Da Antonio Tajani arriva una nuova ‘frecciata’ alla Lega di Matteo Salvini in vista delle imminenti Elezioni europee 2024, con il segretario di Forza Italia che definisce “inutili” i deputati votati nella scorsa legislatura per il Carroccio e il M5S. Un discorso nel quale il vicepremier sottolinea, infatti, l’importanza del voto utile per il Partito Popolare Europeo, di cui Forza Italia è espressione in Italia.
Europee 2024, Tajani e i deputati inutili di Lega e M5S: “Inutilizzati più della metà dei deputati italiani in Europa”
Il voto del prossimo weekend dell’8 e 9 giugno farà tirare un sospiro di sollievo alla maggioranza di governo. La campagna elettorale non sembra, infatti, fare bene all’esecutivo, le cui componenti non perdono occasione per attaccarsi e ‘bisticciare’ tra loro, mostrando una fragilità ben diversa rispetto alla tanto ‘strombazzata’ compattezza che professano.
Particolarmente ‘vivaci’, in questo senso, sono Forza Italia e la Lega, divisi dalle rispettive appartenenze in Europa, rispettivamente con il Partito Popolare Europeo e con Identità e democrazia.
Un nuovo affondo arriva, adesso, dal segretario nazionale degli azzurri Tajani. In occasione della festa di compleanno del senatore di Forza Italia Marco Siclari, celebrato a Roma nella serata di ieri, 5 giugno 2024, e alla quale era presente la redattrice di TAG24 Annalisa Colavito, il ministro degli Esteri arriva a definire “inutili” i deputati europei eletti per il Carroccio.
“Noi abbiamo avuto nella scorsa legislatura, che ora sta per concludersi, tantissimi deputati del Movimento 5 Stelle e della Lega che non servivano a niente, erano deputati che stavano in freezer. È come se l’Italia avesse avuto più della metà dei suoi deputati in Europa inutilizzati”.
L’ennesima ‘stoccata’ di Tajani all’alleato di governo arriva al termine di un ragionamento sui valori delle forze in campo in Europa. Il vicepremier insiste, infatti, sull’importanza del voto utile alle grandi famiglie politiche europee, per contare davvero qualcosa a Bruxelles. E il voto più utile, ovviamente, per Tajani è quello al Ppe.
“Per fare le cose, devono lavorare le grandi famiglie europee. La più grande famiglia europea, quella che ha sempre vinto le elezioni e che dà le carte a Bruxelles, esprimendo il presidente della Commissione e del Parlamento europeo, e che è indispensabile per qualsiasi tipo di accordo è il Partito Popolare Europeo. Forza Italia è il Ppe in Italia, quindi più conta Forza Italia nel Ppe, più conta l’Italia in Europa“.
Il vicepremier sicuro: “C’è bisogno di una forza rassicurante come la nostra”
Il segretario di Forza Italia viene applaudito più volte dai presenti per le sue parole di rilancio e dell’azione di Forza Italia, che fanno ben sperare per il futuro anche dopo il voto europeo. Un successo che Tajani attribuisce al posizionamento del partito come grande “forza rassicurante“ in un periodo di grandi crisi internazionali. Un valore che attrarrà soprattutto gli elettori indecisi.
“Un sondaggio dice che Forza Italia è la prima o la seconda forza tra gli indecisi. Questo significa che c’è tanta gente che vuole stare dalla nostra parte e che dobbiamo spingere queste persone a guardare verso di noi, proprio perché siamo una forza rassicurante”.
Una posizione che il segretario rivendica, non a caso, quando tocca l’argomento della guerra, dicendo che “bisogna lavorare per una de-esclation” e attaccando quelli che la guerra vogliono continuare a farla, che “di solito sono quelli che non sanno cosa sia la guerra“.
Tajani parla ai fedelissimi del partito, in un clima caratterizzato dal ricordo del fondatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi, la cui immagine compare ripetutamente sugli schermi presenti nella sala.
Una memoria, quindi, ancora presente, quella di Berlusconi, come sottolinea il festeggiato della serata, il senatore Siclari, quando ricorda i ‘profeti di sventura’ che pronosticavano l’irrilevanza del partito dopo la scomparsa del suo leader. Pronostici ribaltati da quello che il senatore definisce “un altro miracolo” di Berlusconi.
“Da quando è venuto a mancare il presidente Berlusconi, tutti pensavano che Forza Italia sarebbe calata nei consensi fino a scomparire. Invece è scomparsa l’opposizione, è scomparso il Pd, che non ha più argomenti. Perché l’unico che aveva era il contrasto a Berlusconi che, quindi, ha fatto un altro miracolo”.