Sta facendo il giro del web la foto con il volto di un 39enne: ma chi è Simone Borgese, l’uomo arrestato oggi, 6 giugno 2024, per aver abusato sessualmente di una studentessa a Roma? Lo stupratore recidivo è tornato a colpire lo scorso 8 maggio 2024, dopo la violenza nel 2015 a una tassista.

Arrestato Simone Borgese: chi è lo stupratore recidivo di Roma?

Romano doc, 39 anni, occhi castani, padre separato di un’adolescente e manette. Questo l’identikit di Simone Borgese, arrestato oggi 6 giugno 2024 dagli agenti del VII Distretto San Giovanni di Roma con la pesante accusa di violenza sessuale aggravata.

I fatti, però, risalgono allo scorso 8 maggio 2024, quando Borgese, fingendo di avere il cellulare scarico e chiedendo informazioni stradali per raggiungere l’imbocco del GRA, ha fatto salire in macchina una studentessa 26enne. Dopo averle tolto il telefono e portata in un luogo appartato e isolato, ne ha abusato sessualmente, per poi lasciarla vicino Villa Bonelli.

Con lo stesso stratagemma, l’uomo, l’8 maggio 2015, è riuscito a stuprare una tassista romana di 43 anni dopo averla minacciata con un coltello e costretta a guidare verso una strada isolata e senza via di fuga nella zona di Piana del Sole. Qui, l’avrebbe rapinata e poi costretta a subire violenza.

Per l’aggressione alla donna, Borgese ha scontato sette anni e 6 mesi di carcere, con le accuse di lesioni, violenza sessuale e rapina. L’uomo è a piede libero dal 2021. Su di lui un’altra denuncia, sempre per stupro, da parte di una minorenne. Tuttavia, questa informazione non risulta ancora certa, ma se verificata, aggraverebbe ancora di più la sua posizione.

Le indagini

L’incubo vissuto dalle due donne ha permesso agli investigatori di risalire all’identità del 39enne, finito in manette per la prima aggressione. Tuttavia, il periodo dietro le sbarre di Regina Coeli nulla ha potuto contro la sua volontà di reiterare il reato.

Al tempo, infatti, la 43enne aveva rilasciato un’intervista a Repubblica, nella quale dichiarava che:

Ha rovinato per sempre la mia esistenza. Il fatto che ora quell’uomo sia dietro le sbarre è un sollievo, ma quello che ha lasciato in me non passerà mai. Dovrebbe rimanere in carcere a vita per non nuocere più. […] Se ripenso alla tranquillità e alla naturalezza con cui è sceso e si è allontanato dopo quello che mi aveva fatto… Era come se fosse abituato a trovarsi in quelle situazioni. Era come se fosse stato tutto normale

Parole pesanti, che alla luce di quanto accaduto il mese scorso riportano l’attenzione sulla violenza sulle donne e sul trovare il coraggio di denunciare. È, infatti, grazie alle denunce sporte dalle due donne e alle analisi delle immagini dei video di sorveglianza degli agenti, che Borgese è finito nuovamente in carcere.

Lo scorso 1 giugno 2024, a Reggio Emilia, un altro sconvolgente episodio di abuso sessuale. A subire violenza una minorenne, stuprata dal padre 52enne.