Emergono i primi dettagli tecnici e, soprattutto, economici dell’accordo tra Italia e Albania per la redistribuzione dei migranti, con la spesa “massima” prevista per il noleggio di una nave che si dovrà occupare del trasporto dei migranti stessi. Ed è una cifra che rischia di scatenare qualche altra polemica sul patto concordato tra i due Paesi…

Accordo Italia-Albania, ecco quanto costerà noleggiare una nave per lo spostamento dei migranti

Da quando è stato siglato, con l’approvazione definitiva del Senato lo scorso febbraio, l’accordo tra Italia e Albania per il trasferimento dei migranti in centri appositi albanesi ha attirato su di sé numerose critiche, anzitutto per le spese totalmente a carico dell’Italia.

Analisi che, probabilmente, non faranno che peggiorare ora che il Viminale ha lanciato la prima “consultazione preliminare del mercato” riguardante il costo “massimo” previsto dal governo per il noleggio della nave che dovrà occuparsi del trasporto dei migranti fino al porto di Shengjin, in Albania.

Il costo fissato è, infatti, di massimo 13,5 milioni di euro. Una cifra decisamente elevata, nella quale sono incluse una serie di condizioni relative all’utilizzo e alle caratteristiche del natante.

Condizioni del contratto e requisiti dell’imbarcazione

Il contratto indicato dal Viminale ha valenza di tre mesi, “dal 15 settembre al 15 dicembre 2024. Un arco di tempo in cui la nave dovrà eseguire “da tre a quattro viaggi al mese (andata e ritorno)“, con il prelievo dei migranti previsto a sud/sud-ovest di Lampedusa.

Secondo le stime indicate nel documento, ogni singolo viaggio dovrebbe durare circa 5 o 6 giorni, calcolando i tempi per il viaggio, per le attività di imbarco e sbarco e per l’assolvimento dei procedimenti burocratici al momento dell’approdo in Albania.

Per quanto riguarda i requisiti delle imbarcazioni, il Viminale indica quanto segue:

  • capienza di 300 passeggeri (200 migranti + 100 elementi del personale di bordo)
  • minimo 50 cabine
  • la parte sommersa dello scafo non può superare i 5 metri (per consentire l’ormeggio al porto di Shengjin)
  • tre locali dedicati, rispettivamente, a screening di sicurezza sanitaria; eventuali controlli di Polizia giudiziaria; l’infermeria
  • alcune zone per eventuali quarantene

Il documento prevede anche le possibili variazioni del prezzo, in virtù della “imprevedibilità dell’evoluzione dei flussi migratori“. Se, ad esempio, la media dei 300 passeggeri venisse superata nell’arco dei tre mesi previsti, verrà riconosciuto un costo aggiuntivo di 40 euro al giorno per ogni passeggero aggiunto.

Allo stesso modo, se l’imbarcazione dovesse aver percorso meno delle 6mila miglia nautiche previste dal contratto – sulla base di una media calcolata sul numero delle traversate – il costo del noleggio sarà ridotto del 15%.