Taglio dei tassi di interesse: quali sono le conseguenze sui Buoni del Tesoro Poliennali (BTp)? Cosa può succedere? Scopriamolo.
Il prossimo board della Banca Centrale Europea dovrebbe confermare l’attesissimo allentamento monetario dopo nove mesi di continui rialzi. I risparmiatori considerano un taglio dei tassi di 25 punti base e sui depositi il tasso scenderà da 4 punti percentuali a 3,75 punti percentuali. L’allentamento monetario potrebbe rivelarsi negativo per il Tesoro italiano.
L’allentamento avrà come diretta conseguenza la riduzione del rendimento dei titoli statali e bond emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. La riduzione del rendimento dei titoli obbligazionari potrebbe rendere tali strumenti di gestione del risparmio meno appetibili.
Taglio tassi di interesse: quali sono le conseguenze sui BTp?
Il 6 giugno si attende il meeting della Banca Centrale Europea, il cui board dovrà riunirsi per ufficializzare il taglio dei tassi di interesse. Dopo 9 rialzi consecutivi dei tassi di interesse è attesa la riduzione del costo del denaro, con conseguenze positive sulla riduzione delle rate dei mutui e dei prestiti.
I risparmiatori considerano scontato un allentamento monetario pari a 25 punti base. Si tratta di proiezioni che potrebbero essere definitivamente confermate in occasione della prossima riunione della BCE. Adesso toccherà a Lagarde decidere in merito al taglio dei tassi di interesse, tenendo definitivamente conto del trend inflazionistico e della crescita economica attesa.
Taglio dei tassi di interesse e inflazione al 2%
Il board della Banca Centrale Europea sembra orientato a non tagliare i tassi di interesse a luglio, rinviando l’allentamento monetario alla riunione del mese di settembre. Il recente dato sul trend inflazionistico ha registrato un’impennata. L’esperto dell’Istituto di Francoforte ha assicurato che l’istituto bancario centrale implementerà una politica monetaria restrittiva. Il processo di disinflazione è in atto: la Banca Centrale Europea continuerà a muoversi verso l’obiettivo target del 2 percento.
Visti i dati sul trend inflazionistico, passati da 2,4 punti percentuali a 2,6 punti percentuali del mese di maggio, sarà molto difficile che ci sarà un allentamento monetario a luglio. È probabile che l’allentamento monetario ci sarà a settembre anche se la Presidente della Banca Centrale Europea si guarderà bene dal prendere la decisione giovedì 6 giugno. Saranno necessari ulteriori dati macroeconomici per prendere una decisione definitiva in merito al taglio dei tassi di interesse.
Taglio dei tassi: compressione dei rendimenti dei BTp e calo di appeal
L’allentamento monetario comporterà un ribasso del rendimento dei titoli obbligazionari. Il taglio dei tassi comporterà una stretta dei rendimenti dei BTp. Per i rendimenti dei titoli obbligazionari che saranno prossimamente emessi gli interessi riconosciuti saranno di importo inferiore rispetto a quelli riconosciuti in precedenza.
Conseguentemente all’allentamento monetario ci sarà un appeal inferiore nei confronti dei Buoni del Tesoro Poliennali da parte delle famiglie e dei piccoli investitori dopo il successo del BTp Valore. Con il probabile taglio dei tassi di interesse c’è una generalizzata tendenza al ribasso, la quale ha confermato le basse adesioni al nuovo BTp Valore emesso lo scorso mese.
Questo trend potrebbe peggiorare con il prossimo calo del costo del denaro. Con la quarta tranche del BTp Valore l’iniezione di liquidità incassata dal Tesoro è stata pari a 11,2 miliardi di euro. Nelle tre emissioni precedenti la raccolta più bassa è stata pari a poco più di 17 miliardi di euro. Il calo di attrattività inizia ad evidenziarsi ed ora il rischio è che si possa acuire. Il Tesoro ha urgenza di introitare la liquidità con i Buoni del Tesoro Poliennali.
Dove investire per far fruttare i risparmi?
Come investire i propri risparmi in questa situazione macroeconomica? Compariamo il conto corrente con i BTp. Il conto corrente è uno strumento di gestione del risparmio dove si depositano i soldi e la stessa banca concede determinati servizi e, in alcuni casi, una percentuale sulla somma depositata.
Altro strumento che consente di far gestire i risparmi sono le obbligazioni emesse dal Tesoro: il piccolo investitore presta i risparmi allo Stato, il quale li utilizza per finanziare le sue spese. Alla scadenza lo Stato restituisce i soldi prestati e, nel frattempo, paga le cedole.