Skip to main content

Guerra a Gaza, la Slovenia riconosce ufficialmente lo Stato della Palestina con 52 voti a favore, mentre gli USA approvano le sanzioni contro la Cpi

Continuano le trattative per raggiungere una tregua duratura nella guerra a Gaza. In questi giorni l’Egitto ha riportato che Hamas avrebbe accolto positivamente positivamente la proposta per il cessate il fuoco. Secondo Haaretz il gruppo legato al fondamentalismo islamico avrebbe chiesto una garanzia ufficiale da parte degli Stati Uniti sul patto. Tutti gli aggiornamenti in diretta sul conflitto di martedì 4 giugno 2024.

Per quanto riguarda la risposta di Israele sull’accordo per la tregua, il premier Benjamin Netanyahu si trova davanti a due possibilità che potrebbero cambiare per sempre le sorti del conflitto israelo-palestinese. Potrebbe accettare la proposta degli Usa sul cessate il fuoco, ponendo fine alla guerra e riportando a casa così gli ostaggi. In questo passo si cela la probabilità che il primo ministro sgretoli la coalizione di governo.  L’altra via invece è rifiutare l’accordo l’accordo, aggravando così la posizione dello Stato ebraico a livello internazionale. 

Gli USA non riconoscono la Cpi e approvano le sanzioni contro di essa

23:14

La Camera degli Stati Uniti ha approvato un pacchetto di sanzioni contro la Corte Penale Internazionale, dopo il mandato d’arresto nei confronti di Netanyahu.

La misura è stata approvata con 247 voti a favore e 155 contrari e 42 democratici che hanno votato con i repubblicani per far passare il provvedimento. 

Vertice Egitto-Stati Uniti-Qatar sui negoziati

22:25

È atteso per domani il vertice fra Stati Uniti-Qatar-Egitto per discutere del rilancio dei negoziati fra Israele e Hamas.

La delegazione egiziana incontrerà le controparti del qatariote e statunitensi a Doha. A riferirlo la Tv di stato egiziana e il canale televisivo Al-Qahera News.

La Slovenia riconosce lo Stato della Palestina

22:00

La Slovenia ha riconosciuto la Palestina come Stato sovrano e indipendente.

Questa la decisione finale presa dal Parlamento dopo una lunga discussione parlamentare fra alti e bassi e un’atmosfera di grande confusione.

I voti a favore sono stati 52.

Janez Jansa, ex stretto collaboratore del premier israeliano, ha dichiarato che il riconoscimento potrebbe essere “causa un danno a lungo termine alla Slovenia sostenendo l’organizzazione terroristica Hamas“.

D’altro canto, il primo ministro liberale sloveno, Robert Golob, difende la decisione sostenendo che “invii un messaggio di pace. Crediamo che sia giunto il momento per il mondo intero di lavorare insieme per una soluzione a due Stati che porti la pace in Medio Oriente“.

Oxfam: “Rischio carestia a Gaza”

20:40
Osama Hamdan

Oxfam denuncia:

La carestia potrebbe colpire oltre 1,1 milioni di persone, metà della popolazione da un giorno all’altro

Nonostante i tentativi di Oxfam e di tutte le altre organizzazioni umanitarie di portare aiuti ai civili di Gaza purtroppo la situazione rimane critica.

Sono oltre 1,7 milioni le persone sono stipate in un’area di 69 chilometri quadrati:

La situazione è disperata, perché le autorità israeliane non garantiscono il sostegno umanitario promesso a una popolazione di sfollati. In questo momento è praticamente impossibile distribuire anche quei pochi aiuti che potrebbero entrare a Gaza, a causa dei tempi lunghissimi di autorizzazione necessari per spostarli da un’area all’altra e dei continui ordini di evacuazione

Queste le parole di Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia, che aggiunge:

