Guerra a Gaza, Ben Gvir: “Non voteremo con il governo senza vedere la proposta di tregua”. Putin: “Non c’è pace in Medio Oriente senza uno Stato palestinese”
Giorno 243 della guerra a Gaza: continua ad aumentare il numero delle vittime, arrivato a oltre 36.500. Oggi 5 giugno 2024 è previsto l’incontro tra le delegazioni di Egitto-Qatar-Usa per il rilancio dei negoziati. Esplode un ordigno in una base dell’esercito israeliano: 9 i soldati feriti.
Nella giornata di ieri, Israele ha fatto sapere che “43 ostaggi su 120 sono morti”. Intanto Hamas accusa lo Stato ebraico: “Non siamo noi a ostacolare un accordo”. Una tregua sembra al momento lontana, mentre si continua a parlare di genocidio.
Tutti gli aggiornamenti sul conflitto in Medio Oriente di mercoledì, 5 giugno 2024.
Ministero della Sanità a Gaza: “Condanniamo i tentativi dell’occupazione israeliana di sottomettere l’ospedale Al-Aqsa”
L’amministrazione dell’ospedale di Al-Aqsa a Gaza ha affermato che la struttura ha fatto funzionare solo due generatori per 244 giorni “senza fermarsi”. Lo riporta Al-Jazeera.
Il ministero della Sanità di Gaza ha annunciato che:
“L’ospedale di Al-Aqsa ha attualmente più di 700 feriti e malati e serve più di un milione di persone e sfollati nel governatorato centrale. Condanniamo i tentativi dell’occupazione israeliana di sottomettere l’ospedale e di metterlo fuori servizio, commettendo un crimine contro l’umanità e contro il diritto internazionale… Ciò rientra nel quadro del crimine di genocidio contro civili, bambini e donne”.
Vladimir Putin: “Non c’è pace in Medio Oriente senza uno Stato palestinese”
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha affermato che Mosca è pronto a contribuire a risolvere la tragica situazione a Gaza. Secondo Putin la pace non potrà essere raggiunta senza la creazione di uno Stato palestinese indipendente.
Conte: “Nostri parlamentari saranno costruttori di pace”
“Stiamo scrivendo una pagina atroce, incancellabile. Abbiamo respinto con fermezza l’atroce attacco di Hamas, ma da subito abbiamo compreso che si scatenava una reazione indiscriminata. E noi, portatori dei valori dell’Occidente abbiamo condannato Netanyahu. Io non mi sento rappresentato da un governo che per tre volte si è astenuto sulla risoluzione dell’Onu. I nostri candidati saranno per cinque anni costruttori di pace”, così, il leader del M5S, Giuseppe Conte, dal palco del teatro Brancaccio di Roma.
Putin: “A Gaza l’annientamento della popolazione civile”
“Gli eventi a Gaza per ritorsione agli attacchi terroristici in Israele sono l’annientamento totale della popolazione civile”, così il presidente russo, Vladimir Putin.
Usa: “L”escalation’ in Libano metterebbe a rischio la sicurezza israeliana”
Gli Stati Uniti hanno espresso preoccupazione per un’escalation in Libano dopo l’avvertimento del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu riguardo a un’operazione imminente. Il portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller, ha affermato che:
“Non vogliamo vedere quell’escalation del conflitto, che porterebbe solo a ulteriori perdite di vite umane sia tra gli israeliani che tra i libanesi e danneggerebbe gravemente la sicurezza generale e la stabilità di Israele nella regione.“
Il Qatar accoglie con favore l’iniziativa della Slovenia di riconoscere lo Stato di Palestina
Il Qatar afferma di considerare la decisione del parlamento sloveno di riconoscere lo Stato di Palestina “un passo importante che riflette il crescente sostegno della comunità internazionale alla soluzione dei due Stati verso il raggiungimento della pace e della stabilità nella regione”.
Il blocco INDIA si riunisce a Nuova Delhi
Un incontro dell’alleanza guidata dal Congresso è iniziato nella residenza del capo del partito di Nuova Delhi Mallikarjun Kharge. Il blocco INDIA dovrebbe discutere i modi in cui possono impedire alla coalizione guidata dal BJP di formare il prossimo governo.
Tra i partecipanti di spicco ci sono l’ex presidente del Congresso Sonia Gandhi e suo figlio Rahul Gandhi, il primo ministro del Tamil Nadu MK Stalin, il capo del partito Samajwadi e l’ex primo ministro dello stato dell’Uttar Pradesh Akhilesh Yadav, l’ex primo ministro del Kashmir amministrato dall’India Omar Abdullah, Sanjay Singh del partito Aam Aadmi e altri leader di alto livello di quasi due dozzine di partiti.
