È Fabio Grosso il nuovo allenatore del Sassuolo: trovato l’accordo tra le parti, il tecnico ha firmato un contratto con i neroverdi con la promessa di riportarli in Serie A dopo la retrocessione arrivata in questa stagione.

Ufficiale, Grosso è il nuovo allenatore del Sassuolo

Ufficiale l’arrivo di Grosso come allenatore del Sassuolo, dopo la parentesi in Francia il tecnico riparte dall’Italia con l’obiettivo di riportare i neroverdi in Serie A in seguito alla drammatica retrocessione vissuta nella stagione appena conclusasi.

L’allenatore romano torna in pista dopo la parentesi al Frosinone, un’esperienza di circa 2 anni e mezzo che gli ha permesso di fare il salto di qualità definitivo in panchina: dopo, infatti, Grosso ha allenato il Lione vivendo una realtà calcistica tutt’altro che facile.

Un’esperienza che lo ha fatto crescere e maturare, ora però è pronto per una nuova impresa chiamata Sassuolo. A confermare la firma, il comunicato ufficiale con foto annesse diffuso dai neroverdi sul proprio sito:

FABIO GROSSO È IL NUOVO ALLENATORE DEL SASSUOLO

L’U.S. Sassuolo Calcio comunica che il Sig. Fabio Grosso è il nuovo allenatore della Prima Squadra. A lui il più sincero benvenuto e un grande in bocca al lupo da parte di tutto il club neroverde.

La data di presentazione alla stampa e ai media verrà comunicata nei prossimi giorni.

LA CARRIERA DA ALLENATORE

Classe ’77, nato a Roma, mister Grosso ha iniziato la sua carriera da allenatore nella stagione 2017/18 sedendo sulla panchina del Bari. Dopo le esperienze con Verona, Brescia e Sion, nel marzo del 2021 arriva al Frosinone, con il quale alla terza stagione vince il campionato di Serie B. Nel settembre 2023 trascorre una breve parentesi in Ligue 1 con il Lione”.

L’allenatore guiderà la squadra emiliana per i prossimi 2 anni, in aggiunta nel contratto l’opzione per il 3° anno. A suggellare l’accordo le parole del tecnico all’evento “Serie C – Now”: “Sassuolo? Sono contento di aver firmato, ci sarà il tempo di affrontare questo argomento”.

Una stagione da dimenticare per i neroverdi

Dopo 10 anni anni il Sassuolo torna in Serie B, si chiude per i neroverdi una stagione drammatica culminata nel peggiore dei modi: la retrocessione dalla massima serie italiana con conseguente smantellamento di una squadra costruita nel tempo.

Tanti i sacrifici e l’impegno dedicato da parte della dirigenza neroverde per un club che ha conquistato diverse soddisfazioni nel corso delle stagioni in Serie A e una qualificazione in Europa League a dir poco storica.

Il punto più alto il 2015/16, durante il quale il Sassuolo ha terminato l’annata da 6° in classifica e entrando dalla porta principale dell’Europa League, competizione in cui ha giocato nella fase ai gironi con un’eliminazione prevedibile seppur, allo stesso tempo, emozionante.

Clamorose anche le stagioni 2019/20 e 2020/21 in cui i neroverdi hanno conquistato 2 ottavi posti consecutivi esprimendo uno dei migliori giochi della Serie A: Domenico Berardi la manifestazione più concreta di una filosofia di gioco improntata all’attacco e contemporaneamente alla qualità.

L’ultima stagione è lo specchio di una rovinosa caduta e di una dipendenza forse troppo accentuata nei confronti del capitano Berardi, protagonista di un infortunio drammatico che ha immediatamente alterato gli equilibri.

Rottura del tendine d’achille per il numero 10 del Sassuolo e tanta sfortuna per un talento che avrebbe meritato la convocazione in Nazionale, vista anche la stima da parte del Ct Spalletti che avrebbe resto Berardi protagonista indiscusso nell’Italia.

Così il Sassuolo ha concluso la sua stagione da 19esimo in classifica: i 30 punti raccolti non sono bastati ad assicurare la salvezza per una squadra in totale confusione guidata prima da Dionisi, poi da Bigica – allenatore della Primavera – per una singola partita che ha minato ulteriormente la fiducia dei neroverdi visto il 6-1 rimediato dal Napoli.

Infine, il vano tentativo di acciuffare la salvezza affidando l’impresa a Ballardini che ha portato il Sassuolo ad una serie di pareggi e un paio di vittorie che però non sono bastate a invertire il trend negativo e ad agguantare le avversarie rincorse visto il margine troppo ampio creatosi durante l’intera stagione.