Quando si dice cinema, purtroppo oggi l’unico odore che ci viene in mente oggi è quello di moquette consunta impregnata dal dolciastro ricordo di tonnellate di popcorn mangiati davanti allo schermo da migliaia di imberbi adolescenti. Con la cucina, anche con quella alta, il cinema ha una grande affinità. Pensiamo a film come  “La grande abbuffata”, alle spaghettate di Ugo Tognazzi, o all’impareggiabile Depardieu di Vattel. Oggi invece parliamo dei fagioli alla Bud Spencer: un piatto veramente cinematografico, una ricetta semplice, che reinventa con ingredienti nazionali un classico piatto tex-mex. Come Sergio Leone reinventò il western girandolo in Almeria, Enzo Barboni, alias E. B. Clucher trasformò il Gran Sasso e l’abruzzo nel selvaggio West. E così Bud Spencer, alla nascita Carlo Pedersoli, reinventò la cucina del magico nuovo mondo. 

Genuini come Bud Spencer

In più di qualche nazione Bud Spencer è un mito incontrastato della cinematografia: a Berlino si può addirittura visitare un museo completamente dedicato all’attore di origine napoletana. Anche ai fagioli alla Bud Spencer dedicheranno almeno un monumento, intitoleranno una via o una piazza? Lo scopriranno i posteri: per ora limitiamoci ad indagare questa ricetta popolare, anzi popolana, che ha accompagnato, anzi impreziosito alcune delle scene indimenticabili del cosiddetto spaghetti western. 

Ricapitolando: parliamo di una ricetta semplice, simpatica, familiare e amichevole che ci porta a realizzare un piatto da mangiare in compagnia con tanta allegria accompagnandolo con birra leggera o un buon lambrusco fresco. 

Un piatto semplice, ma bisogna metterci il cuore

Scrivevamo più sopra che i fagioli alla Bud Spencer strizzano l’occhio a una classica ricetta tex-mex. O almeno così potremmo pensare se non usciamo dall’ambientazione cinematografica. In effetti si tratta di una ricetta che potremmo trovare, con le debite varianti, in tanti ricettari tradizionali italiani: i fagioli sono una proteina a basso costo che aveva dil compito di fare da pilastro alla povera dieta delle classi popolari dei secoli scorsi. Quindi li si trattava in tanti modi creando piatti che potessero essere riscaldati e durare più giorni per economizzare gli sforzi produttivi. Con una certezza: questo è uno di quei piatti che più lo riscaldi e più diventa saporito. 

Fagioli alla Bud Spencer: una sola o tante ricette

Quando andiamo ad indagare la ricetta dei fagioli alla Bud Spencer dobbiamo subito ricordare che non esiste una vera e propria ricetta: partiamo dalla suggestione che la pellicola cinematografica ci suggerisce per poi concretizzarla in un piatto da condividere con gli amici. 

Dunque, analizzando quello che mangiava con avidità Terence Hill nel file Lo chiamavano Trinità (sì, d’accordo: li chiamano fagioli alla Bud Spencer, ma li mangiava Terence Hill) poteva essere uno stufato di fagioli preparato a partire da un classico soffritto all’italiana (quindi con cipolle, carote, sedano) e l’aggiunta di peperoncino verde piccante e peperoncino rosso calabrese. A questo soffritto si aggiungono dei fagioli borlotti già lessati e si bagna il tutto con birra chiara. Dopodiché si può aggiungere dell’ottima salsa (o passata) di pomodoro e una spolverata di farina per fare in modo che si crei una crema densa a legare il tutto. 

Seconda versione dei fagioli alla Bud Spencer

Filologicamente è difficile pensare che nel selvaggio west Trinità si portasse dietro un orcio di olio EVO. Per cui si può preparare una versione più conservatrice dei fagioli alla Bud Spencer utilizzando il burro al posto dell’olio e aggiungendo anche alloro, rosmarino, prezzemolo e origano. Per essere proprio degni di salire su di un cavallo da cowboy, mentre si fa il soffritto si potrebbe anche sgranare una bella salsiccia di maiale oppure far rosolare della pancetta o, per i più chic, del guanciale. Al posto della birra si può sfumare con del vino bianco leggero e si può sostituire il peperoncino con della paprika. 

Ad essere onesti questa ricetta, come anticipato, la si può ritrovare in tanti quaderni della nonna delle nostre cucine. L’unico elemento che forse non è preponderante è il peperoncino, che al nord si usa poco mentre la paprika, soprattutto a nord est e lungo l’arco alpino orientale, può rientrare fra gli ingredienti originali (pensiamo al gulash). Tutto questo ci potrebbe far pensare che i fagioli alla Bud Spencer siano il piatto originale italiano che la cucina tex-mex ci ha copiato per avere qualcosa di esotico da proporre.