E’ di nuovo braccio di ferro sul tema immigrazione. Il Governo Meloni, a quattro giorni dall’apertura delle urne per le elezioni europee, ha annunciato di aver consegnato al Procuratore Antimafia Giovanni Melillo un esposto sui flussi di ingresso di lavoratori stranieri avvenuti negli ultimi anni avvalendosi dei cosiddetti “Decreti Flussi”. Alcuni, stando alla denuncia, sarebbero stati pagati fino a 15 mila euro. E ora Fratelli d’Italia annuncia una stretta: in Italia, a detta del partito di maggioranza relativa, potrà arrivare regolarmente solo chi ha già un contratto di lavoro. Ma intanto, l’ultimo Decreto Flussi è datato appena tre mesi fa, a firma proprio dell’esecutivo Meloni.

Immigrazione, cosa ha fatto il Governo Meloni: esposto al Procuratore Antimafia: “Accessi pagati 15 mila euro”

Perché Giorgia Meloni, a quattro giorni dalle elezioni europee, ha deciso di rispolverare un tema storico della sua parte politica e consegnare un esposto al Procuratore Antimafia sui flussi? La risposta della premier è stata questa:

“I flussi regolari di immigrati per ragioni di lavoro vengono utilizzati come canale ulteriore di immigrazione irregolare. La criminalità organizzata si è infiltrata nella gestione delle domande e i ‘decreti flussi’ sono stati utilizzati come meccanismo per consentire l’accesso in Italia, per una via formalmente legale e priva di rischi, a persone che non ne avrebbero avuto diritto, verosimilmente dietro pagamento di somme di denaro: secondo alcune fonti, fino a 15.000 euro per ‘pratica’”

La premier Meloni denuncia il caso-Bangladesh

Giorgia Meloni, dopo aver consegnato al Procuratore antimafia l’esposto, ha sottolineato un caso particolare: quello legato al Bangladesh:

“L’ipotesi di infiltrazioni criminali sembra avvalorata dal fatto che la stragrande maggioranza degli stranieri entrati in Italia negli ultimi anni avvalendosi del “Decreto Flussi” proviene da un unico Stato, il Bangladesh, dove le autorità diplomatiche parlano di fenomeni di compravendita dei visti per motivi di lavoro. I bengalesi, ricordo, sono anche la prima nazionalità di immigrazione illegale nei primi cinque mesi di quest’anno, e questo presuppone un collegamento forte tra organizzazioni criminali che operano nel Paese di partenza e organizzazioni criminali che operano nel paese di arrivo”

Nicola Calandrini (Fratelli d’Italia): “Avevamo ragione, dati allarmanti. Ora porte aperte solo a chi ha un contratto”

La mossa a sorpresa di Giorgia Meloni sul fronte dell’immigrazione è stata commentata da Nicola Calandrini, senatore di Fratelli d’Italia nonché presidente della Commissione bilancio:

“Avevamo ragione: i dati emersi dal tavolo tecnico costituito dal Governo Meloni per monitorare i flussi migratori sono allarmanti. Nella denuncia che Giorgia Meloni ha dato al Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Giovanni Melillo, si sottolinea come in molti utilizzino il Decreto Flussi, dedicato ai lavoratori regolari, quale canale di immigrazione irregolare”

Il senatore del partito della Meloni ha evidenziato:

“In alcune regioni, durante il click day, sono state registrate domande di nulla osta al lavoro sproporzionate rispetto al numero di potenziali datori di lavoro. Ha detto bene la nostra leader: modificheremo i tratti operativi che hanno portato a queste storture, lasciando le porte aperte solo a chi è titolare di un contratto di lavoro”