Guerra a Gaza, Tajani: “Ci preoccupa l’avanzata di Hezbollah”. Israele rivendica il pieno controllo del “corridoio Filadelfia” vicino al confine con l’Egitto
Guerra a Gaza, giorno 245: il primo ministro israeliano Netanyahu sarà al Congresso americano il prossimo 24 luglio. Intanto Israele è sempre più isolato diplomaticamente a causa dell’elevato numeri dei morti nell’enclave palestinese.
In un raid a Nuseirat hanno perso la vita il sindaco e altre quattro persone.
Mentre il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto di cessare le ostilità lungo il confine tra Libano e Israele, lo Stato ebraico prosegue nel suo intento di distruggere Hamas.
Tutti gli aggiornamenti sul conflitto in Medio Oriente di venerdì, 7 giugno 2024.
Bonelli: “Netanyahu deve essere arrestato”
Angelo Bonelli, deputato di AVS, è intervenuto durante la trasmissione L’ultima parola in onda su La7 soffermandosi anche sulla guerra in corso nella striscia di Gaza: “Ci troviamo di fronte a crimini contro l’umanità, Netanyahu deve essere arrestato”
Tajani “Ci preoccupa avanzata di Hezbollah”
Antonio Tajani, ministro degli esteri italiano, è intervenuto durante la trasmissione L’ultima parola in onda su La7 soffermandosi sulla situazione in Medio Oriente: “Ci preoccupa l’avanzata progressiva di Hezbollah verso Israele, che porta a una reazione di Israele. Per questo è importante che in Libano si rafforzi il ruolo dell’esercito libanese. Abbiamo interesse che le forze armate libanesi prendano più spazio per limitare gli Hezbollah, amici dell’Iran, che sono aggressivi”
Yemen, 18 cittadini rapidi dai ribelli Houthi
Almeno diciotto dipendenti yemeniti di ONU e di alcune ONG sono stati rapiti dai ribelli Houthi nello Yemen. A riferirlo è la stessa organizzazione filo-iraniana, che ha confermato come undici persone lavorino presso le Nazioni Unite e altre sette per varie ONG. Ai ribelli Houthi sono stati richiesti chiarimenti circa questo rapimento e l’ONU sta lavorando per ottenere il rilascio degli ostaggi.
Gli Stati Uniti attendo una risposta da Hamas sul cessate il fuoco a Gaza
La Casa Bianca sarebbe ancora in attesa di una risposta ufficiale da parte di Hamas riguardo la proposta per un cessate il fuoco a Gaza presentata dal Presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Lo stesso Biden domani 8 giugno 2024, come scrive Al-Jazeera, discuterà la questione con il suo omologo francese Emmanuel Macron nella giornata di domani.
Iran: “Esortiamo USA ed Europa a non sostenere più Israele”
Nasser Kanaani, portavoce del ministero degli Esteri iraniano, ha esortato Stati Uniti ed Europa a non sostenere più Israele per porre fine alla tragica situazione a Gaza. Solo questo disimpegno potrebbe contribuire alla fine della guerra e alla violenza in Palestina.
Hamas e Jihad islamica nella lista nera dell’Onu per i bambini
Fonti dell’ONU hanno segnalato che la Jihad islamica e Hamas sono state inserite nella lista di entità e gruppi che hanno danneggiato i bambini in guerra. Anche Israele è stato inserito nella lista.
L’Idf identifica 8 militanti di Hamas uccisi in un raid a Nuseirat
L’Idf ha reso noto di aver ucciso, con il raid compiuto contro una scuola dell’Unrwa a Nuseirat, di aver ucciso 8 terroristi della Jihad islamica.
Netanyahu: “Onu si è messa in lista nera sostenitori Hamas”
Il premier Benyamin Netanyahu ha recentemente detto:
“L’Onu si è messa oggi nella lista nera della storia quando si è unita ai sostenitori degli assassini di Hamas. L’Idf è l’esercito più morale del mondo e nessuna decisione delirante dell’Onu potrà cambiare questa realtà“.
Gantz: “Dall’Onu un nuovo minimo storico in antisemitismo”
Il ministro del Gabinetto di guerra e leader centrista Benny Gantz ha denunciato che le azioni dell’ONU stanno creano un nuovo clima di odio contro Israele:
“Sin dal ristabilimento di Israele, siamo stati testimoni della piaga dell’antisemitismo delle istituzioni internazionali. Oggi l’Onu con la sua decisione ha raggiunto un nuovo minimo storico. Mentre Israele conduce la guerra più giusta della sua storia contro mostri che hanno massacrato, violentato e rapito neonati, donne e bambini in nome di un’ideologia omicida, l’Onu traccia spudoratamente false equivalenze tra Israele e Isis“.
