Arriva una multa con cifre da capogiro per Meta: Antitrust colpisce l’azienda fondata da Mark Zuckerberg con una sanzione pari a 3,5 milioni di euro. Il motivo? Pratiche commerciali scorrette. L’Autorità garante per la concorrenza e il mercato avrebbe scoperto che su Instagram e Facebook gli utenti, al momento della creazione del profilo, non avrebbero ricevuto informazioni abbastanza chiare sull’uso dei propri dati per fini commerciali. Non tarda ad arrivare la risposta di Meta, che si difende dalle accuse, dichiarando ai aver già provveduto nel merito.
Maxi multa per Meta da Antitrust: 3,5 milioni di euro da pagare
L’Antitrust ha multato Meta con una sanzione di 3,5 milioni per pratiche commerciali scorrette. La motivazione che ha fatto scaturire il provvedimento riguarda la poca chiarezza nel momento della registrazione dei profili degli utenti su Instagram e Facebook.
Secondo l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, sui socialnetwork le persone non avrebbero avuto informazioni sufficientemente esplicative in merito alla raccolta e all’uso dei dati personali per fini commerciali. In caso di sospensione degli account Facebook e Instagram, inoltre non sarebbero state date comunicazioni utili per apporre eventuali contestazioni.
Per Antitrust, l’azienda fondata da Zuckerberg, non avrebbe indicato con esattezza i metodi per sospendere gli account social a seguito dei controlli automatizzati o “umani”. Il Garante dei consumatori, dopo aver pronunciato la sua decisione, ha previsto un termine di trenta giorni per permettere la contestazione della sospensione dei profili Instagram e Facebook da parte degli utenti.
La riposta di Meta: “Abbiamo già fatto le modifiche richieste “
Dopo la multa disposta da Antitrust, non tarda ad arrivare la risposta di Meta. Il colosso della tecnologia fa sapere, tramite una nota ufficiale:
“Siamo in disaccordo con la decisione presa dall’Agcm (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) e stiamo valutando le possibili azioni da intraprendere”.
Poi aggiunge:
“Già da agosto 2023, abbiamo apportato delle modifiche per gli utenti italiani che indirizzano i temi sollevati dell’Agcm. Abbiamo reso ancora più chiaro il modo in cui utilizziamo i dati per mostrare annunci personalizzati su Instagram e fornito agli utenti informazioni e opzioni aggiuntive per fare ricorso in caso di sospensione dell’account. Accogliamo con favore, invece, il riconoscimento da parte dell’Agcm dell’efficacia delle nostre soluzioni per aiutare le persone a tornare in possesso del proprio account”.