Il silenzio elettorale scatterà alla mezzanotte di domani – venerdì 7 giugno – e nelle ultimissime ore della campagna elettorale per le Elezioni Europee 2024, continua il duro faccia a faccia tra le due prime donne della politica italiana, Giorgia Meloni ed Elly Schlein.

Un dualismo che ha caratterizzato la corsa all’Europarlamento delle due leader di maggioranza e opposizione, con continui rimandi e citazioni da parte di entrambe.

Oggi è stata la segretaria nazionale del Pd ha dire, senza mezzi termini, che Giorgia Meloni è la sua ‘avversaria’ e le ha ricordato di non essere un ‘juke box’ a cui poter chiedere risposte a comando. La Presidente del Consiglio, infatti, sabato 2 giugno, dal palco di Piazza del Popolo a Roma –  in occasione della chiusura della campagna elettorale di Fratelli d’Italia – aveva chiesto alla segretaria del Pd di ‘non scappare’ ma, di dire se la considerasse, o, meno democratica, in relazione ad alcune dichiarazioni rilasciate dal segretario del Pse, il partito dei socialisti europei al quale il Partito Democratico aderisce.

Elezioni Europee 2024, Schlein: Meloni è la mia avversaria. I socialisti unico argine alla destra”

E’ uno scontro tra due diverse idee di Europa, quello tra Elly Schlein e Giorgia Meloni che hanno trasformato – nella dialettica elettorale che le ha viste contrapposte – il voto dell’8 e 9 giugno in un referendum tra l’Europa immaginata dai socialisti e quella dei conservatori.

“Il Pd fa parte della famiglia socialista che è anche l’unica che può arginare la destra”,

ha sottolineato la segretaria del Pd Schlein – oggi giovedì 6 giugno – al videoforum di Repubblica. La segretaria dem ha anche chiarito che la sua avversaria è Giorgia Meloni:

“Meloni è la mia avversaria. Ho sempre detto che l’avversario è la destra e non altri.”

Schlein ha anche sottolineato le differenze tra Pd e Governo sulle “questioni sociali che affliggono il Paese” come i salari o la sanità, senza però dimenticare l’altra destra europea, rappresentata dalla Lega di Matteo Salvini.

“Salvini usa la parola pace con ipocrisia, tra l’altro non facendo chiarezza sul rapporto con il partito di Putin. Noi dall’inizio abbiamo voluto sostenere un popolo invaso”.

Il messaggio a Conte: “Sediamoci e ritroviamoci dopo le Europee”

La leader del centrosinistra italiano ha deciso di mandare anche un messaggio agli alleati di opposizione e soprattutto al leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.

“Testardamente unitaria”, la segretaria del Pd non vuole archiviare definitivamente la stagione del campo largo di centrosinistra e all’ex presidente del consiglio pentastellato dice:

“Sediamoci e ritroviamoci dopo le europee. La sintesi del messaggio a Conte è questa. La matematica non è un’opinione e noi non abbiamo presunzione di autosufficienza. Dobbiamo costruire una alternativa a questo governo”.