Con il valico di Rafah chiuso dal 6maggio, Kerem Shalom è l’unico punto di accesso su cui potrebbero essere deviati migliaia di camion di aiuti umanitari fermi a Rafah. Il problema è che si ritroverebbero all’interno di una pericolosissima zona di conflitto. A Gaza non ci sono più “zone sicure”: la settimana scorsa, gli attacchi israeliani hanno ucciso decine di civili in aree dichiarate tali

Biden su Netanyahu: “Penso stia tentando di risolvere un problema grave”

20:37
Osama Hamdan

In conferenza stampa, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha risposto alla domanda di un giornalista affermando che:

Non lo penso che Netanyahu stia facendo politica con la guerra, io penso che stia cercando di risolvere un problema grave

Intanto, in Israele è stata convocata una riunione del gabinetto di guerra per affrontare la crescente pressione sul premier israeliano affinché accetti la proposta per un cessate il fuoco avanzata da Biden.

Hamas: “Israele non rispetta le linee della proposta di Biden”

20:30
Osama Hamdan

La proposta di Israele non risponde alla fine della guerra e al ritiro da Gaza, e non è coerente con i principi stabiliti da Biden

Con queste motivazioni il responsabile di Hamas, Osama Hamdan, ha dichiarato che il gruppo non ha intenzione di accettare la proposta:

Senza una posizione chiara da parte di Israele per preparare la fine definitiva della guerra e il ritiro da Gaza, non ci sarà accordo

Conte: “Su armi a Israele governo ci ha preso in giro”

19:46

Ci hanno preso in giro, ci avevano detto che non vendevamo armi a Israele dal 7 ottobre e abbiamo scoperto che vendiamo anche armi a Israele. Ma noi su questo siamo intransigenti, il governo non deve prendere in giro nessuno, ci metta la faccia e dica perché sta concentrando gli investimenti militari e invece ci ritroveremo con il Patto di stabilità che taglia 13 miliardi su sanità, istruzione, politica del lavoro” lo ha detto il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, intervistato a ‘Cinque minuti’ su Rai1.

Capo Idf: “Israele è pronto alla guerra in Libano”

19:00

Il capo di stato maggiore dell’Idf, Herzi Halevi, ha avvertito che “si avvicina il punto in cui deve essere presa una decisione e l’Idf è pronto alla guerra in Libano”. Halevi, come riporta Haaretz, ha parlato mentre era in visita nella zona Nord del Paese.

Fonti Usa: “Biden è al fianco di Israele”

18:19

Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, ha espresso in un briefing con dei giornalisti alcune precisazioni sull’intervista che Joe Biden ha fatto al Time:

Biden è stato molto chiaro nella sua risposta a Time su Netanyahu, spetta al premier spiegare le sue politiche. Per il resto, anche se non sono d’accordo su tutto, il presidente farà in modo che Israele abbia tutto il necessario per difendersi da Hamas“.

Gli esperti delle Nazioni Unite esortano tutti gli Stati a riconoscere lo Stato di Palestina

18:19

Gli esperti delle Nazioni Unite in una dichiarazione hanno sottolineato che tutti gli Stati devono seguire l’esempio dei 146 Stati membri e riconoscere lo Stato di Palestina, utilizzando tutte le risorse politiche e diplomatiche a loro disposizione per portare circa un cessate il fuoco immediato a Gaza.

Gli esperti hanno accolto con favore gli ultimi riconoscimenti del territorio palestinese occupato come Stato da parte di Norvegia, Irlanda e Spagna, che arriva dopo che l’Assemblea Generale ha votato a stragrande maggioranza – con 143 voti a favore e nove contrari – a sostegno del tentativo della Palestina di diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite il 10 maggio 2024.

Hezbollah conferma: un combattente ucciso dall’attacco aereo israeliano

17:42

Hezbollah ha dichiarato che il suo membro Haider Hassan Maslamani, residente nella città di Naqoura, nel Libano meridionale, potrebbe essere morto “sulla strada per Gerusalemme” – un termine usato dal gruppo armato per riferirsi alle persone uccise negli attacchi israeliani. In precedenza, Israele aveva dichiarato di aver ucciso un combattente Hezbollah in un attacco aereo su Naquora, senza nominare la persona.