La riunione dell’INDIA arriva pochi minuti dopo che l’alleanza NDA guidata dal BJP si è riunita ed ha eletto Narendra Modi come loro leader.
INDIA bloc leaders hold a meeting at the residence of Congress president Mallikarjun Kharge in Delhi. pic.twitter.com/vnFY9tk0SJ
— ANI (@ANI) June 5, 2024
Concluso l’incontro dell’alleanza INDIA per discutere i passi post-elettorali
L’incontro dell’alleanza guidata dal Congresso a Nuova Delhi è ora terminata, riferisce l’agenzia di stampa ANI.
Tra le figure di spicco dell’alleanza che erano presenti, tra cui l’ex presidente del Congresso Sonia Gandhi e suo figlio Rahul, il primo ministro del Tamil Nadu MK Stalin, il capo del partito Samajwadi e l’ex primo ministro dello stato dell’Uttar Pradesh Akhilesh Yadav.
In precedenza, il presidente del Congresso, nella cui residenza si è svolta la riunione, ha detto nelle sue osservazioni di apertura che il mandato elettorale era “decisamente” contro Modi, descrivendolo come una “enorme perdita politica” per il leader del BJP.
Il capo del Consiglio europeo si congratula con il leader del BJP
Anche Charles Michel, presidente del consiglio dei leader dell’Unione europea, si è congratulato con Modi, dicendo che il blocco “non vedeva l’ora di continuare ad approfondire la nostra partnership strategica con l’India”.
“I nostri continenti devono cooperare sulle sfide globali più urgenti: il cambiamento climatico, la pace e la sicurezza e la lotta contro la povertà”, ha detto Michel sui social media.
Sunak: “Regno Unito ed India uniti da una solida amicizia”
Il primo ministro britannico Rishi Sunak si è congratulato con Modi per i risultati delle elezioni recentemente concluse durante una telefonata.
“Il Regno Unito e l’India condividono la più stretta di amicizie e insieme quell’amicizia continuerà a prosperare”, ha detto in un post su X.
L’opposizione continuerà a combattere la regola di Modi: il leader del Congresso
Il presidente del Congresso Mallikarjun Kharge ha dichiarato in una dichiarazione che l’alleanza dell’opposizione INDIA “continuerà a combattere contro il governo fascista del BJP guidato da Modi”.
“Faremo le misure appropriate, al momento opportuno per renderci conto del desiderio del popolo di non essere governato dal governo del BJP”, ha detto.
#WATCH | Delhi: Congress president Mallikarjun Kharge says "…The INDIA bloc will continue will fight against the fascist rule of the BJP led by PM Modi. We will take the appropriate steps at the appropriate time to realise the people's desire not to be ruled by the BJP's… pic.twitter.com/NhdnHYbbfI
— ANI (@ANI) June 5, 2024
Biden si congratula con l’alleanza guidata da Modi per la vittoria elettorale
Il presidente degli Stati Uniti afferma che l’amicizia tra il suo paese e l’India sta crescendo mentre le due nazioni “sbloccano un futuro condiviso di potenziale illimitato”.
“Congratulazioni al primo ministro Narendra Modi e all’Alleanza Democratica Nazionale sulla loro vittoria, e ai quasi 650 milioni di elettori in questa elezione storica”, ha scritto Joe Biden su X.
Congratulations to Prime Minister Narendra Modi and the National Democratic Alliance on their victory, and the nearly 650 million voters in this historic election.
— President Biden (@POTUS) June 5, 2024
The friendship between our nations is only growing as we unlock a shared future of unlimited potential.
Netanyahu querela tre giornalisti: “Hanno scritto che ha un tumore”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, sottolineando di essere una persona perfettamente sana per la sua età, ha fatto causa per diffamazione ai giornalisti Ben Caspit e Ori Misgav e l’attivista Gonen Ben Yitzhak, sostenendo che i tre hanno diffuso “informazioni false e dannose” sulla sua salute, sostenendo che “è malato di cancro al pancreas”. Secondo quanto riferito da Times of Israel, il capo di governo ha chiesto un risarcimento di 135.000 dollari, sostenendo che si tratta di “bugie e falsità”.
Scontri a Gerusalemme per la marcia delle bandiere
Oggi, 5 giugno, si celebra il ‘Jerusalem day’. Ma nella città santa sono segnalati dai media violenti incidenti tra giovani ebrei ed arabi. Il ministro della sicurezza nazionale e leader di destra radicale Itamar Ben Gvir ha annunciato la sua presenza alla Marcia delle bandiere alla quale, secondo stime della polizia, dovrebbero partecipare circa 20.000 persone con 3.000 i poliziotti schierati.
