sono state alimentate dal rally del mercato delle criptovalute negli ultimi mesi. Tra le persone che sono state contattate da Bloomberg, due hanno affermato che Kraken avrebbe già trovato una società interessata a iniettare liquidità, in cambio di un posto nel consiglio di amministrazione.
Al tempo stesso il tutto sarebbe nella fase iniziale della discussione. Non sarebbero cioè ancora stati affrontate discussioni verbali relative a termini e valutazioni, né sarebbero stati approntati documenti formali.
Dall’interno dello scambio, comunque, non sono per ora arrivate conferme o smentite in relazione a tali indiscrezioni. Non resta quindi che attendere eventuali novità in tal senso, nelle prossime settimane. Occorre comunque ricordare che la società madre di Kraken, Payward, è stata fondata nel 2011. Sebbene l’exchange abbia a lungo covato intenzione di quotarsi in borsa, la volatilità del mercato e una serie di problemi normativi hanno sinora rallentato questi piani. Chissà che non sia la volta buona per concretizzarli.
Robinhood e Bitstamp presto sposi
Le indiscrezioni relative a Kraken giungono in un momento di grande dinamismo della scena crypto. Proprio poche ore fa, infatti, è stata resa pubblica la notizia relativa all’acquisto di un altro exchange, Bitstamp, da parte di Robinhood.
La piattaforma di trading sembra intenzionata a rafforzare al massimo la propria presenza in un settore ritenuto con tutta evidenza ormai maturo. Una maturità dimostrata anche da altri annunci, come quello lanciato da Circle, emittente della stablecoin USDC, sulla propria intenzione di quotarsi in borsa.
Sembra quindi evidente il cambio di passo della scena crypto, favorito anche dalle vicende relative agli ETF spot su Bitcoin e Ethereum. Secondo gli esperti, sarebbero in particolare i fondi su BTC a poter convogliare decine di miliardi e nuova domanda da Wall Street.
Il fronte politico resta critico
Resta però da capire cosa potrebbe accadere sul fronte politico. L’azione di contrasto della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, non sembra destinata a calare d’intensità. Un’azione del resto saggiata dallo stesso Kraken. Lo scambio, infatti, lo scorso anno è stato costretto a pagare una salata multa da 30 milioni di dollari, che potrebbe però rivelarsi trascurabile se fosse giudicato colpevole di aver elencato decine di titoli non registrati sulla sua piattaforma.
La speranza, non solo dell’exchange, è in un cambio di timone al vertice della politica a stelle e strisce. Cambio che una parte del settore sta cercando di agevolare con generose donazioni al super PAC (Political Action Committee) Fairshake.
Proprio per intercettare tali finanziamenti, e il favore dei sempre più numerosi criptofans, anche Donald Trump ha in pratica ribaltato il suo precedente orientamento sulle criptovalute. Mentre Joe Biden non mostra segnali di ravvedimento, continuando ad osteggiarle. Un atteggiamento che potrebbe costargli molto caro nelle prossime presidenziali.