Secondo il gruppo, almeno 329 membri di Hezbollah sono stati uccisi in attacchi israeliani dall’inizio della guerra di Gaza in ottobre, soprattutto in Libano. Durante questo periodo Israele e Hezbollah si sono scambiati fuoco quasi quotidiano oltre il confine.

L’annuncio di Israele: le forze di terra operano nel centro di Gaza

17:30

L’esercito israeliano afferma che i suoi aerei da combattimento stanno attaccando obiettivi di Hamas, mentre le forze di terra operano nell’area di Bureij, un campo profughi nella zona di Deir el-Balah, nel centro di Gaza.

Prima della guerra, secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), nel campo, che si estende per circa 0,5 km quadrati (0,2 miglia quadrate), vivevano poco più di 46.000 palestinesi.

World Central Kitchen riprende attività a Gaza

17:08

Due mesi dopo che un attacco aereo israeliano ha ucciso sette lavoratori della World Central Kitchen, costringendoli a sospendere le loro operazioni umanitarie a Gaza, l’organizzazione afferma che il suo lavoro nella Striscia è tornato a pieno regime e sta intensificando gli sforzi per affrontare la “carestia” presente in alcune parti dell’enclave.

Macron a Netanyahu: “Anp dovrebbe governare Gaza”

16:43

Il presidente francese Emmanuel Macron in una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto:

“Gaza deve essere parte integrante di un futuro Stato palestinese e un’Autorità palestinese riformata e rafforzata, con l’aiuto della comunità internazionale, dovrebbe garantirne la governance”

La Gran Bretagna ha avvertito il Libano su operazione Israele a breve

16:27

La Gran Bretagna ha avvertito il Libano che Israele lancerà un’offensiva su larga scala nella prima metà di giugno, di cui non si conoscono né l’entità né la durata, e ha consigliato a Beirut di “prendere le disposizioni necessarie per la guerra”.

Medio Oriente: Hezbollah, pronti a combattere se ampliamento conflitto in Libano

16:05

Hezbollah non intende ampliare il conflitto che va avanti da mesi con Israele, ma è pronto a combattere se gli venisse imposta una guerra su vasta scala.

E’ la minaccia del numero due del movimento sciita filo-iraniano, Naim Qassem in merito ad una possibile espansione israeliana della guerra in Libano.

“Israele si scontrerà con devastazione, distruzione e sfollamento”, ha minacciato,

Medio Oriente: Ben-Gvir visita confine Libano: “Fare guerra a Hezbollah”

15:45

Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben-Gvir, ha visitato la città di Kiryat Shmona, nel nord di Israele vicino al confine con il Libano, invocando la guerra contro Hezbollah, dopo i vasti incendi innescati dal lancio di razzi e droni da parte del movimento sciita filo-iraniano.

“Il compito dell’Idf è distruggere Hezbollah. Tutte le roccaforti di Hezbollah dovrebbero essere bruciate, dovrebbero essere distrutte. Guerra!”,

Medio Oriente, Biden: “Crediamo ci siano ostaggi ancora vivi”

15:25

Noi crediamo che ci siano ostaggi ancora vivi. Ho incontrato tutte le famiglie, ma non abbiamo una prova certa su chi è vivo e chi no. “Io ho chiesto il cessate il fuoco, punto e l’ho fatto per riavere quegli ostaggi. Quella è la principale ragione per cui spingiamo. Anche gli israeliani vogliono disperatamente un cessate il fuoco per poter riportare a casa gli ostaggi”.

Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in un’intervista al magazine Time.

Turchia forma commissione per accusa genocidio a Israele

15:05

Il governo turco sta muovendo passi per incaricare una commissione internazionale di giuristi di raccogliere prove sulle azioni militari israeliane a Gaza. Queste prove dovrebbero essere presentate alla Corte Internazionale di Giustizia, dove si sta affrontando un procedimento che accusa il governo israeliano di genocidio. Secondo quanto riportato dal quotidiano Sabah, vicino ad Ankara, la lista degli esperti turchi è già stata compilata ma mancano ancora i nomi dei giuristi stranieri.

