Purtroppo l’incubo peggiore si è trasformato in realtà. Nel corso della gara di recupero del campionato, tra Fiorentina e Atalanta, Giorgio Scalvini è stato costretto ad abbandonare il campo a causa di un infortunio che si era preannunciato grave sin da subito. Poi la sentenza: rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro e addio Europei. Finisce nel peggiore dei modi la stagione del difensore nerazzurro, che era già proiettato all’impegno con i compagni azzurri, sotto la guida di mister Spalletti. Per fare un bilancio sulla stagione dell’Atalanta e commentare l’infortunio di Scalvini, German Denis, ex attaccante nerazzurro, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

L’Atalanta (e la Nazionale) perdono Scalvini, Denis a Tag24

Mancava una sola gara al termine della stagione e ieri il recupero tra Fiorentina e Atalanta è andato in scena. Un match vero e divertente, senza esclusione di colpi. Finisce 3 a 2 in favore della viola, che saluta così mister Italiano. La Dea, che aveva già conquistato un posto in Champions e scritto la storia con la vittoria dell’Europa League, chiude dunque al quarto posto in classifica, alle spalle di Inter, Milan e Juventus. La Dea però perde, per un lungo periodo, anche in vista della prossima stagione, Scalvini per infortunio. Un dramma per il difensore nerazzurro che si è rotto il crociato del ginocchio sinistro e non sarà a disposizione di Luciano Spalletti per l’Europeo. Per fare un bilancio sulla stagione dell’Atalanta e commentare la sfortuna di Scalvini, Denis, che con la Dea ha scritto una pagina importante di storia, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Partiamo dalle note positive: l’Atalanta vince l’Europa League e chiude al quarto posto in classifica. E’ una stagione storica? Sei sorpreso?

“Il bilancio non può che essere più che positivo, da qualunque parte guardiamo questa stagione. L’Atalanta ha raggiunto un traguardo straordinario. Ha fatto due finali, ha vinto un’Europa League e si è posizionata al quarto posto, come una big. Non possiamo che parlare bene della Dea. Questo è un club in crescita continua. Quando sono arrivato io, nel 2011, si vedeva già che alla base c’era un progetto importante e la voglia di arrivare in alto. Hanno fatto tanti cambiamenti, a partire dalla società, passando per il centro sportivo e fino ad arrivare ai calciatori. E’ stato un lavoro straordinario, per un club che non si accontenta”.

Passiamo alle note dolenti, Scalvini si è rotto il crociato, in un match che valeva poco ai fini della classifica. Un infortunio che si poteva evitare?

“Purtroppo ci siamo passati in tanti da infortuni così gravi e so bene cosa vuol dire. Non ci voleva, per il ragazzo, per la Nazionale italiana e per tutto ciò che aveva dimostrato durante l’anno. Giorgio è un ragazzo eccezionale, ha tanta qualità e voglia di emergenere. Mi dispiace tantissimo, perchè l’Italia avrebbe avuto bisogno di lui”.

Quanto perde l’Italia, in vista dell’Europeo?

“L’Italia perde un difensore importante. Un ragazzo che io ho visto in grande crescita e che credo potesse dare tantissimo a questa Nazionale. E’ uno molto dinamico, che mantiene il ritmo alto ed è davvero bravo tecnicamente”.

Tante chiacchiere, ma alla fine tra Gasperini e Percassi è bastato uno sguardo per decidere di andare avanti insieme. Che ne pensi? La Dea può crescere ancora?

“Evidentemente Gasperini sa esattamente ciò che può dare a questa piazza e dove può arrivare questo club. La famiglia Percassi ha scommesso sul mister sempre in questi anni e ha proposto l’ennesimo rinnovo al tecnico. E’ un matrimonio difficile da rompere. Speriamo che vada avanti ancora per tanto tempo, perchè ogni anno Gasperini ci porta anche qualche sorpresa”.