Fonseca è pronto a legarsi al Milan per i prossimi 2 anni, con opzione di rinnovo per il terzo. L’ufficialità non è ancora arrivata, ma l’accordo è già stato trovato e manca solo la firma sul contratto per l’annuncio. Il tecnico portoghese però ha già iniziato a lavorare, d’accordo con la società. Servirà un mercato mirato, fatto da giovani forti e spese oculate, ma anche da nomi capaci di riportare un pò di entusiasmo in città. Il gap con l’Inter si deve ridurre e i rossoneri devono tornare a fare bene anche in Europa. Per commentare il futuro e la decisione del Milan di puntare su Fonseca, Christian Lantignotti, ex calciatore e collaboratore tecnico prima dell’Under 16 e poi dell’Under 17 rossonera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Il Milan ripartirà da Fonseca: Lantignotti a Tag24

Il Milan sta vivendo una fase di transizione, ma la sua decisione l’ha già presa. Dopo aver salutato mister Pioli, si ripartirà da Paulo Fonseca, ma per l’ufficialità si dovrà attendere ancora un pò. Questa è la strategia adottata dalla società, eppure il silenzio e l’immobilismo attuali, proccupano un ambiente già deluso dalla stagione che si è da poco conclusa. I tifosi rossoneri al momento non sembrano intenzionati a gioire per l’ingaggio del mister portoghese. Avrebbero voluto qualche nome più altisonante, ujn profilo più esperto. Si aspettavano una risposta immediata e un mercato importante. Anche perchè, prima di tutto, il club dovrà sostituire Giroud, e per l’attacco del Diavolo sevrirà un top player. Per commentare il futuro e la decisione del Milan di puntare su Fonseca, Christian Lantignotti, ex calciatore e collaboratore tecnico prima dell’Under 16 e poi dell’Under 17 rossonera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Il Milan ha preso la decisione sul nuovo tecnico e si affiderà a Fonseca, ma i tifosi sono preoccupati dall’immobilismo di questi giorni. Tu sei tranquillo?

“Sinceramente non sono preoccupato, nel senso che credo che i presupposti per organizzarsi e fare delle scelte giuste ci sono tutti. C’è tempo per fare un buon lavoro. E’ chiaro che la sfera magica non ce l’ha nessuno. Quel che è certo è che di Pioli si può parlare solo un gran bene. E’ arrivato primo, poi secondo, e ha valorizzato tanti giocatori in questi anni al Milan. Ha fatto veramente un lavoro egregio e credo sia sotto agli occhi di tutti”.

Difficile raccogliere il testimone, specie in un ambiente in questo momento deluso?

“L’aspettativa, quando si parla di un club come il Milan, è sempre elevatissima. La storia ci ha detto che si tratta di una squadra che deve giocare sempre per vincere e arrivare secondi è un risultato buono, ma non soddisfacente. I rossoneri devono lottare sempre per il primo posto. Questo è ciò che chiedono i tifosi e tutti coloro che amano questi colori”.

Si aspetta un Milan che sarà ricostruito intorno a Leao?

“I giocatori migliori di solito si tengono e Leao, insieme a Theo Hernandez, sono i due calciatori con maggiori qualità. Su di loro il Milan dovrà fare affidamento, anche se il calcio ora è ben diverso da tanti anni fa e le opportunità di mercato ci hanno fatto cambiare idea tante volte. Il valore del ragazzo è sotto agli occhi di tutti. Ha bisogno di trovare continuità per essere un campione, e anche questo lo vedono tutti. Però è uno che va tenuto, anche se dipenderà pure dalle eventuali offerte”.

Il mercato quindi dovrà essere concentrato soprattutto sulla scelta del nuovo attaccante, vista la partenza di Giroud?

“Assolutamente sì, quello è un ruolo che va coperto. Sono sicuro però che il Milan sappia benissimo cosa ci vuole, in questa rosa, per mettere su una squadra che sia all’altezza. Penso che dovranno comprare un giocatore valido per reparto. Chiaro che vanno presi nomi importanti, parchè parliamo sempre di un club come il Milan”.

L’obiettivo è quello di ridurre il gap che c’è in questo momento con l’Inter?

“Certo, anche se dobbiamo essere onesti. Quando il Milan ha vinto il campionato con Pioli, comunque i nerazzurri erano superiori. In questi anni sui nomi, sulle rose e sui cambi, i rossoneri hanno fatto molto bene, perchè erano un gradino sotto anche al Napoli che ha vinto lo scudetto”.

Personalmente quello di Fonseca è un nome che la convince?

“Difficile da dire, anche perchè non lo conosco bene. L’ho visto quando ha allenato in Italia e a livello di comportamenti mi è sembrato un profilo da Milan. Per quel che riguarda l’aspetto tecnico però, solo il campo darà le sue risposte. Alla fine il calcio è semplice e sono sempre i risultati che contano. Parlare prima è complicato”.