Israele, Biden: “Netanyahu prolunga guerra per ragioni politiche”

14:35

“Ci sono tutte le ragioni” per credere che il premier israeliano Benjamin Netanyahu stia prolungando la guerra a Gaza, rifiutando accordi per un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi, per le proprie ragioni politiche. A dirlo è stato il presidente americano Joe Biden in un’intervista al magazine Time. 

Israele, stasera riunione gabinetto guerra Israele su fronte nord

13:45

Israele riunisce questa sera – 4 giugno 2024 – il gabinetto di guerra per discutere degli ultimi sviluppi sul fronte settentrionale, dove negli ultimi giorni sono scoppiati incendi causati dal lancio di missili e droni di Hezbollah.

Israele: “Proseguono le operazioni anche a Rafah”

13:04

Il portavoce militare dell’IDF (esercito israeliano) ha affermato che Israele continuerà le sue operazioni militari a Rafah, non aspettando gli esiti dei colloqui diplomatici:

In base a precise informazioni di intelligence la scorsa notte, un drone ha colpito in modo mirato un compound di Hamas all’interno della scuola dell’Unrwa ‘Abu Alhilu’ a Bureij, da dove gli operativi hanno compiuto e progettato numerosi attacchi contro civili e soldati israeliani“.

L’Egitto riapre al transito degli aiuti umanitari da Kerem Shalom

12:53

Il portavoce del governatorato del Nord Sinai ha reso noto che l’Egitto ha ripreso i lanci di aiuti umanitari nel nord di Gaza e che ieri 200 camion di aiuti umanitari sono passati dal valico di Kerem Shalom.

Media libanese: “Una delegazione Israele è diretta al Cairo”

12:51

Il quotidiano libanese al-Akhbar afferma che una delegazione israeliana dovrebbe arrivare a breve al Cairo per esplicitare la posizione di Israele sull’ultima proposta di cessate il fuoco con l’accordo per la liberazione degli ostaggi.

Gaza, Iran e Siria discutono di cooperazione per risolvere la crisi

12:47

Il capo della Diplomazia di Teheran, Ali Bagheri Kaniarrivato a Damasco dopo una visita in Libano, ha avuto colloqui con l’omologo siriano, Faisal Mekdad, e  con i leader dei gruppi di resistenza palestinese in Siria

Bagheri Kani ha dichiarato che nei colloqui si è discusso  di porre fine agli attacchi israeliani a Rafah.

Coloni israeliani lanciano pietre contro i veicoli dei palestinesi vicino ad al-Bireh

12:40

I coloni israeliani hanno lanciato pietre contro i veicoli palestinesi che passavano vicino all’ingresso nord della città di al-Bireh, nella Cisgiordania centrale.

I coloni hanno invitato ieri a manifestare al checkpoint di Beit El (DCO), vicino all’ingresso nord della città di al-Bireh, per chiederne la chiusura e per vietare il movimento dei palestinesi.

Qatar: “Aspettiamo risposte chiare da Hamas ed Israele”

12:37

Fonti del Qatar hanno riferito ad Haaretz che i delegati israeliani e di Hamas devono ancora rispondere riguardo lo schema di accordo proposto recentemente.

Herzog promette di “sostenere qualsiasi accordo” che porta al rilascio degli ostaggi

12:30

Il presidente israeliano, Isaac Herzog, ha affermato, in un post su X, che sosterrà pienamente qualsiasi accordo che porterà al rilascio degli ostaggi:

Ribadisco che sosterrò pienamente qualsiasi accordo che porti al rilascio dei rapiti e preservi gli interessi di sicurezza di Israele, e ribadisco la mia posizione chiara e ferma“.

Il bilancio delle vittime dell’attacco aereo israeliano su Deir el-Balah sale a 8

11:55

Il bilancio delle vittime dell’attacco aereo israeliano ad un rifugio che ospitava palestinesi sfollati a nord di Deir el-Balah è salito a otto.

