Taglio dei tassi di interesse definitivo: la Banca Centrale Europea ha deciso di ufficializzare la “sforbiciata” ai tassi di interesse. Via all’allentamento monetario.

Dopo mesi e mesi di continui rialzi dei tassi di interesse, il board della BCE ha ufficializzato il taglio dei tassi di interesse di 25 punti base. Il tasso sui finanziamenti principali è sceso dai 4,5 punti percentuali ai 4,25 punti percentuali. Il tasso sui prestiti marginali è sceso dai 4,75 punti percentuali ai 4,5 punti e quello sui depositi è sceso dai 4 punti percentuali ai 3,75 punti percentuali. È quanto comunicato dalla Banca Centrale Europea dopo il meeting del Consiglio direttivo. Si tratta del primo taglio dei tassi di interesse dopo i continui rialzi iniziato a luglio 2022.

Taglio dei tassi di interesse definitivo: la Bce ufficializza l’allentamento monetario

Il board della Banca Centrale Europea ha deciso di dare una bella “sforbiciata” ai tassi di interesse: tenendo conto dei dati macroeconomici aggiornati, la Bce ha deciso di tagliare i tre tassi di interesse di 25 punti base. Tenendo conto del nuovo quadro e scenario macroeconomico la Bce ha deciso di implementare una politica monetaria espansiva, stoppando quella restrittiva messa in atto da luglio 2022.

Per le prossime decisioni sui tassi di interesse la Banca Centrale Europea si baserà sull’attenta valutazione delle prospettive del trend inflazionistico, tenendo in considerazione i dati economico-finanziari e la dinamica inflattiva. La Banca Centrale Europea ha migliorato la crescita economica e si stima che per il 2025 sarà pari a 1,4 punti percentuali. Per il 2026 la crescita sarà pari a 1,6 punti percentuali. Nonostante i progressi degli ultimi trimestri, il tasso di inflazione rimarrà sopra i due punti percentuali per gran parte del 2025.

Il trend inflazionistico rimarrà superiore all’obiettivo del 2%: è quanto ha annunciato la Presidente Lagarde. Sulla base dell’andamento dell’inflazione, la Presidente della Bce ha dichiarato che il board deciderà riunione per riunione. Tenendo conto dell’andamento del tasso di inflazione, è opportuno moderare la politica restrittiva implementata per mesi e mesi.

Taglio dei tassi di interesse: quali sono gli effetti sui mutui e sui prestiti?

Dopo dieci rialzi consecutivi, il board della Banca Centrale Europea ha lasciato del tutto inalterati i tassi di interesse. Il costo del denaro è sceso dal 4,5% al 4,25%: la Fabi sottolinea che la mossa è stata anticipata dalle banche, le quali hanno deciso di ridurre le rate dei mutui e dei prestiti. La discesa dei tassi di interesse potrebbe proseguire nei prossimi mesi: ciò avrà conseguenze positive per tutti coloro che vorranno acquistare una casa accendendo un mutuo o acquistare una vettura o un elettrodomestico.

I tassi sui mutui sono già calati a 3,7 punti percentuali rispetto al 5 percento dell’anno scorso. Secondo le proiezioni degli esperti i tassi di interesse potrebbe ulteriormente calare e raggiungere i 3,5 punti percentuali.  Nel caso in cui si decida di sottoscrivere un prestito immobiliare con durata pari a 25 anni da 200mila euro, il risparmio complessivo sarà pari a 60mila euro.

I tassi sul credito al consumo sono scesi a quasi 9 punti percentuali dopo il picco raggiunto a 14 punti percentuali. Si stima che potrebbero calare a 8,5 punti percentuali. Ciò implica che rispetto allo scorso anno se si desidera acquistare una macchina da 25mila euro con un prestito di dieci anni, si potrà risparmiare 11mila euro in meno. Nel caso in cui si voglia acquistare una lavatrice da oltre 700 euro con un credito di cinque anni, il risparmio sarà pari a 150 euro.

Taglio tassi di interesse, per Giorgetti è una decisione opportuna

Sul taglio dei tassi di interesse deciso dalla Bce, il Ministro Giorgetti ha sottolineato che si tratta di una decisione opportuna e coerente alla corrente situazione macroeconomica. La decisione è in linea con le attese del governo italiano. In Italia l’inflazione è scesa all’uno percento: la situazione è assai migliore rispetto alla media dell’Eurolandia.