L’ex primo ministro del Pakistan, Imran Khan, è stato assolto dall’accusa di divulgazione di segreti di stato ma rimarrà in prigione a causa di altre condanne. Khan, che ha guidato il governo del Pakistan dal 2018 al 2022, è stato destituito tramite un voto di sfiducia parlamentare dopo un conflitto con i massimi generali. Nonostante ciò, il suo partito, Tehreek-e-Insaf, continua a giocare un ruolo significativo nella politica pakistana.
Imran Khan è stato assolto dall’accusa di divulgazione di segreti di stato
L’Alta Corte di Islamabad ha annullato la condanna di Imran Khan per la divulgazione di segreti di stato. Khan era stato condannato a 10 anni di reclusione nel mese di gennaio, pochi giorni prima delle elezioni legislative dell’8 febbraio. Secondo l’accusa, Khan non aveva restituito un documento diplomatico quando era primo ministro.
Insieme a Khan, anche l’ex ministro degli Esteri, Shah Mehmood Qureshi, è stato assolto ma rimarrà in custodia in quanto è stato arrestato lo scorso 9 maggio per un altro caso. Il leader dell’opposizione attuale, Omar Ayub Khan, ha accolto con favore la decisione dell’Alta Corte.
Lo scorso 5 agosto, Khan è stato condannato a tre anni di reclusione per un caso di corruzione ma la sua richiesta di sospensione della condanna è stata respinta. Dal 2024, l’ex primo ministro del Pakistan ha affrontato diversi processi legali. Attualmente, sia Khan che sua moglie, Bushra Bibi, stanno scontando una pena detentiva di sette anni, risultato di una condanna emessa da un tribunale che ha stabilito che il loro matrimonio non è conforme alla legge islamica. La coppia è stata anche dichiarata colpevole in un altro caso di corruzione.
Khan continua ad essere una figura politica di spicco
I politici del Pakistan Tehreek-e-Insaf, il partito di Khan, sono stati costretti a candidarsi come indipendenti alle elezioni legislative dell’8 febbraio. Nonostante le sfide incontrate, il partito ha ottenuto un significativo successo, diventando il secondo gruppo parlamentare più numeroso, ma non è riuscito a formare il nuovo governo.