Il bilancio dei morti a Gaza sale a 36.550

11:30

Secondo i dati del Ministero della Sanità, il numero dei morti nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre è aumentato ad almeno 36.550, con 71 decessi registrati nell’ultimo periodo di 24 ore. Il totale dei feriti è ora di 82.959.

Dal 7 ottobre circa 15.000 bambini sono stati uccisi a Gaza

11:15

Il Ministero dell’Istruzione gestito dall’Autorità Palestinese a Ramallah ha annunciato che circa 15.000 bambini sono stati uccisi a Gaza:

Israele ha distrutto scuole e asili nido e ha preso di mira i civili, in particolare i bambini, che sono stati sfollati con la forza, detenuti o privati ​​dell’accesso al cibo e alle cure mediche.

Israele ritiene che più di un terzo dei restanti ostaggi di Gaza siano morti

10:36

Il governo israeliano ritiene che più di un terzo dei restanti ostaggi di Gaza siano morti. Delle circa 250 persone catturate il 7 ottobre, decine sono state liberate durante la tregua di novembre.

Premier Giorgia Meloni: “Sosteniamo cessate il fuoco e rilascio ostaggi”

09:57

“In Medio Oriente si aprono spiragli per un cessate il fuoco sostenibile e il rilascio degli ostaggi israeliani, è notizia delle ultime ore. Noi lavoriamo a sostegno di questa soluzione e poi a sostegno di un lavoro che, secondo me, si deve cominciare subito per una soluzione strutturale in Medio Oriente, per due popoli e due Stati”.

Queste le parole della premier Giorgia Meloni, ospite del programma Agorà, in onda il 4 giugno 2024, su Rai3.

Netanyahu al Congresso Usa, data ancora da definire

09:39

E’ ancora incerta la data in cui Benjamin Netanyahu interverrà al Congresso Usa. Si era parlato del 13 giugno 2024 ma ci sarà un cambiamento. Quel giorno coincide con la festività ebraica di Shavuot, oltre che con la visita in Italia del presidente americano Joe Biden per il G7.

Sospetta infiltrazione di droni fa scattare sirene d’allarme in tutta la Galilea

09:15

Le sirene d’allarme risuonano in tutta la Galilea a causa di un potenziale attacco di droni dal Libano.

Ben Gvir: “Marceremo per dire che Gerusalemme è nostra”

08:47

“Il Monte del Tempio  e Gerusalemme sono nostri. Dobbiamo colpirli dove è più importante per loro”.

Così ha detto il leader della destra radicale e ministro della sicurezza nazionale, Itamar ben Gvir, il giorno prima del ‘Jerusalem Day’.  E’ la festa con cui Israele celebra la riunificazione della città nella Guerra dei 6 giorni del 1967. 

Usa presentano risoluzione all’Onu per sostegno a piano Biden

08:12

Gli Stati Uniti hanno presentato una risoluzione al Consiglio di sicurezza dell’Onu, per sostenere la proposta del presidente Biden. L’oggetto del piano verte sul cessate il fuoco a Gaza in cambio del rilascio degli ostaggi.

Domati gli incendi al nord di Israele dopo i lanci Hezbollah

08:00

I vigili del fuoco israeliani, dopo 9 ore di incessante lavoro, sono riusciti a domare i vasti incendi divampati da ieri nel nord del Paese a causa dei razzi e dei droni lanciati dagli Hezbollah libanesi.

Cisgiordania: tre i morti nel raid di Israele a Nablus

07:28

Il bilancio delle vittime nell’attacco di Israele a Nablus è salito a tre morti. Il raid, avvenuto nella zona a nord della Cisgiordania, secondo l’agenzia di stampa Wafa, avrebbe causato anche diversi feriti. 

Netanyahu parlerà al Congresso Usa il 13 giugno

07:05

Il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, ha accettato l’invito dei leader dei partiti repubblicani e democratici a parlare al Congresso degli Stati Uniti il prossimo 13 giugno 2024, secondo quanto riportano i media americani.