Marcello Colafigli, membro dell’ex Banda della Magliana che ha ispirato il personaggio di Bufalo nel libro “Romanzo Criminale”, è stato nuovamente arrestato. All’età di 70 anni, non ha ancora detto addio al crimine.

Perché Marcello Colafigli è stato arrestato?

Secondo gli investigatori, Colafigli gestiva un significativo giro di spaccio nonostante fosse in regime di semilibertà. La droga proveniva addirittura dai narcotrafficanti sudamericani. Altri 27 individui erano coinvolti nel traffico e di questi, dieci sono stati sottoposti a misure di custodia cautelare in carcere, sedici agli arresti domiciliari e uno, con un ruolo minore, all’obbligo di firma.

Secondo le ricostruzioni, Marcello era riuscito a pianificare vendite e acquisti di grandi quantità di droga dalla Spagna e dalla Colombia, mantenendo rapporti con membri della ‘ndrangheta, della camorra, della mafia foggiana e con albanesi inseriti in un cartello di narcotrafficanti sudamericani

Le indagini, iniziate dai carabinieri del nucleo investigativo di Roma e dirette dalla direzione distrettuale antimafia nel giugno 2020, hanno permesso di raccogliere gravi elementi indiziari riguardanti l’esistenza di un’associazione criminale che, come la storia di Colafigli insegna, aveva base alla Magliana e anche sul litorale laziale.

Di cosa è accusato Marcello Colafigli?

Nonostante fosse in regime di semilibertà, Colafigli era riuscito a far arrivare la droga a Roma attraverso una fitta rete di spacciatori, anche in Sud America. Un blitz scattato all’alba di oggi, martedì 4 giugno, nelle province di Roma, Napoli, Foggia e Viterbo ha messo fine ai suoi nuovi affari. Le ventotto persone coinvolte (le 27 arrestate più quella sottoposta all’obbligo di firma) sono gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, di tentata rapina in concorso, tentata estorsione in concorso, ricettazione e possesso illegale di armi, procurata inosservanza di pena e favoreggiamento personale.

Colafigli è uno dei pochi membri storici della Banda della Magliana ancora in vita, uno dei boss, Luciano Mancini, è scomparso nel gennaio 2024.