Le acque intorno alla discussa serie Baby Reindeer sono ancora agitate. Fiona Harvey, presunta ispiratrice del personaggio di Martha, la stalker della serie tv, ha fatto causa a Netflix, perché? Da giorni si parlava di azioni legali contro il colosso dello streaming da parte di Harvey e adesso, pretenderebbe dall’azienda più di 170 milioni di dollari in danni per come è stata rappresentata nella narrazione di questa seguitissima storia in streaming. Scopriamo insieme tutti i motivi che l’hanno mossa con tanta decisioni verso l’attacco a Netflix.
Baby Reindeer, perché Fiona Harvey stalker ha fatto causa a Netflix
Perché la donna che avrebbe ispirato il personaggio della stalker di Baby Reindeer ha fatto causa a Netflix? Violazione della privacy, negligenza, diffamazione. Queste sono le accuse di Fiona Harvey, presentate in un tribunale della California giovedì 6 giugno 2024 per sottolineare quanto la serie abbia diffuso “menzogne mosse dalla crudeltà” su di lei, rappresentandola ingiustamente come una famigerata che ha ricevuto condanna per stalking.
Le differenze tra la verità e la serie “Baby Reindeer” secondo Harvey
Secondo Harvey, “Baby Reindeer” ha distorto la verità, utilizzando espedienti narrativi per rendere la storia più accattivante, senza verificare i fatti. Ha negato tutte le accuse di aggressione sessuale e stalking presenti nella serie. Lo stesso varrebbe per le insistenti e-mail inviate da Martha al protagonista. Fiona ha affermato che “queste falsità” sono state incluse per rendere la trama più intrigante e redditizia. L’accusa sostiene che Netflix non ha fatto alcuna verifica sulla veridicità delle affermazioni di Richard Gadd, il creatore della serie.
La serie per molti mette i brividi, per altri lascia degli interrogativi aperti, perplessità. E’ una storia che ha lasciato tanto discutere, sia per le interpretazioni, che per l’atteggiamento dei due protagonisti. Lo si affronta bene soprattutto nella recensione di Tag24.it, uscita poco dopo il rilascio su Netflix.