Tre giovani vite spezzate per sempre, famiglie distrutte, una comunità che si stringe nel dolore: perché i ragazzi erano nel Natisone? Questa è la domanda che ha assalito molte persone, in questi giorni, nel tentativo di cercare una spiegazione delle tragica vicenda avvenuta in provincia di Udine.

Le acque del fiume in Friuli Venezia Giulia ha portato via con sé i corpi di tre giovani che erano vicino alle sponde: i cadaveri di Patrizia e Bianca sono stati recuperati dai vigili del fuoco, dopo incessanti ricerche, il 2 giugno 2024. Continuano le attività di ricerca per ritrovare Cristian.

Perché i ragazzi erano nel Natisone?

Le immagini di un ultimo abbraccio tra Patrizia, Bianca e Cristian, prima di sparire per sempre nelle acque del fiume Natisone, in provincia di Udine, sono strazianti. I tentativi di soccorso da parte dei vigili del fuoco sono stati incessanti, ma per i tre ragazzi alla fine non c’è stato nulla da fare.

Uno dei vigili aveva gridato ai ragazzi: “State insieme, fate massa, abbracciatevi!”. Questo consiglio però, non è bastato per salvare loro la vita. Patrizia Cormos (20 anni), Bianca Doros (23 anni) e il fidanzato di Bianca, Cristian Casian Molnar (25 anni): questi sono le identità dei ragazzi scomparsi nelle acque del fiume. Il gruppo aveva deciso di fare una passeggiata nel greto del Natisone: una gita per rilassarsi dopo l’esame di Patrizia all’Accademia di Belle Arti.

Il meteo era bello, una giornata di sole dopo tanta pioggia. Avevano pensato di raggiungere il colle che che sorge al centro del torrente, facendo una camminata attraverso il percorso che vi arriva. Quello che doveva essere un momento di svago si è tramutato poi in tragedia. Tutti e tre sono stati trascinati via dalla corrente.

I tre amici sono stati sorpresi dalla corrente: l’acqua ha cominciato a salire dalle caviglie, aumentando di livello progressivamente fino alle ginocchia. La forza del fiume ha spazzato via i corpi dei giovani.

La ricostruzione della tragedia sul fiume Natisone

La tragedia che ha sconvolto l’Italia intera è iniziata nelle prime ore del pomeriggio dello scorso 31 maggio 2024. La macchina dei tre ragazzi inizialmente dispersi in provincia di Udine, è stata ritrovata dalle autorità a Premariacco. Sommozzatori, topografi, soccorritori fluviali e speleo squadre dei vigili del fuoco hanno iniziato subito le ricerche per ritrovare Patrizia, Bianca e Cristian.

I vigili del fuoco, insieme alla Protezione Civile, sono riusciti ad individuare i corpi di Bianca e Patrizia dopo tre giorni di ricerche. I cadaveri delle due ragazze si trovavano a circa 700 e 1000 metri dal punto in cui erano state avvistate l’ultima volta. Le corde lanciate dai soccorritori dal ponte, quando i ragazzi erano ancora vivi, sono cadute nel vuoto: nessuno di loro è risuscito ad afferrarle.

Nell’area in cui il gruppo di amici è stato travolto dalle acque, vige il divieto assoluto di balneazione. E’ una zona molto pericolosa, dove si rischia di annegare. Proprio per questo motivo sono stati affissi cartelli ovunque nei dintorni.

Continuano, senza sosta, le ricerche per ritrovare Cristian, che ancora risulta disperso. La speranza di vederlo ancora in vita non abbandona i vigili del fuoco, anche se le probabilità sono basse a causa del tempo passato e della temperatura molto fredda dell’acqua.