Il mistero di Greta Spreafico, scomparsa il 4 giugno 2022, a Porto Tolle, rimane irrisolto, mentre aumenta la speranza che le nuove indagini possano finalmente portare alla luce la verità e, per capire di più, bisogna scoprire chi era. Il 3 giugno 2024, è stata segnalata una nuova svolta nel caso: la famiglia di Greta ha presentato un’istanza per la riapertura delle indagini ed è spuntato un nuovo misterioso indagato.
Chi era Greta Spreafico?
Secondo il Quotidiano Nazionale, Greta Spreafico (53 anni) era conosciuta come cantante rock di Erba, in provincia di Como. Nonostante la grinta sul palco, nascondeva un’anima fragile, ed era in lutto per la perdita di suo padre. Nell’estate del 2022, si era recata proprio a Porto Tolle, in provincia di Rovigo, per vendere la casa del nonno, dove amava trascorrere le vacanze.
Il fidanzato di Greta Spreafico: i sospetti su Gabriele Lietti
La relazione di Greta con Andrea Tosi, un giardiniere locale conosciuto online, aveva attirato l’attenzione degli inquirenti.
E’ stato indagato per sequestro di persona e occultamento di cadavere, ma il caso è stato archiviato nel 2022. L’ex fidanzato di Greta, invece, Gabriele Lietti, è stato coinvolto in una disputa sull’eredità di Greta, per cui sono nati sospetti da parte dei familiari della cantante.
Parliamo di una cifra stimata intorno al milione di euro in beni immobili e terreni. Al centro della contesa ci sono due testamenti olografi: uno che risale al 2018, in cui lasciava tutto alla mamma di Greta, e uno del 2021, in cui si nominava come unico beneficiario proprio l’ex fidanzato Gabriele Lietti.
La famiglia di Greta, sospettosa delle circostanze che hanno portato alla redazione del secondo testamento, ha messo in dubbio le dichiarazioni di Lietti, accusandolo di aver isolato Greta dalle cure necessarie e di averle nascosto il suo stato civile.
“Già nella denuncia di scomparsa ha fatto dichiarazioni che non tornano e sono spesso contraddittorie. Lui l’aveva allontana da noi, ma soprattutto dalle cure. Greta seguiva un trattamento psichiatrico che con lui aveva interrotto. Le aveva promesso che l’avrebbe sposata, nascondendole che lui era ancora sposato.”
Secondo quanto è stato ricostruito sino ad ora, Gabriele è stato l’ultimo a parlare con lei prima della sparizione. Nella notte tra il 3 e il 4 giugno 2022, le ha scritto un messaggio, noto agli inquirenti :
“Ti amo e ti voglio un mondo di bene…buona notte”.
Da quel momento, ed erano le tre di notte, il cellulare risultava sempre spento.
Il fratello Simone e la richiesta di riaprire le indagini
Il fratello di Greta, Simone Spreafico, insieme alla mamma, ha sempre contestato l’ipotesi di un allontanamento volontario da parte della scomparsa. Secondo lui, Greta non avrebbe mai potuto stare lontana per così tanto tempo da sola.
La famiglia ha insistentemente richiesto la riapertura delle indagini, credendo fermamente che qualcuno si fosse approfittato delle sue recenti fragilità. Proprio il fratello non ha mai creduto alle ipotesi di suicidio riguardo il suo caso e ha raccontato del trasferimento di sua sorella a Porto Tolle, nel Polesine, dopo la lite con il suo ex fidanzato.
La malattia
Nel periodo tra il 2021 e il 2022, Greta ha avuto un’intossicazione da metalli pesanti. Nonostante avesse trovato una cura efficace da un medico di Catanzaro, è rimasta fragile e con bisogno di cure. Il fidanzato Gabriele Lietti ha raccontato delle sue difficoltà, sottolineando quanto fosse vulnerabile Greta in quel periodo, durante una vecchia puntata di Chi l’ha visto, poco dopo la scomparsa.
Pare che in passato Greta soffrisse anche di depressione e che avesse raccontato di temere per la propria sicurezza. Secondo quanto riportato da Repubblica, la cantante si era rivolta anche ad un investigatore privato per questi motivi.
La scomparsa e la ricerca dell’auto nel Po
Le telecamere di sorveglianza appena dopo la scomparsa di Greta hanno registrato l’ultima immagine della sua auto, una Kia Picanto, in località Bonelli. Da allora, l’auto non è stata più ritrovata. La Procura di Rovigo, che come abbiamo anticipato ha recentemente riaperto il caso, ora sta ipotizzando reati di omicidio e occultamento di cadavere. Un corpo semi-decomposto, infatti è stato rinvenuto sulla spiaggia di Scano Boe, ma l’identificazione è ancora in corso.