Vincenzo Italiano è in pole position per la panchina del Bologna: dopo l’addio con la Fiorentina il tecnico potrebbe aver trovato nei rossoblù la prossima squadra a cui legarsi e iniziare da subito la sua nuova avventura per dimenticare il prima possibile le ultime delusioni.

Il Bologna punta su Italiano per la panchina

Brucia ancora la sconfitta nella finale di Conference League per Italiano che nelle ultime ore ha detto addio alla Fiorentina per iniziare un nuovo ciclo su un’altra panchina, sprovvisto di allenatore il Bologna si sarebbe messo in contatto per provare a trovare un’intesa.

La società rossoblù, infatti, ha visto in Italiano il potenziale erede di Thiago Motta al netto dei traguardi sfiorati con la Fiorentina negli ultimi due anni e dell’esperienza in Europa accumulata conquistando 2 finali in 2 stagioni consecutive.

Seppur risultati amari, per Italiano il triennio in viola è stato intenso e tutto sommato positivo: sono 3 le finali raggiunte tra Coppa Italia e Conference League, seppur non trovando il successo in nessun delle 3 partite giocate.

Palmares che ha entusiasmato il Bologna, fresco di qualificazione in Champions League: per Italiano sarebbe la prima volta nel massimo torneo europeo, una chance difficilmente rifiutabile che lo rilancerebbe dopo le delusioni collezionate.

Dall’altra parte i rossoblù hanno bisogno di un condottiero dotato di una certa esperienza e che riesca a guidare la squadra in una competizione in cui la società non ha mai partecipato. Per questo motivo Sartori e Di Vaio sono alla ricerca di un profilo che abbia queste skills.

Caratteristiche che Italiano in parte possiede: le parti si dovrebbero incontrare nelle prossime ore per intensificare i contatti e trovare un punto di accordo non soltanto sulla base economica ma soprattutto sul progetto.

L’idea della dirigenza rossoblù è di proporre un contratto triennale o biennale con opzione di rinnovo per il terzo anno sulla base di uno stipendio di circa 2 milioni di euro + bonus vari, circa il doppio rispetto a quanto l’allenatore percepiva sulla panchina viola.

Sarri o Di Francesco come alternative

Qualora non si dovesse trovare l’accordo con Italiano restano calde le alternative di Maurizio Sarri e Eusebio Di Francesco, entrambi con una buona esperienza in Champions League, requisito fondamentale per la società.

Il prima è stato contattato in tempi non sospetti visto il suo stato da svincolato con la Lazio, dopo le dimissioni avvenute lo scorso 13 marzo che lo hanno slegato del tutto da qualsiasi legame economico con i biancocelesti.

Per Sarri la prossima potrebbe essere l’ultima panchina sulla quale il tecnico siederà: una scelta, dunque, potenzialmente ancora più romantica per entrambe le parti vista l’irripetibilità della stagione che vivranno i rossoblù.

Situazione simile a quella di Italia dal punto di vista mentale, invece, per Di Francesco che viene dalla forte delusione con il Frosinone, retrocesso in Serie B dopo un drammatico finale di stagione che ha condannato i ciociari ad un addio della massima divisione italiana.

Difficile che l’allenatore resti e che voglia rinnovare, più probabile una nuova panchina in Serie A. In questo scenario si insinua il Bologna che gli permetterebbe di tornare in Champions League dopo l’esperienza vissuta con la Roma.

Resta ancora impressa l’incredibile impresa compiuta con i giallorossi nella stagione 2017/18 quando capovolsero completamente il risultato con il Barcellona in un quarto di finale storico rimontando il 4-1 dell’andata nel 3-0 in casa all’Olimpico.

Un successo che ha convinto il Bologna a inserire il tecnico tra i vari candidati per la prossima panchina, in vista di un percorso che necessiterà spregiudicatezza e grande coraggio che dovrà affrontare la squadra in Champions.

Se nelle prossime ore la stretta su Italiano non porterà ad una fumata bianca è possibile che Sartori decida di puntare su una di queste due piste mantenute in caldo e cambiare repentinamente direzione per cercare di concludere il prima possibile e dare al Bologna il suo prossimo allenatore.