Dopo sei mesi di proteste entra in vigore la controversa legge ‘russa’ sull’influenza straniera in Georgia con la firma del presidente del Parlamento georgiano Papuashvili sul provvedimento arrivata nella giornata di oggi 2 giugno 2024.
Contesta dalla popolazione georgiana sin dalla prima votazione all’interno dell’Assemblea nazionale, la legge sulle influenze straniere prevede che qualunque organizzazione riceva il 20% dei finanziamenti da un ‘potenza straniera‘ sia sottoposta a controlli più stringenti. Il provvedimento indebolisce ong e media ed è visto come una violazione delle libertà fondamentali da parte dell’Ue.
La legge è stata ribattezzata come ‘russa‘ dai suoi detrattori per diversi motivi. Anzitutto il progetto somiglia pericolosamente ad una norma entrata in vigore da qualche anno in Russia e per il timore che l’approvazione di questa legge avvicini Tbilisi a Mosca allontanandola dall’Ue.
Entra in vigore la legge russa in Georgia
Il presidente del Parlamento georgiano Shalva Papuashvili ha firmato la legge sull’influenza straniera che entrerà oggi 2 giugno 2024 in vigore. Secondo l’esponente di Sogno Georgiano il disegno di legge ha come obiettivo principale il rafforzamento del sistema sociale, economico e politico.
La legge è stata adottata definitivamente dal Parlamento lo scorso 28 maggio, quando i deputati del partito di governo che detengono la maggioranza alla Camera sono riusciti a ribaltare il veto posto dalla presidente Zurabishvili.
A protest in front of the Georgian parliament, where consideration of the issue of overcoming President Salome Zurabishvili’s veto on the law on foreign agents will soon begin.#Georgia #Tblisi pic.twitter.com/OlwhPiMXHH
— 𝕏 𝐁𝐫𝐞𝐚𝐤𝐢𝐧𝐠 𝐍𝐞𝐰𝐬 (@cheguwera) May 28, 2024
Le contestazioni negli scorsi mesi
Usa ed Ue si sono da subito schierati contro la proposta di legge che è stata definita contraria ai principi dell’Unione Europea. Il testo ha scatenato forti proteste andate avanti per mesi e che continueranno anche nei prossimi giorni.
È emersa negli scorsi giorni l’ipotesi di fare un referendum per ‘ribaltare’ la legge russa e per velocizzare il processo di adesione della Georgia all’Ue. La proposta arriverebbe dalla presidente Zurabishvili e un referendum potrebbe essere organizzato nei prossimi mesi, una volta raccolte le firme necessarie.
L’opposizione fa fronte unico in vista delle prossime elezioni
Il prossimo 26 ottobre si terranno in Georgia le elezioni legislative. I partiti dell’opposizione hanno deciso di unirsi in un’unica coalizione pro Ue contro il partito di governo Sogno Georgiano. La proposta arriva sempre dalla presidente georgiana che ha invitato l’intera opposizione a fare fronte comune contro le scelte del partito filorusso.
Poco prima dell’annuncio era stata presentata la ‘Carta Georgiana‘ che contiene al suo interno tutti gli obiettivi del futuro fronte di opposizione. L’obiettivo è quello di riavvicinare Tbilisi all’Ue e allontanarla dalla sfera d’influenza russa.