La rottura è servita, la Lazio e Tudor sono pronte a dirsi addio dopo soli tre mesi di matrimonio, un colpo doloroso per Domenico Caso: “In questo modo si danneggia la Lazio”. Non ci gira intorno l’ex tecnico biancoceleste, che approfondisce il discorso mettendo in mezzo il concetto di progettualità: “Serve essere ben strutturati all’interno della società, altrimenti il rischio è quello di trovarsi in queste situazioni”.
Anche perchè ritrovarsi in estate con questa gatta da pelare rallenta tutti i programmi della società a livello di costruzione della Lazio che verrà, anche perchè ad oggi manca il condottiero in panchina. Anche se adesso servirebbe più equilibrio in società per poter operare con lungimiranza. Sta di fatto che i tifosi già hanno fatto partire il toto nomi, tra cui spicca anche il sogno di un ritorno di Maurizio Sarri: “Sarebbe un autogol mostruoso, così come è stata una follia la scelta di mandarlo via”, afferma Domenico Caso in esclusiva a Tag24.
La Lazio e Tudor ai saluti, le parole di Domenico Caso a Tag24
Non sono bastati gli ultimi due incontri tra tecnico e società. Tudor e la Lazio non continueranno più insieme. Una vicenda che di fatto va a danneggiare la Lazio secondo Domenico Caso.
D: Un bel terremoto in casa Lazio. Brutto colpo?
R: Bisognerebbe ritrovarsi lì dentro per capire cosa sia successo. Quando si scelgono le persone è perchè si fanno dei progetti senza dover poi arrivare a fare scelte così azzardate, invece dopo tre mesi bisogna tornare a parlare di allenatori, e questo danneggia la Lazio.
D: S’è valutato non a lungo termine?
R: Le scelte vanno fatte in un certo modo. Abbiamo il Napoli che dopo Spalletti ha cambiato tanto e i risultati si sono visti. In casa Lazio si era andati avanti con Sarri, che al netto di alcuni alti e bassi non stava facendo male, si poteva trovare una soluzione per evitare la separazione e continuare insieme. A livello di continuità l’ultima volta è stata con Inzaghi, e lì la squadra ha fatto grandi cose, ma questo non è bastato come esempio per muoversi su questa strada. Serve essere ben strutturati all’interno della società, altrimenti il rischio è quello di trovarsi in queste situazioni. Gli esempi sono Atalanta e Bologna, che si sono strutturate a dovere, cosa che potrebbe fare la Lazio visto che le potenzialità ci sono eccome.
D: Ma non vengono dimostrate?
R: Esatto, quindi due domande bisogna farsele in società. Servono uomini che sappiano fare calcio, un rapporto tecnico per avere tutto sotto controllo. Adesso va via Tudor e tutto va rimesso in discussione, è una perdita di tempo ma anche di autostima da parte dei giocatori stessi.
Avanti un altro
Ora scatta il casting per il nuovo allenatore della Lazio, tra cui spicca anche un possibile ritorno di Maurizio Sarri. Ma a tal proposito Domenico Caso ha le idee chiare.
D: C’è un nome che la stuzzica?
R: In questo momento i nomi servono poco, ora serve una società che abbia voglia di programmare bene per il futuro. Serve un tecnico adatto a guidare la rosa attuale sapendo che Lotito non fa investimenti stratosferici, e soprattuto cercando di creare filo diretto con l’allenatore.
D: Un possibile ritorno di Sarri?
R: Nel calcio tutto può succedere, ma vorrebbe dire farsi un autogol mostruoso. Mandarlo via è stata una follia, bisognava lasciargli finire il campionato per poi valutare le posizioni.