Israele rivendica il pieno controllo del “corridoio Filadelfia” vicino al confine con l’Egitto
Le forze militari di Israele hanno indicato di aver ottenuto il pieno controllo del confine fra la Striscia di Gaza e l’Egitto, cioè il Corridoio Filadelfia che dal valico di Kerem Shalom arriva al Mediterraneo.
Benny Gantz prepara la sua uscita dal governo: pronta una conferenza stampa per domani
L’Israel Times ha scritto che Benny Gantz, ministro del gabinetto di guerra israeliano, ha indetto una conferenza stampa per domani sera.
Gantz aveva minacciato recentemente le dimissioni nel caso in cui il premier Benjamin Netanyahu non avesse spiegato chiaramente quale sarebbe stato il suo progetto per il dopo Hamas a Gaza.
Il molo temporaneo a Gaza è di nuovo in funzione
Il Pentagono ha riferito che il molo temporaneo allestito a Gaza è stato riparato dopo la tempesta che lo aveva danneggiato nei giorni scorsi. In tal modo torna il flusso di aiuti umanitari.
I media gestiti da Houthi affermano che gli Stati Uniti e il Regno Unito stanno effettuando attacchi all’aeroporto e al porto marittimo dello Yemen
La TV Al-Masirah nello Yemen, gestita dagli Houthi, afferma che le forze statunitensi e britanniche hanno effettuato quattro attacchi aerei sull’aeroporto di Hodeidah e sul porto marittimo di Salif, a nord.
L’IDF raggiunge la costa di Rafah, completando il controllo della strada chiave al confine tra Gaza e l’Egitto
L’esercito israeliano ha raggiunto la costa di Rafah, nel sud di Gaza, completando il controllo sul cosiddetto Corridoio di Filadelfia, secondo un rapporto del quotidiano Al-Araby Al-Jadeed con sede a Londra e di proprietà del Qatar.
Israele, governo respinge richiesta per inchiesta gestione crisi 7/10″
“Israele è nel mezzo di una feroce guerra, e i tempi non sono ancora maturi per indagare sull’intera guerra e su ciò che l’ha preceduta”.
Sono le parole del segretario di gabinetto israeliano Yossi Fuchs a seguito della decisione del Governo di Israele di respingere la richiesta di istituire una commissione d’inchiesta sui fatti del 7 ottobre avanzata dal procuratore generale, Gali Baharav-Miara.
M.O., Hamas: “Bilancio a Gaza a 36.731 morti”
Dall’inizio della guerra, a Gaza sono morti in 36.731 e 83.530 sono rimasti feriti.
Lo ha riferito il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas, precisando che nelle ultime 24 ore hanno perso la vita almeno in 77.
M.O., portavoce ospedale: “54 palestinesi uccisi a Gaza in attacchi israeliani”
Cinquantaquattro palestinesi sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti negli attacchi israeliani contro aree centrali della Striscia di Gaza. Lo dice un portavoce dell’ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir el-Balah, nel centro di Gaza, secondo quanto riporta Al Jazeera.
Gaza: lunedì visita di Blinken in Israele
Antony Blinken si recherà in Israele lunedì prossimo. La visita del segretario di stato Usa è stata annunciata da Ynet che ha rivelato che la presenza di Blinken si inserisce nell’ambito delle trattative la tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi.
Molo Gaza riparato, tornerà operativo nel pomeriggio
Il molo temporaneo realizzato dagli USA, per permettere l’ingresso degli aiuti, riprenderà le operazioni questo pomeriggio dopo essere stato danneggiato dal maltempo il mese scorso.
Il molo è stato operativo solo due settimane prima della violenta mareggiata.
Fermato da agenti fotografo palestinese aggredito a corteo
Il fotografo palestinese Saif Kwasmi, aggredito mercoledì 5 giugno da estremisti ebrei che partecipavano alla Marcia della Bandiera a Gerusalemme, è stato fermato alcune ore dopo dalla polizia. Nessuno degli aggressori sarebbe invece stato fermato.
A riferirlo è Haaretz, evidenziando come il fotografo, che lavora per diversi media arabi, sia stato circondato e picchiato da una decina di giovani. A difenderlo è intervenuto il collega di Haaretz, Nir Hasson: le foto sono diventate virali sui social.
Dopo l’aggressione Kwasmi ha continuato a lavorare ma la sera è stato fermato e la sua attrezzatura confiscata. Secondo la sua testimonianza, la polizia lo ha arrestato dopo che un noto attivista di destra li ha contattati e ha affermato che il fotografo era un agente di Hamas.
