730 Precompilato, occhio a questi errori ricorrenti del Fisco. Prima di inviare il Precompilato è necessario prestare attenzione a determinati quadri della dichiarazione, che potrebbero presentare errori.

Il Precompilato approntato sul sito del Fisco potrebbe presentare determinati errori dato che non tutti i dati sono stati inseriti in modo corretto dall’AdE. Dopo tutti gli inconvenienti che i contribuenti hanno riscontrato nella dichiarazione dei redditi 2024, adesso affiorano errori presenti nel quadro E del modello, che sono relativi alle spese mediche.

Negli ultimi giorni ci sono stati problemi riguardanti le ricevute, che sono rimaste in elaborazione. Adesso spuntano gli errori nel quadro E, che sono riferiti alle spese mediche. Nel corso degli ultimissimi giorni il Fisco ammette il problema delle ricevute in elaborazione, ma non si è ancora pronunciato in merito agli errori contenuti nelle dichiarazioni precompilate.

Risolto il problema delle ricevute del 730 Precompilato

Il problema relativo alle ricevute in attesa sembra essere del tutto risolto. I contribuenti che hanno inviato il 730 precompilato stanno per ricevere la ricevuta dopo giorni e giorni di elaborazione. L’attesa sembra essere definitivamente terminata. Il Fisco ammette che ci sono stati determinati problemi, ma alla fine tutto è stato risolto per il meglio. A seguito di questo problema, molti contribuenti non hanno potuto annullare l’invio del 730.

Si tratta di una possibilità valida dal 27 maggio fino al 20 giugno. Dal momento che non si è potuto annullare l’invio del 730 e la ricevuta rimaneva in elaborazione, l’Agenzia delle Entrate avrebbe dovuto prorogare il lasso di tempo in cui si può procedere all’annullamento della dichiarazione inoltrata.

Errori nel quadro E del 730: occhio alle spese mediche

Risolto definitivamente il problema delle ricevute rimaste in elaborazione per giorni e giorni, molti contribuenti hanno segnalato errori ed anomalie nel quadro E del 730 Precompilato. Sono migliaia i contribuenti che sono costretti a correggere e a integrare i dati riguardanti le spese mediche prima di inoltrare la dichiarazione. Gli errori riguardano i costi sostenuti per le spese sanitarie e le spese mediche. In determinati casi i contribuenti non riescono a reperire le spese che sono state sostenute lo scorso anno.

Di conseguenza, sono costretti a provvedere all’integrazione manuale. Il Fisco si limita ad elaborare i dati che vengono trasmessi dalle farmacie, studi medici, professionisti operanti nel comparto sanitario. La mancanza dei dati sanitari è una grave omissione dal momento che in assenza di un’integrazione, il contribuente rischia di perdere il beneficio fiscale spettante. Di conseguenza, i contribuenti rischiano una grave perdita di natura economica. Il buon consiglio è quello di verificare tutti i dati sanitari e di compararli con gli scontrini e le ricevute fiscali in possesso.

730 errato: cosa fare?

Nel caso in cui si riscontrino errori nel Precompilato o nel 730 Ordinario è possibile inoltrare una dichiarazione integrativa. L’integrativo va bene se l’errore è a sfavore del contribuente, mentre nel caso in cui l’errore commesso sia a favore del contribuente, è necessario ricorrere all’utilizzo del modello Redditi 2023.

Nel caso in cui il contribuente abbia omesso redditi è necessario che lo stesso presenti il modello Redditi. Nel caso in cui si riscontrino errori di computo e di compilazione, il contribuente deve rivolgersi a chi ha prestato l’assistenza per effettuare la rettifica (Commercialista o Caf). In tale caso si deve provvedere alla compilazione del 730 rettificativo.

Errori nel 730: Modello Redditi correttivo o aggiuntivo?

Nel caso in cui si abbia inviato il 730 e si abbia la necessità di correggere e completare la dichiarazione, è possibile inoltrare il Modello Redditivo correttivo o aggiuntivo. Se è stato inviato il 730 Precompilato è necessario inoltrare il Modello Redditi aggiuntivo.

Nel caso in cui la dichiarazione comporti un minore debito o un maggiore credito, è possibile chiedere il rimborso. Nel caso in cui nella nuova dichiarazione emerga un maggiore debito o un minore credito, è necessario che il contribuente provveda a pagare l’imposta dovuta, gli interessi e la sanzione ridotta come previsto dall’istituto del ravvedimento.