Medici senza Frontiere: “Situazione apocalittica nel centro della Striscia”
E’ di 70 morti e oltre 300 feriti l’ultimo bollettino dopo gli attacchi israeliani nel centro della Striscia di Gaza. A riferirlo è Medici Senza Frontiere: “L’odore di sangue nel pronto soccorso è insopportabile -dichiara Karin Huster, responsabile medica di Msf a Gaza- ci sono persone stese ovunque. I corpi sono stati portati in sacchi di plastica. La situazione è apocalittica”.
Human Rights Watch contro Israele: “Contro Hezbollah utilizza il fosforo bianco”
Nella guerra contro Hezbollah, Human Rights Watch ha accusato Israele di utilizzare munizioni al fosforo bianco nel sud del Libano. “L’uso diffuso di fosforo bianco da parte di Israele nel sud del Libano sta mettendo i civili in grave rischio e sta contribuendo allo sfollamento dei civili”, ha affermato l’organizzazione umanitaria in un rapporto.
Bonelli: “150mila firme per l’arresto di Netanyahu”
Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi Sinistra, ha presentato la raccolta firme di Avs per richiedere l’arresto di Benjamin Netanyahu per crimini di guerra.
Bonelli ha dichiarato che il responsabile delle 35mila vittime civili a Gaza è il primi ministro israeliano che ha definito “un criminale di guerra“, per poi aggiungere che “150mila italiani hanno detto sì al suo arresto sottoscrivendo la nostra raccolta firme“.
Oltre all’arresto di Netanyahu, Bonelli ha chiesto al governo italiano “di riconoscere lo stato di Palestina” e la liberazione degli ostaggi israeliani.
Bandiera della Palestina sulla facciata del Duomo a Milano
Carlo Monguzzi, consigliere comunale dei Verdi, ha reso noto che una grande bandiera della Palestina è stata posta sulla facciata del Duomo di Milano.
Il consigliere aggiunge che, una volta apparsa, la bandiera è stata accolta “tra gli applausi della gente“.
Non sono noti gli autori del gesto.
Israele, Ben Gvir: “Non voteremo con il governo senza vedere la proposta di tregua”
Itamar Ben Gvir, leader del partito Potere ebraico, ha dichiarato che non voteranno con il governo di cui fanno parte se Benjamin Netanyahu continuerà a tenere segreta la proposta di tregua con Hamas.
Il partito accusa il premier di nascondere la bozza dell’accordo ed “evita di presentarla al ministro nonostante la sua promessa“.
Hamas, 36mila 586 vittime a Gaza dall’inizio del conflitto
Il Ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha reso noto il bilancio aggiornato delle vittime nella Striscia di Gaza a partire dall’inizio della guerra. I morti sarebbero 36mila 586 mentre 83mila 74 sarebbero i feriti.
Il bilancio comprende le vittime delle ultime 24 ore, che sarebbero 36.
Stallo sia di Hamas sia di Israele sui negoziati
Né i miliziani di Hamas né il governo di Israele sembrano propensi ad andare avanti con i negoziati, sulla base delle road map supervisionata dagli Usa.
Si intensificano, dunque, i lavori sui due tavoli negoziali in Qatar e in Egitto, dove sono diretti, rispettivamente, il direttore della Cia, William Burns e Brett McGurk, consigliere speciale per il Medio Oriente di Biden, sintomo che gli Stati Uniti sono realmente intenzionati a porre fine agli scontri e alle violenze a Gaza.
Nagasaki non invita Israele alla commemorazione dell’anniversario dell’atomica
Shiro Suzuki, sindaco di Nagasaki, ha comunicato la decisione di non invitare l’ambasciatore di Israele in Giappone alla commemorazione dell’anniversario della bomba atomica, che si svolgerà in agosto.
Come di consueto, sarà invitata, invece, la rappresentanza palestinese.
Il motivo riguarda l’impossibilità di escludere eventuali incidenti, a causa della “terribile situazione umanitaria nella Striscia di Gaza“, per la quale Suzuki ha detto che invierà all’ambasciatore israeliano una lettera per chiedere la fine delle violenze nell’enclave palestinese.
Israele prolunga il bando contro Al Jazeera: “Stretto legame con Hamas”
Il Tribunale di Tel Aviv, su richiesta del ministro delle comunicazioni Shlomo Karhi, ha prolungato il bando nei confronti dell’emittente televisiva dela Qatar Al Jazeera.
L’emittente sarà, dunque, bandita per altri 35 giorni, dieci in meno rispetto ai 45 richiesti dal ministro.