"The Palestinian photographer Saif Kwasmi, who was attacked on Wednesday by Jewish youths participating in the flag march in Jerusalem, was detained by police for a few hours later. As far as is known, the police did not arrest any of Kwasmi's attackers." https://t.co/qITGkzOgjR
— Gregg Carlstrom (@glcarlstrom) June 6, 2024
Media, pressing Qatar su Hamas; accordo o via da Doha
Come riporta la Cnn, il Qatar avrebbe dato ad Hamas un ultimatum per accettare l’accordo di cessate il fuoco proposto da Stati Uniti e Israele.
In caso contrario i membri dell’organizzazione palestinese potrebbero essere espulsi da Doha.
Gli Stati Uniti hanno esercitato forti pressioni sui membri del governo israeliano affinché accettassero l’accordo, riferisce il Jerusalem Post.
La Cnn ha inoltre rivelato che gli Usa hanno esercitato una pressione simile sul Qatar affinché ottenesse il via libera da Hamas.
Biden: “Netanyahu mi ascolta, ha evitato invasione Rafah”
Il presidente USA Joe Biden ha rifertio in un’intervista a Nbc che il premier israeliano Netanyahu ha ascoltato i suoi avvertimenti, evitando una grande offensiva militare a Rafah.
“Penso che mi stia ascoltando. Stavano per entrare a Rafah a tutta forza… Non l’hanno fatto”
ha spiegato.
Quanto alla proposta di accordo, presentata la settimana scorsa proprio da Biden, Israele ha detto “pubblicamente” di essere d’accordo.
Dobbiamo ottenere un cessate il fuoco”
ha spiegato Biden, pur evidenziando il “momento molto difficile”.
La proposta è stata presentata come ‘israeliana’ ma ha scatenato contrasti interni al governo dello Stato ebraico.
Usa a Israele, “massiccio” impatto negativo se crolla Anp
Gli Stati Uniti hanno lanciato un monito: Israele subirà un impatto negativo “massiccio” se l’Autorità nazionale palestinese crollasse.
“Abbiamo chiarito al governo israeliano in alcune conversazioni molto dirette che non c’è niente che potrebbe essere più contrario agli interessi strategici di Israele del crollo dell’Anp”
ha detto il portavoce del dipartimento di Stato, Matthew Miller.
No di Israele a risoluzione Onu per il cessate il fuoco
L’agenzia di stampa Associated Press (AP) riporta che Israele si starebbe opponendo, in maniera privata, al tentativo degli USA di approvare una risoluzione al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, in modo da arrivare a un cessate il fuoco a Gaza.
Secondo l’AP, gli Stati Uniti hanno fatto circolare una bozza di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che punta alla fine delle ostilità nella Striscia di Gaza e che afferma che il Consiglio
“accoglie la nuova proposta di cessate il fuoco annunciata il 31 maggio, che è accettabile per Israele… [e] invita Hamas ad accettarla”.
Un funzionario israeliano ha però detto all’AP che il linguaggio non tiene in considerazione l’obiettivo dello Stato ebraico, ossia di distruggere Hamas come forza militare.
Guterres: “Stop a ostilità lungo confine Israele e Libano”
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto la fine delle ostilità lungo il confine tra Libano e Israele.
Negli ultimi giorni si sono infatti intensificati gli attacchi tra Hezbollah e Israele.
“Mentre continuano gli scambi di fuoco attraverso la Linea Blu, il Segretario Generale rinnova i suoi appelli alle parti affinché cessino urgentemente il fuoco”
ha detto in un comunicato il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric, riferendosi a Israele e Libano.
Netanyahu parlerà al Congresso Usa il 24 luglio
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha accettato l’invito dei leader dei partiti repubblicano e democratico e sarà al Congresso degli Stati Uniti il prossimo 24 luglio. A riferirlo è una fonte all’AFP.
La visita giunge in un momento di forti pressioni a Israele e Hamas affinché accettino un cessate il fuoco permanente.
Lo Stato ebraico, intanto, è sempre più isolato a causa dell’elevato numero di morti a Gaza e per la sofferenza della popolazione civile, ormai ridotta allo stremo.
Il sindaco di Nuseirat morto in un raid israeliano
Il sindaco di Nuseirat, Iyad Al-Maghari, è morto insieme ad altre quattro persone in un raid israeliano contro un edificio comunale nella Striscia di Gaza centrale.
L’attacco è avvenuto poche ore dopo quello alla scuola UNRWA.
Breaking: The Israeli army has just killed the mayor of Nuseirat, Dr. Iyad Al-Maghari.
— Ramy Abdu| رامي عبده (@RamAbdu) June 6, 2024
One of the most active mayors in the Gaza Strip. pic.twitter.com/hCksWINoaf