È un giovane detenuto con problemi psichiatrici ad aver creato il caos al carcere minorile “Nicola Fornelli” di Bari, dove sabato scorso, 1 giugno 2024, è stata incendiata la cella nel quale era rinchiuso. Il pronto intervento della polizia penitenziaria ha evitato la tragedia.
Cella incendiata al carcere minorile di Bari: tragedia evitata
Si aggiunge un altro episodio alla lunga lista di problematiche legate alle carceri italiane. Analogamente alla vicenda accaduta lo scorso 28 maggio a Catania, questa volta a essere incendiata è stata una cella del carcere minorile di Bari.
Autore del terribile gesto un detenuto minore con problemi psichiatrici, proveniente dal “Cesare Beccaria” di Milano. Questo è quanto dichiarato il segretario nazionale del Sappe, Federico Pilagatti, che ha spiegato:
Un minore straniero ristretto dell’Istituto minorile “Fornelli” di Bari, con problemi psichiatrici ha dato fuoco alla stanza in cui era ospitato con altri due stranieri, creando caos all’interno della sezione. Il pronto intervento dei poliziotti in servizio ha evitato che il drammatico evento si trasformasse in tragedia, poiché il velenoso fumo del materasso ignifugo che aveva avvolto la stanza, che si è propagato in tutta la sezione, non avrebbe lasciato scampo all’incendiario ed agli altri ristretti
Il rogo
Stando a quanto emerso dalle prime ricostruzioni, il giovane incendiario avrebbe appiccato il fuoco, rendendo irrespirabile l’aria all’interno della cella e della sezione. Allarmati, gli agenti in servizio sarebbero corsi in soccorso, aiutando gli altri due compagni di cella a uscire e a spegnere le fiamme.
Sempre gli agenti hanno accompagnato d’urgenza presso l’ospedale il minore detenuto e, dopo le cure del caso, i medici lo hanno dimesso. Un fatto increscioso che Pilagatti ha immediatamente denunciato:
Riteniamo inaccettabile la politica dell’amministrazione penitenziaria minorile poiché due dei tre occupanti la stanza incendiata, provenivano dal carcere minorile di Milano “Beccaria” dove avevano creato grandi problemi, dopo essere passati da Roma creando anche lì guai, per poi arrivare a Bari che in questo momento vive una situazione drammatica a seguito del sovraffollamento dei detenuti a cui fa da contraltare la grave carenza di poliziotti, circa una ventina
Il Sappe denuncia: “Soggetti pericolosi per le normali carceri. Chiediamo lo sfollamento”
Parole durissime contro gli amministratori della giustizia minorile, accusati da Pilagatti di acuire ancora di più le problematiche e le situazioni già emergenziali degli Ipm. Come Sappe, il segretario nazionale ha chiesto che le carceri minorili siano sfollate al più presto.
Così ha dichiarato il segretario del Sappe:
Come è possibile che i dirigenti della giustizia minorile invece di affrontare i problemi per risolverli, li scaricano alle strutture minorile che non hanno alcuna possibilità per gestire tali detenuti? Il Sappe non può non ringraziare i tre poliziotti che quella sera gestivano l’intero Istituto e che hanno messo a repentaglio la propria vita per salvarla a questi irresponsabili, nonché riportare la calma nella sezione dove si era creato forte malessere e protesta. Chiediamo che si proceda con un immediato sfollamento del “Fornelli”, nonché l’invio urgente presso la struttura minorile di almeno 10 unità per far fronte alla situazione e garantire la sicurezza del carcere nonché dei ristretti