La ragione è lo “stretto legame” tra l’emittente e Hamas e i “danni reali alla sicurezza di Israele” che questo comporta.
Salvini: “Riconoscere lo Stato di Palestina avallerebbe le violenze di Hamas”
Il leader della Lega Matteo Salvini ritiene che “riconoscere lo Stato di Palestina oggi rischia di essere letto come un avallare le violenze di Hamas“.
Lo ha detto durante un incontro alla sede della Stampa estera, a Roma.
Il vicepremier ha ribadito che l’obiettivo a cui punta il governo resta quello dei “due popoli e due Stati“ che, però, non può essere realizzata adesso “perché potrebbe essere letto come un cedimento al terrorismo islamico“.
Israele aumenta i riservisti: da 300mila a 350mila
Aumentano da 300mila a 350mila i riservisti che l’esercito israeliano potrà richiamare in caso di necessità. Lo ha deciso il governo di Tel Aviv.
L’ipotesi è che questo aumento sia dovuto alla situazione sempre più tesa con i miliziani di Hezbollah al confine con il Libano.
Tuttavia, fonti dell’esercito riferiscono che la ragione sia la necessità di schierare più truppe del previsto nell’operazione a Rafah.
Tajani: “Partito primo carico aiuti per Gaza”
“E’ partito il primo cargo di aiuti per Gaza, parte del nostro progetto con la Fao e la Croce Rossa”.
Ad annunciarlo, a Coffe Break, il vicepremier e ministro per gli Affari Esteri Antonio Tajani.
Gli aiuti umanitari italiani seguiranno
“due percorsi: il primo da Brindisi via aereo verso al Giordania e poi attraversando il valico per Gaza. L’altro via Gioia Tauro. Prevede materiale alimentare, materiale sanitario, tende e anche una tenda ospedale da campo avanzato”.
Netanyahu: “Israele pronto ad azione potente al nord”
Israele è “preparato per un’azione estremamente potente nel nord”.
Lo ha detto il primo ministro Benjamin Netanyahu durante una visita a Kiryat Shmona, al confine con il Libano.
“Chi pensa di poterci fare del male e che noi resteremo seduti con le mani giunte ha commesso un grave errore”
ha aggiunto.
Alcuni incendi, riporta il Times of Israel, sono scoppiati nel nord di Israele all’inizio di questa settimana. Diversi sono stati innescati da attacchi di razzi e droni di Hezbollah.
Manifestazioni in Israele per il rilascio degli ostaggi
In molte località israeliane sono iniziate le manifestazioni per il rilascio degli ostaggi ancora in mano di Hamas a Gaza.
Gruppi di dimostranti hanno bloccato le strade di accesso a Tel Aviv, a Raanana e a Karkur, con la richiesta al governo di Netanyahu di un accordo per liberare gli ostaggi.
Sparatoria davanti ambasciata Usa a Beirut, 2 feriti
Due persone ferite: questo il bilancio di una sparatoria davanti all’ambasciata Usa nel nord di Beirut. Tra questi anche l’uomo che ha sparato.
Secondo quanto riportato dalla testata libanese L’Orient le jour, la sparatoria è avvenuta nelle prime ore di oggi 5 giugno. L’esercito libanese ha comunicato che il responsabile della sparatoria è un “cittadino siriano“, al quale “hanno risposto” i militari.
L’attentatore è stato arrestato e ricoverato in ospedale. E’ stata avviata un’indagine preliminare per determinare le circostanze dell’incidente.
“Grazie alla rapida risposta dei militari, delle Forze di Sicurezza Interna e del nostro team di sicurezza, l’ambasciata e i suoi dipendenti sono al sicuro. Le indagini sono in corso”
si legge ancora sul giornale libanese.
BREAKING: Initial reports of an armed attack on the US embassy in Beirut, Lebanon. pic.twitter.com/x1bbH5oDIE
— Quds News Network (@QudsNen) June 5, 2024
Esplosione in base Idf nel sud Israele, 9 soldati feriti
Un’esplosione, avvenuta ieri 4 giugno in una base Idf nel su di Israele, ha provocato il ferimento di 9 soldati: due sarebbero gravi.
Lo comunica l’esercito israeliano, come riporta “The Times of Israel”. I feriti sono stati trasportati in ospedale e l’Idf sta indagando su quanto avvenuto.
Oggi incontro Egitto-Qatar-Usa per rilancio negoziati
Una delegazione egiziana incontrerà oggi, 5 giugno, le controparti del Qatar e degli Stati Uniti a Doha. L’obiettivo è rilanciare i negoziati sulla tregua con Gaza.
Lo hanno riferito la Tv di stato egiziana e il canale televisivo Al-Qahera News, citando delle fonti.