Va a picco il superbonus 2024: nello scorso mese di maggio sono stati aperti solo 248 nuovi cantieri, a testimonianza del fatto che la cura del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti – contro sconti in fattura e cessione dei crediti d’imposta – sta funzionando.

A certificare i nuovi lavori è l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea). Nel mese scorso i lavori per le ristrutturazione e l’efficientamento energetico ha raggiunto la spesa di appena 121 milioni di euro e di 87 milioni di euro di detrazioni fiscali, confermando il trend in deciso calo di aprile 2024. Si pensi che, a marzo scorso, la spesa dei nuovi cantieri del superbonus aveva raggiunto la cifra di 5,7 miliardi di euro.

Superbonus maggio 2024: cantieri, detrazioni e valore lavori a picco, ecco i dati Enea

Crollano gli investimenti, le spese e i nuovi cantieri del superbonus 2024. L’Enea, nel consueto bollettino del mese precedente, certifica che a maggio scorso sono stati avviati appena 248 cantieri, quasi tutti relativi ai condomini. Non ci sono più lavori sulle villette e sulle unità unifamiliari, dal momento che il superbonus per queste tipologie di immobili ha chiuso i battenti il 31 dicembre 2023.

Rimangono i condomini che, dal 1° gennaio 2024, scontano le spese al 70%, rispetto all’agevolazione del 90% dello scorso anno, che in vari casi conservava ancora il bonus al 110%. Nel 2024 è arrivata la stretta definitiva del superbonus, soprattutto con l’entrata in vigore delle norme del decreto legge 39 del 30 marzo 2024.

Il provvedimento ha bloccato la circolazione dei crediti d’imposta e degli sconti in fattura per i nuovi cantieri a partire dalla data di fine marzo. In questo modo, anche i condomini che avevano presentato la Comunicazione asseverata di inizio dei lavori (Cilas) entro la fine del 2022 per conservare sconto in fattura e cessione dei crediti al 110% o entro il 16 febbraio 2023 per conservare i soli sconti e cessione dei crediti al 90%, si sono visti azzerare il diritto a esercitare un diritto considerato acquisito.

I condomini che non hanno effettuato spese fatturate entro il 30 marzo 2024 devono esercitare l’utilizzo del bonus con la sola detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi, senza potersi avvalere della cessione dei crediti e dello sconto in fattura.

Chi può ancora cedere lo sconto e il credito d’imposta nel 2024?

La “cura” di Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze, ha dato segnali incoraggianti dal punto di vista di bloccare la spesa pubblica sui bonus edilizi. La crescita dei crediti d’imposta, con carico sui conti pubblici per 5-8 miliardi di euro al mese, produce – da aprile in poi – numeri nell’ordine di centinaia di milioni di euro e di qualche centinaia di cantiere in più.

Pertanto, ad aprile 2024 si era verificata già una brusca frenata del superbonus con appena 350 milioni di euro di nuovi interventi rispetto ai 5,7 miliardi di euro di marzo 2024. Dai dati diramati da Enea, maggio ha confermato questo trend in deciso calo, con appena 248 nuovi cantieri agevolati dal superbonus aperti e 121 milioni di euro di valore degli interventi. La detrazione fiscale si attesta ad appena 87 milioni di euro. Il carico sui conti pubblici del maggiore dei bonus edilizi è tornato su valori accettabili.

Bonus edilizi, con le strette del Dl 39/2024 calano i lavori e le vendite dei crediti

I numeri confermano quindi che l’esecutivo si sta muovendo sulla strada giusta per fermare la spesa dei lavori privati sugli immobili. Nel frattempo, la conversione in legge del decreto 39 del 2024 ha introdotto la detrazione decennale del bonus, il divieto (dal 1° gennaio 2025) di compensazione per banche, istituti di intermediazione finanziaria e assicurazione dei crediti acquisiti con contributi previdenziali Inps e premi assicurativi Inail e alcune strette sulla cessione del credito in merito al valore di vendita per evitare situazioni di frode.