Uno sfogo pesante arrivato in un periodo complicato per tutto il popolo biancoceleste. Tommaso Paradiso, cantante e noto tifoso della Lazio, si è scagliato contro il club dopo la notizia dell’addio di Igor Tudor. L’allenatore serbo ha rassegnato le dimissioni, scatenando il malumore di tutta la tifoseria. L’ex frontman dei Thegiornalisti ha commentato il post social della Lazio su Tudor, attaccando il club e il presidente Claudio Lotito pur non citandolo.
Lazio, Tommaso Paradiso: “Siamo a pezzi, qui non c’è più amore”
Tommaso Paradiso ha descritto il momento no della Lazio sottolineando la preoccupazione per il presente e per il futuro. L’assenza di progetti e investimenti rischia di affossare un club che non naviga certo in acque serene.
Stiamo e siamo a pezzi. Siamo feriti, anche leggermente dimessi, ma non ci arrendiamo. A me preoccupa sì il presente ma soprattutto il futuro. Penso alle nuove generazioni che hanno bisogno di innamorarsi di un club che sta crollando a pezzi. Qui il problema è più profondo di un allenatore anzi due che se ne vanno via nell’arco di tre mesi perché non vengono accontentati. Qui il problema è molto più profondo. Non c’è più amore. C’è solo ostilità e fare di tutto per farsi odiare. Noi abbiamo bisogno di amore e di famiglia. Stiamo sparendo, sotto gli occhi di tutti. Altre società crescono e creano entusiasmo, noi facciamo solo passi indietro.
L’appello dell’artista: “Ridateci la Lazio e la dignità”
Il messaggio dell’artista romano è proseguito analizzando i troppi cambi in panchina nel giro degli ultimi tempi. La Lazio, secondo il pensiero di Paradiso, sta diventando una piazza ostile e non più un’occasione di crescita come lo è sempre stata.
Stiamo raggiungendo un livello di esaurimento mai provato prima. Siamo abbandonati. Gli allenatori se ne vanno e se ne vogliono andare, così come molti calciatori. Siamo diventati ostili. Siamo un mondo grigio nonostante abbiamo i colori del cielo. Non abbiamo budget, non abbiamo progetti, non abbiamo presente e non abbiamo futuro. Non abbiamo più sogni, sta morendo tutto intorno a questa società, società che più non è dato che è monogestita. Lo chiedo con rispetto ed educazione, lo chiedo con con tutta la civiltà che mi e ci appartiene: ridateci la vita. Ridateci dignità. Ridateci la Lazio.