Scompare il fenomeno meteorologico El Nino per lasciare spazio a La Nina, l’evento che ha contribuito all’aumento delle temperature anche grazie al cambiamento climatico termina in vista dell’estate 2024. Lo ha stabilito nel suo ultimo bollettino l’Organizzazione mondiale della meterologia, agenzia dell’Onu che si occupa monitoraggio delle condizioni meteo.
El Nino termina in vista dell’estate: il cambiamento climatico resta un problema
Forse c’è una speranza per un’estate più mite. Un’agenzia delle Nazioni Unite ha detto che il fenomeno meteorologico ‘El Nino‘ sembra volgere alla fine per lasciare spazio a ‘La Nina‘ entro la fine dell’anno. Nello scorso anno El Nino ha contribuito all’aumento vertiginoso delle temperature globali.
Quando avverrà il ‘cambio’
C’è un’alta probabilità che questo cambio di fenomeni climatici avvenga o a luglio o nel mese di novembre, quindi superata la prima metà del 2024. Questi eventi climatici naturali si verificano nel contesto del cambiamento climatico indotto dall’uomo e la fine di El Nino non corrisponde al termine dell’emergenza portata dal climate change.
The 2023/24 El Niño event, which helped fuel a spike in global temperatures and extreme weather around the world, is now showing signs of ending. There is likely to be a swing back to La Niña conditions later this year. https://t.co/toHkRRR5mh
— World Meteorological Organization (@WMO) June 3, 2024
Che effetti avrà La Nina?
La Nina provoca il raffreddamento delle temperature superficiali dell’Oceano Pacifico equatoriale centrale e orientale ed è legata ai cambiamenti nella circolazione atmosferica tropicale quindi venti, pressione e precipitazioni. Gli effetti possono variare a seconda dell’intensità e del periodo dell’anno. Un anno fa la Nasa aveva previsto un 2024 ancora più caldo a causa di El Nino.
Non è possibile stabilire il clima dei prossimi mesi in base alle informazioni della fine di El Nino.
Il problema del cambiamento climatico
L’arrivo de La Nina e la fine di El Nino non significano che l’emergenza climatica è terminata. Secondo le Nazioni Unite tutti i Paesi del mondo devono predisporre piani di adattamento al cambiamento climatico entro il 2025. Il segretario esecutivo dell’Onu per il cambiamento climatico, Simon Stiell durante la riunione degli organi sussidiari della Conferenza sul clima di Bonn ha avvertito che c’è ancora molta strada da fare per limitare il riscaldamento globale da 2,7 gradi a 1,5 gradi entro la fine del secolo:
“Ci stiamo dirigendo verso 2,7 gradi di aumento: è ancora rovinosamente alto, e la strada da percorrere per raggiungere il nostro obiettivo condiviso di 1,5 (gradi) in questo secolo è lunga e irta di ostacoli”