In Italia scatta l’allarme zanzara giapponese, una specie chiamata “Aedes Japonicus” che è tra le top 100 di tutte quelle considerate tra le più invasive. Il rischio di punture è alto e sono già partiti studi scientifici per capire se questo particolare insetto, nuovo per il nostro territorio, potrebbe essere vettore di virus o infezioni. Vediamo come fare per riconoscerla, in quali zone si sta diffondendo e quali sono i sintomi di una puntura e le eventuali conseguenze.

Zanzara giapponese in Italia

La zanzara giapponese “Aedes Japonica” si sta diffondendo rapidamente anche in Italia. Si tratta di una tra le specie più invasive al mondo, ed è particolarmente molesta ed aggressiva nei confronti dell’uomo. Attiva anche di giorno, può pungere provocando sintomi più o meno gravi. Questo insetto arriva dal Sud Est Asiatico e ha già invaso alcuni paesi in Europa, come Svizzera, Germania, Austria, Slovenia e Ungheria, perchè resiste anche ai climi più rigidi.

In Italia la diffusione così rapida è anche merito del cambiamento climatico, perchè una temperatura maggiore permette la conservazione delle uova attraverso le stagioni. Tuttavia, al momento gli avvistamenti restano prevalentemente nelle zone del Nord. In particolare in Friuli Venezia Giulia, ancora non è riuscita ad arrivare oltre le zone montane a causa della competizione con la zanzara tigre, prevalente più al Centro e al Sud.

Si presume che sia arrivata nell’area Nord Est attraverso l’Austria, ma alcuni scienziati attribuiscono la presenza in Europa ai commerci di merci con l’estero, in particolare alle importazioni dall’Asia.

Come si riconosce

La zanzara giapponese è un esemplare molto più grande della classica zanzara tigre presente in Italia. Si può riconoscere quindi facilmente non solo dalle dimensioni che vanno dai 3 ai 5 millimetri, ma soprattutto per il colore. Che di base è nero ma presenta delle tipiche striature che vanno dal marrone al giallo.

Anche le larve sono più chiare rispetto alle zanzare autoctone che solitamente possono essere avvistate in Italia, e più grandi. La diffusione e il picco di attività avviene prevalentemente da maggio a ottobre. Come le altre specie, depone le uova in ambienti acquatici stagnanti, quindi attenzione a :

  • Sottovasi
  • Contenitori
  • Pneumatici
  • Tronchi d’albero e cavità naturali

Non ama il caldo torrido e preferisce l’ombra e gli ambienti umidi, ma è attiva anche di giorno. Sia nelle aree urbane che rurali. Una particolare caratteristica che la rende molto resistente è la capacità delle uova di resistere anche durante l’inverno e quindi di svilupparsi anche a basse temperature.

Sintomi della puntura

Le zanzare della specie “Aedes Japonica” pungono tutti i mammiferi, compreso l’uomo. Sebbene siano molto più attive negli ambienti esterni e nelle aree boschive e rurali, non è raro, ma anzi sempre più frequente avvistarle anche nelle città. Meno frequente all’interno delle abitazioni. Particolarmente molesta sia di giorno che al crepuscolo, può pungere provocando sintomi che variano a seconda del soggetto. In genere la puntura produce segni riconoscibili da queste caratteristiche:

  • Gonfiore e ponfi
  • Arrossamento dell’area
  • Irritazione della pelle
  • Prurito intenso

Come tutte le specie importate però potrebbero scatenare in alcuni soggetti anche reazioni più gravi e allergie che sono ancora in via di studio da parte degli esperti.

Rischi

La zanzara giapponese può pungere e causare arrossamenti locali con irritazioni temporanee, di poco più accentuate rispetto alla zanzara tigre. Tuttavia, non sono da sottovalutare alcuni rischi. Soprattutto quelli derivati da agenti infettivi e virus di cui questi insetti potrebbero essere vettori.

Per questo sono attualmente in corso studi ed approfondimenti, che stabiliranno la percentuale di probabilità che questa specie possa essere portatrice di pericolosi patogeni e malattie trasmesse già da altri tipi di zanzare, come la Dengue, la Chikungunya o il virus Zika.