Uno degli argomenti più rilevanti e più gettonati è quello relativo all’eredità: in pochi fanno testamento. Ecco perché.

Un’analisi condotta dall’Osservatorio Moneyfarm mette in evidenza che quattro italiani su 10 hanno ereditato un patrimonio finanziario e/o immobiliare, ma solo il dieci percento ha potuto beneficiare dei vantaggi derivanti dal testamento redatto dal de cuius.

Il tema della successione ereditaria è un argomento di grandissimo interesse dato che la popolazione italiana sta invecchiando. Si stima che la generazione dei Millenials sarà la generazione più ricca: entro il 2045 saranno trasferiti in eredità ben 1.180 miliardi di euro. Si tratta di una cifra senza precedenti che potrebbe cogliere impreparati i giovanissimi, che erediteranno il ricco patrimonio finanziario ed immobiliare.

Eredità, in pochi fanno testamento: ecco perché

Moneyfarm ha condotto una ricerca analizzando un campione di età compresa tra i 25 e i 65 anni. Dalla survey emerge una scarsa dimestichezza con alcune questioni riguardanti la successione ereditaria, una maggiore flessibilità nella scelta degli eredi e nella ripartizione del patrimonio finanziario ed immobiliare.

Gli italiani vogliono avere maggiore flessibilità nella ripartizione della propria eredità

Il 44 percento degli italiani dichiara di avere una buona conoscenza dell’impostazione della linea ereditaria. Dal sondaggio è emerso c’è un maggiore desiderio di libertà nell’assegnazione delle quote successorie ai propri eredi.  Sono oltre sette su dieci gli italiani che vorrebbero beneficiare di maggiore flessibilità nella ripartizione dell’eredità.

I mutamenti culturali e sociali in atto spingono sempre di più verso il superamento della successione “intestata”, che punta a tutelare la famiglia tradizionale. Rispetto al passato sono sorte nuove esigenze: ciò a riprova del fatto che è necessaria maggiore flessibilità patrimoniale e sociale. Gli italiani sentono l’esigenza di tutelare il convivente o la convivente, ovvero la persona legata da affetti sentimentali. C’è anche chi vorrebbe lasciare in beneficenza una quota del patrimonio finanziario o immobiliare.

Il problema dei costi e delle tasse da pagare

Il sondaggio mette in evidenza la scarsa dimestichezza degli italiani relativamente ai costi ed alle tasse da pagare. Quasi la metà degli italiani intervistati non ha idea di quanto si debba pagare per entrare in possesso di un’eredità. In particolare, sono gli under 35 a non conoscere esattamente la disciplina fiscale della successione ereditaria. Ciò a riprova del fatto che si tratta di giovani senza pregressa esperienza.

Altro aspetto interessante riguarda gli investimenti assicurativi, in particolare le polizze vita a tutela dei figli. Si tratta di strumenti che assicurano interessanti vantaggi fiscali e successori poco conosciuti dagli intervistati. La maggior parte degli intervistati non sa che sul mercato si possono sottoscrivere strumenti finanziari che assicurano la riduzione del carico fiscale in fase successoria. Ad essere meno informate sono soprattutto le donne rispetto agli uomini.

Tra coloro che hanno esperienza in materia di successione ereditaria è emerso che solamente il dieci percento è stato facilitato dal deceduto nella liquidazione delle imposte. Bisogna tenere conto del fatto che le tasse che vanno a gravare sulla successione ereditaria sono tra le più basse in Europa. Di conseguenza, la maggior parte degli intervistati preferisce mantenere l’attuale regime fiscale a prescindere dall’ammontare globale del proprio patrimonio.

Fare testamento è una pratica poco diffusa

In Italia fare testamento è una pratica poco diffusa: secondo i dati del Ministero della Giustizia oltre il dieci percento dei cittadini opta per la successione con testamento. Il restante 88 percento rimette alla normativa vigente la decisione in merito alla successione legittima. Il sondaggio di Moneyfarm mette in evidenza che solamente il 7 percento degli intervistati dichiara di aver fatto testamento.

Le percentuali sono più elevate per gli over 55 e tra chi ha un patrimonio che eccede i 50mila euro. tra le donne. Per poter gestire in modo flessibile la pianificazione successoria, oltre al testamento, esistono anche altri strumenti di gestione del risparmio, tra cui le polizze vita e gli investimenti assicurativi, che permettono di creare quote di patrimonio liberamente disponibili.