Ultimi fuochi della campagna poi parleranno le urne. Tajani sul palco di Napoli, Salvini con il generale Vannacci a Roma, la premier Meloni in tv da Bruno Vespa: la volata finale si corre tra piazze e studi televisivi. La segretaria dem Elly Schlein, chiuderà invece domani a Padova, in omaggio a Enrico Berlinger che nella città veneta, il 7 giugno del 1984, pronunciò il suo ultimo discorso pubblico. E il presidente M5s Giuseppe Conte, sarà a Palermo, nella piazza del teatro Massimo. Sarà “un referendum su due modelli di Europa”, per la premier Giorgia Meloni, “perché abbiamo l’occasione storica di voltare definitivamente pagina rispetto alle scelte sbagliate che abbiamo visto in questi anni”. Ma da lunedì occorrerà fare i conti in casa. É per questo che gli occhi sono puntati alla sfida nella sfida all’interno della maggioranza. Anche se Meloni prova a stemperare: “credo che sia fisiologico – dice – che in una campagna elettorale di stampo proporzionale, com’è quella per le elezioni europee, ogni forza politica sottolinei la sua identità e le sue posizioni”, ma questo “non pregiudica in alcun modo la compattezza e la solidità di questo Governo”. Alle Europee, mostra sicurezza il leader della Lega, “prenderemo più voti, fiducia e consensi di tutto quello che i sondaggi hanno raccontato fino a ieri. Stanno celebrando il funerale della Lega di Salvini da anni, vedrete che saremo in buona salute”. Più voti di Forza Italia? “Penso proprio di sì, questa è la mia sensazione incontrando le persone”.

Sfida interna al centrodestra tra Salvini e Tajani

“Non faccio la corsa sugli alleati, io penso a prendere voti per Forza Italia”, è la replica di Tajani, che ha scelto per il comizio finale piazza Matteotti a Napoli, dove i militanti sono arrivati con un treno speciale.Per calamitare i voti Salvini ha scommesso su Roberto Vannacci: “Salirà sul podio delle preferenze”. É con il generale che il ‘Capitano’ della Lega condivide il palco del comizio finale della campagna in Santi Apostoli, a Roma. Una piazza raccolta, dove si affacciano ministri e parlamentari, sulle note del ‘Generale’ di Francesco De Gregori e ‘Give peace a chance’ di John Lennon. Che si scalda quando Vannacci compare sul palco, e ripropone il refrain degli ultimi giorni. “I morti sul Carso gridano presente, presente, presente”, urla il generale. E una parte della piazza gli risponde. Poi insiste: “Visto che il dado è tratto fate in modo di fare una bella ‘Decima’ sul simbolo della Lega“. “Scegliere un generale per andare a difendere i confini, è il regalo più grande che la Lega potesse fare all’Europa e all’Italia”, lo lancia Salvini.